Non mentirò dicendo che ho vissuto un infanzia felice, spensierata ed altre stronzate simili, perchè fin da quando sono venuta al mondo ho avuto i miei problemi.
Sono la figlia bastarda di un avvocato di Cork che non sa tenerselo nei pantaloni e della sua cameriera, Mary Brennan, già questo non è esattamente un buon biglietto da visita.
In più, ho i capelli rossi.
Il segno distintivo del diavolo, i parrocchiani della Chiesa dove mia madre mi costringeva ad andare a messa per dimostrare che non avevo nulla di demoniaco, erano tutt'altro che felici di avere la presunta progenie di Satana sotto il loro tetto.
È impossibile per me passare inosservata, non che facessi nulla per farlo davvero, una ragazzina con i capelli corti come un maschio, che si comporta come tale, che esce da casa come una "signorina a modo" per far contenta la madre e torna sporca di fango dalla testa ai piedi.
So che se non mi trovo un nascondiglio alla svelta, rischio di ritrovarmi con la cinghia della cintura di William che si abbatte senza pietà sulla mia schiena, ho già abbastanza cicatrici senza che se ne aggiungano altre.
Ho il carattere che ho, non posso farci nulla, qualcuno potrebbe dire che è da masochisti sapere in cosa si va incontro, eppure farlo comunque.
La verità è che non mi interessa se ricevo le cinghiate, gli schiaffi o peggio, perché so che se inizio anche solo a pensare di non reagire ad una cosa simile vuol dire che sto vacillando, che sto iniziando a piegarmi a ciò che ci si aspetta da me.
Diventare quasi alla stregua di una mucca, procreare marmocchi, senza fare, nient'altro che la moglie di qualche vecchio bavoso e maniaco, facendo da badante più che da moglie, quella non è vita, quello è ciò che si aspetta mio padre da me.
Avere una figlia obbediente, che fa tutto quello che vuole lui, incluso sposarsi per mantenere il buon nome della famiglia.
William Cormac, al secolo William Cognac di Cork, non è quello che si può definire un padre paziente o amorevole.
Preferirei evitare di farmi picchiare o prendere a cinghiate, almeno non nel giorno del mio quattordicesimo compleanno.
Mia madre, è riuscita ad incrociarmi prima di William, mi ha costretto a fare un bagno, mi ha messo tra le braccia un vaporoso vestito rosa, e mi ha spinto dietro al paravento per farmi cambiare d'abito.
Quando le ho chiesto spiegazioni, ha detto che è per la mia festa di compleanno, alchè le ho fatto notare che non festeggiamo mai il mio compleanno, ed a quel punto la sua scusa è stata che William ha voluto fare una festa anche per farsi conoscere dagli altri proprietari terrieri.
La Signora Cognac ha scoperto della tresca tra il marito e mia madre, ha cacciato di casa William, il quale è stato tutt'altro che contento di doversi trasferire da Cork a Charleston, ma le cose sembrano girare a suo favore, tanto che ha deciso di lasciare la sua professione di avvocato per diventare un imprenditore e proprietario terriero.
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Memorie di una Piratessa
Historical FictionQuesta è la storia di come una donna, con una strada già scritta, abbia riscritto il proprio destino. Questa è la storia di come Anne Bonny, sia diventata Anne Bonny. Opera registrata e protetta da Copyright su www.patamu.com