AVVERTENZE: In questo capitolo è presente un argomento delicato, che potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno. Anche se non se ne parla entrando specificamente nel dettaglio, siete avvertiti.
Buona lettura!
Osservo il cielo stellato con lo sguardo perso nella volta celeste, quando ero piccola era un modo per scappare dalla mia vita, ora guardando le stelle, mi chiedo soltanto quanto sarà lunga la mia vita, perché alla veneranda età di vent'anni posso ritenermi fortunata di essere ancora viva.Soprattutto per essere quella di un pirata, non mi aspettavo di vivere così a lungo, essere un pirata equivale ad avere i giorni contati.
Perchè per quanto tu sia bravo in quello che fai, puoi sempre ritrovarti con il cappio al collo, penzolante da una forca.
In questi due anni, ci sono stati momenti in cui ho pensato seriamente ad abbandonare la vita da pirata, non tanto per me, quanto per Jack.
Jack ne parla di rado, però mi ha accennato al fatto che se avesse una famiglia, abbandonerebbe questa vita.
Io non ci ho mai pensato seriamente ad avere una famiglia, non con quella che mi ritrovo.
Sarei una pessima madre, non ho mai ricevuto un briciolo di amore genuino da parte di mia madre o da William.
In più come faccio a mettere al mondo dei figli, se nemmeno io voglio stare davvero in questo mondo?
Questo mondo fa schifo, non metterei al mondo dei figli nemmeno se fossi costretta dalle circostanze.
Sento dei passi dietro di me, sento le braccia di Jack che mi circondano la vita, sento il mento che si posa sulla mia spalla.
Jack non fiata si limita a rimanere in quella posizione, sento le sue labbra che si posano sul collo, socchiudo gli occhi a quel contatto.
-Con tutto l'oro che abbiamo accumulato in questi anni, potremmo ritirarci- inizia Jack.
Volto il capo verso Jack, le sue parole non sono neanche tanto una sorpresa, se non fosse che ha decisamente un pessimo tempismo.
Faccio alcuni passi, dirigendomi verso la cabina del Capitano che dividiamo, Jack appena entriamo chiude la porta.
-Ci stai pensando sul serio?- domando stranita.
Jack mi prende le mani, mi guarda dritto negli occhi, non ho mai visto Jack così serio.
-Ci penso sempre Anne, io ti amo, vorrei che invecchiassimo insieme magari circondati dai nostri figli e dai nipoti, la vita del pirata per quanto affascinante non è esattamente un toccasana per vivere a lungo-
Jack è convinto di ciò che dice, io sono sempre stata una che non va molto sul sottile, non sono mai stata una che tergiversa sulle decisioni da prendere.
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Memorie di una Piratessa
Historical FictionQuesta è la storia di come una donna, con una strada già scritta, abbia riscritto il proprio destino. Questa è la storia di come Anne Bonny, sia diventata Anne Bonny. Opera registrata e protetta da Copyright su www.patamu.com