Capitolo 5. Tenerezze

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Spazio Autore: so che non pubblico da molto tempo, la motivazione è che ero molto occupato con la scuola e avevo molto da studiare. Ma ora le acque si sono calmate, quindi avrò più tempo per pubblicare i prossimi capitoli. Detto questo, buona lettura a tutti, alla prossima:).















Non avrebbe potuto dormire. No che non avrebbe potuto, era impossibile. Troppi pensieri, e pensieri di felicità questa volta. Si sentiva così stupido a sorridere senza un apparente motivo, a ripensare a tutto ciò che era successo.
Ignorava completamente quali sarebbero potute essere le conseguenze. Ovviamente lui e Draco non erano più amici, perché due amici non facevano certe cose. Ma sarebbe stato corretto definirsi una coppia?
Una coppia, una coppia… io e lui?
Si portò un cuscino sul viso. Voleva nascondere il rossore, malgrado fosse immerso nel buio e i suoi compagni di stanza ormai dormissero da un pezzo.
La sua pelle ancora profumava di lui. Un’essenza che non voleva sparisse.
Dopo aver esalato un profondo sospiro, si sforzò di addormentarsi, almeno per qualche ora. Invano però, perché i pensieri si susseguivano veloci e prima che se ne accorgesse era già l’alba.
Quella mattina decise di uscire presto dal dormitorio. Nonostante la stanchezza, era pieno di energie. Sentiva il bisogno impellente di parlare con qualcuno, e quel qualcuno era niente di meno che la sua migliore amica.
Hermione, al contrario suo, non sembrava molto di buon umore, e poteva ben immaginare il perché. Così le si avvicinò cautamente, nella speranza che non se lo mangiasse vivo.
“Emh… Buongiorno...”
“Se ti ha mandato Ron, sappi che non voglio parlare”
“Non sono qui per lui”, mise subito le mani avanti. “In realtà, sono qui per me. E’ successa una cosa. Ammetto che è un po’ imbarazzante, ma sento che se non lo dico a qualcuno potrei esplodere”
Per Hermione fu facile capire cosa quel “qualcosa” riguardasse. Harry era arrossito, e come un matto ora si stava torturando le mani.
“Per caso ha a che fare con il fatto che ieri sera tu e Malfoy siete spariti?”
“Ah… te ne sei accorta, eh?”, ridacchiò nervosamente, per poi tornare serio. “Herm… io e lui… sì insomma… lo abbiamo fatto”
Lei allora spalancò gli occhi.
“Vuoi dire che… siete andati a letto insieme?”
“Beh, non c’era bisogno di specificarlo ma sì… è andata così”
“Questo è… sorprendente. Non avete perso tempo”
“Allora non pensi che io abbia fatto male?”
“No, se è una cosa che hai fatto perché desideravi. Quello che però mi chiedo è: adesso tu e lui cosa siete? Tipo amanti?”
“Io… non lo so”, disse esasperato. “Speravo me lo dicessi tu”
“Io non sono poi così esperta. Perché non lo chiedi direttamente a lui?”, domandò indicando un punto con il dito.
Harry seguì la sua indicazione, e dopo che lo ebbe fatto sentì l’aria mancargli.
Se prima si era sentito costretto a trattenere le proprie emozioni, adesso, anche volendo, non ci sarebbe riuscito. Aveva quelle che tutti avrebbero definito “farfalle allo stomaco”.
“Che stai aspettando? Vai!”, Hermione lo incoraggiò dandogli una leggera spinta. Mai si sarebbe aspettata di ritrovarsi a fare il tifo per quei due, ma sarebbe stato da ipocriti non ammettere che tra loro vi fosse qualcosa di molto forte.
Draco era stato preceduto dai suoi amici, e per questo Harry ne aveva approfittato e gli era andato dietro, afferrandolo delicatamente per la divisa. Lui si voltò a guardarlo, sorridendo appena.
“Hey”
“C-ciao”, balbettò. “Scusa se ieri sera non sono più venuto, ma sai, Ron era depresso e sono rimasto a consolarlo”
“Non preoccuparti, non ti sei perso niente. Mi sa che qui qualcuno non ha dormito”
Harry si sistemò nervosamente gli occhiali.
“Sai…. È un po’ difficile, con quello che è successo...”
“Ah sì, quello. Dovremmo parlarne, ma non adesso. Magari più tardi, okay?”
“Sì, certo”, il corvino annuì nervoso.
Ah sì, quello. No, non gli piaceva come la cosa suonava. Forse aveva viaggiato troppo con la fantasia. Come poteva essere sicuro che i sentimenti che provava fossero ricambiati? Dopotutto, Draco non era mai stato una persona particolarmente trasparente, ma non voleva pensare che si fosse concesso a lui solo per divertimento. No, non lo avrebbe mai fatto!
Ancora dubbi e incertezze, quanto meraviglioso e terribile poteva essere quella cosa chiamata amore?

La scelta giusta. (DRARRY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora