CAPITOLO 6: I PULLMAN DI RITORNO (PARTE 1)

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«Blaziken, scelgo te!» annunciai, impugnando la Pokeball e chiamando in campo il mio Pokemon.

Blaziken entrò nella mia vita una piovosa mattina d'autunno.

Ricordo che fosse un giorno in cui il temporale non scuoteva solo i cieli della laguna, ma anche le mura di casa mia. Facevo i capricci perché, siccome pioveva a dirotto, mia madre mi aveva severamente vietato di allontanarmi da casa per giocare sotto la pioggia. Fortunatamente quel giorno disobbedii, non che avessi mai obbedito a voler essere sincera.

La scovai per caso. Ero occupata ad assecondare le assurde idee che attraversavano la mia mente durante la mia tenera età, come prendere la ricorsa e saltare nelle pozzanghere, quando la vidi: una tremante e terrorizzata Torchic. Se ne stava accovacciata , aveva due grandi e profondi occhioni neri colmi di lacrime che mi osservavano smarriti.

Ancora oggi ripenso a quel giorno, se non l'avessi trovata, probabilmente non avrebbe superato la violenta tormenta che si sarebbe scatenata durante quel pomeriggio.

La raccolsi delicatamente tra le mie mani e la portai immediatamente in casa, all'asciutto.

Mia madre decise che avrei potuto tenerla, soltanto se me ne fossi occupata responsabilmente. Pertanto, trovò riparo, cure e affetto, sotto il tetto della mia casa, e non solo, perché quando fu abbastanza in forze, decisi di allenarla. Promisi a me stessa, che al mio fianco, sarebbe diventata un Pokemon coraggioso, così che nessun temporale le avrebbe mai più messo paura.

Gli anni trascorsero, e proprio come per mio fratello Mirko ed il suo Mudkip, noi crescemmo insieme. Affrontammo tante sfide anche grazie a loro due, così facemmo nuove esperienze e acquisimmo nuove conoscenze sulle lotte Pokemon.

Il tempo trascorso assieme ci rese un'unica cosa. Tale unione permise di farci spazio tra le difficoltà e superare ostacoli sempre più impegnativi.

Quando poi fummo abbastanza scresciute da badare a noi stesse, decidemmo di metterci in viaggio, per mettere alla prova le nostre capacità sfidando le Leghe Pokemon. Questo ci riportava ad oggi, in quell'arena.

«Gardevoir, scelgo te!» esclamò Antea dall'altra parte del campo.

Ovviamente! Quale Pokemon avrebbe potuto possedere la reginetta se non un esemplare di Gardevoir, se non un Pokemon di tipo doppiamente avvantaggiato sul mio!

Una bella umiliazione in diretta TV non era proprio quello in cui avessi sperato per completare al meglio la mia permanenza alla Lega. Perdere al Round Preliminare era un obiettivo che non mi ero mai prefissata. Sarebbe stata un'esperienza davvero unica che mi avrebbe accompagnata a partire da quella sera, in cui sarei salita sul pullman di ritorno, per tutto il resto della mia miserabile vita.

La sgradevole sensazione di fare una figuraccia agli occhi degli spettatori, agli occhi di mio fratello Mirko, di Noemi, Ester, Teo, e soprattutto di Chris, mi provocò il batticuore.

Avrebbero compreso, oppure mi avrebbero etichettata come un'incapace, una principiante alle prime armi inadeguata a quella competizione?

Mi consolai ripetendomi che essere eliminata dalla competizione, perché sconfitta da un avversario con un netto vantaggio di tipo, non fosse poi così umiliante. Mi sarei giustificata dicendo di averci messa tutta me stessa, di averci provato fino alla fine, ma la sconfitta purtroppo era inevitabile. Forse ciò li avrebbe resi più comprensivi.

In verità, quello che mi rodeva di più, non era perdere l'incontro ed uscire definitivamente dalla competizione. Certo, mi sarebbe sicuramente dispiaciuto, ma me ne sarei fatta una ragione.

{POKÉMON} ~ DARK LEAGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora