capitolo 19

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BJÖRN

Anni di autocontrollo, anni ad essere spietato, senza pietà o compassione, non ho mai risparmiato nessuno, mai.
Adesso, invece, mi ritrovo a donare una via di fuga ad un traditore, per lei.

Non ci sono limiti alle cose che farei per lei, lei è il mio colibrì, il mio amore, la mia donna, non temo niente, ma lei è mia, totalmente, senza via di fuga, e se lei è mia allora io posso accontentarla, allora sono disposto a cedere, perché non posso pensare di deluderla, lei è il fulcro della mia esistenza, il centro del mio mondo, come posso pensare di deluderla, non potrei sopportare il suo sguardo carico di disprezzo nei miei confronti, il resto del mondo mi può odiare, anzi deve odiarmi, ho ucciso tanta di quella gente, mutilato, e torturato, ho lasciato figli senza padri o fratelli, genitori senza più una ragione di vita, quindi il mondo deve disprezzarmi, ma lei no, lei deve amarmi, ed allora io non ucciderò Ascanio.

Il suo corpo su di me, il suo calore, sono la mia beatitudine " devo andare" gli sussurro all'orecchio stringendola più forte, in contrapposizione alle mie parole.

Trenta minuti più tardi raggiungo Ascanio e lo libero dalle catene.
Mentre lui è riverso a terra senza forze sussurra "uccidimi" come una litania " alzati" grido, ma lui non mi ascolta "alzati" ripeto, meriterebbe di morire anche solo per essersi arreso, io non gli ho insegnato questo. In preda alla rabbia lo prendo per il collo e lo alzo da terra " quando io ti dò un ordine tu obbedisci. Come ti sei ridotto? Come hai potuto ridurti così per un uomo che ti ha tradito? Ti ricordi cosa ti ho sempre detto? Mm te lo ricordi?" Gli urlo a pochi centimetri dalla faccia, mentre lui mi guarda con occhi spenti " n-non mi sono ridotto così per lui Björn, è la speranza ad avermi portato a questo, la speranza di poter essere amato finalmente da qualcuno, questa speranza mi ha dato la forza per poi togliermela di colpo facendomi schiantare al suolo, perché che senso ha vivere quando non hai nessuno? Tu, avresti fatto quel che hai fatto se non avessi avuto Phoebe?" Sentire il nome del mio colibrì sulle sue labbra mi porta a stringere di più la presa sulla sua gola " vattene, vattene e cambia vita, ti sto dando la possibilità di vivere, vattene e sparisci, tutti devono sapere che tu sei morto. Ma ricordati che la vita che vivrai la devi a Phoebe, è grazie a lei se io ti lascio andare, non ti scordare che sei in debito con lei." a queste mie parole spalanca gli occhi, pieni di quella che mi sembra gratitudine, " ho detto vattene" grido di fronte al suo sguardo, non voglio la sua gratitudine perché per me lui è realmente morto.

PHOEBE
Sono ancora stesa tra le lenzuola quando vedo Björn tornare sporco di sangue, ed il panico prende il sopravvento.
" Cosa è successo? Sei ferito?" Gli chiedo fiondandomi su di lui " ti preoccupi per me colibrì?" e la sua sembra una domanda ironica, che mi porta a stringere un pugno contro il suo petto e a dire " sono vent'anni che mi preoccupo per te, non meravigliartene". Sento la sua mano avvolgere il mio pugno " non è sangue mio" ed io al sentire questa frase mi tranquillizzo, un'insieme di sollievo e pace mi pervadono, perché so che lui sta bene e del resto non m'importa, sono sollevata di sapere che il sangue che lo sporca è di un'altra persona, perché odio la violenza ma lui viene prima di tutto.
" Se non è tuo, allora di chi....?" Lascio la frase in sospeso perché ho paura di sentirne la risposta " non ho ucciso Ascanio" e non ho il tempo di gioire che lui continua " ma qualcun'altro è dovuto morire al suo posto, sappilo colibrì che un altro uomo ha pagato per gli sbagli di Ascanio, e questo l'hai voluto tu ".

Le sue parole sono lame affilate che mi trapassano da parte a parte e lo odio, lo odio questo mio amore per lui, odio questo amore che mi consuma l'anima, il cuore, le carni, la mente, cristo, la mia cazzo di mente è talmente piena di lui che mi porta a decidere le sorti di una persona, mi ha trasformato in Minosse, colui che giudica le anime e decide chi deve andare all'inferno e chi in paradiso. Io invece decido chi deve vivere e chi deve morire.

La rabbia mi pervade e inizio a dimenarmi e a prendere a pugni il suo petto " io l'ho voluto Björn, io? No, no, io non ho mai voluto niente di tutto questo, io volevo solo il mio angelo, ed invece mi sono ritrovata catapultata in un inferno, dove tu, Lucifero, mi chiedi di giudicare le anime, ed io questo non l'ho mai voluto.
Io volevo solo te" gli grido queste parole in faccia e mentre le sue labbra si stringono e la sua mascella si serra, vedo i suoi occhi farsi ludici, ed io rivedo il mio angelo.

" E tu amalo questo povero diavolo, cazzo, colibrì, ama il diavolo così come ami l'angelo, ti prego, ti supplico, perché io sono questo ormai, il mio mondo è questo, ed io lo accetto perché è grazie ad esso se ti ho raggiunta, ho venduto la mia anima per riavere te ed ora io sono legato a questa vita, non ne posso uscire, quindi ama anche questo, accettalo, perché le cose non cambieranno.

E tu lo sai che io il mondo lo prendo e lo prostro ai tuoi piedi, ma la libertà non te la posso dare, perché tu sei mia, sei un estenzione del mio corpo, della mia mente, se la metà di quell'anima che io ho venduto a questo mondo, ed adesso sei costretta a vivere all'inferno con me.
Quindi, basta, smettila di rifiutare tutto questo, accettalo, perché vedrai cose di questo genere per il resto della tua vita, perché la tua vita è con me" mi grida queste parole ad un soffio dalle mie labbra stringendo il mio volto tra le sue mani e con gli occhi colmi di amore, perché per me questo è amore, e se al resto del mondo questo può sembrare malato non m'importa, perché cazzo è questo l'amore che voglio, quindi imparerò ad accettare questo mondo.
" io il diavolo l'amo già, ed è per questo che mi danno, perché io accetto quello che fai, io accetto tutto di te. Io cerco di ribellarmi a quello che fai e a questo mondo, ma in realtà lo accetto, perché altrimenti non ti amerei, non ti sentirei mio, altrimenti non saresti la parte migliore di me, capisci quello che voglio dire? Cazzo, io appena sei entrato da quella porta e mi hai detto che questo sangue non è il tuo, ho gioito, io ho gioito perché il resto del mondo può anche morire, ma a te non ti deve accadere niente, io ho gioito nel sapere che qualcun'altro era morto  o era stato ferito, e quando mi sono resa conto di questo mi sono chiesta che razza di mostro sono diventata.
Ma non importa, perché io ti prometto, che questo mondo da ora in poi lo accetterò." al termine di questa mia frase Björn si getta sulle mie labbra, mi penetra la bocca con la sua lingua mentre si attorciglia i miei capelli attorno al suo polso, per poi reclinarma la testa all'indietro e mangiarsi letteralmente la mia bocca, mi sfuggono dei gemiti, ed emetto uno stridulo sorpreso nel momento in cui improvvisamente sento le sue dita penetrarmi e sbattere in fondo alle mie carni, " si cazzo, io ringrazio chiunque ti abbia portato nella mia vita anni fa, che sia stato Dio e chicche sia, porca puttanata! amore tu mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno, mi hai dato quello che nessuno mi ha mai dato, tu mi ami,  e cristo io per il tuo amore sono disposto a morire, sono disposto a tutto per l'amore che mi dai, non ti lascerò mai, mai, io esalerò il mio ultimo respiro con te, e farò di tutto per renderti ancora più mia di quanto tu sia già" e la nostra discussione termina con queste sue parole e con lui che mi sbatte al muro ed entra dentro di me.

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