Opportunità

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Quando ho parlato a Jack dell'opportunità di Mark Read, non è sembrato particolarmente contento

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Quando ho parlato a Jack dell'opportunità di Mark Read, non è sembrato particolarmente contento.

Finché non gli ho fatto notare che cercava Charles Vane, se non accettiamo potrebbe anche decidere di andarlo a cercare per proporglielo.

È bastato questo per convincerlo ad accettare, ci vorrebbe un miracolo per farli andare d'accordo senza che si scannano.

Non ho ancora detto a Jack la verità su Mark Read, anche perché non è compito mio farlo, se fossi una persona stronza glielo avrei già detto.

Posso essere tante cose, ma rivelare i segreti degli altri non è nel mio carattere, soprattutto se a rimetterci è direttamente la sottoscritta.

Quindi se vuol farlo dovrà farlo Mary, però da quello che ho visto si diverte a far innervosire Jack come se vederlo in difficoltà la divertisse.

Su richiesta di Jack ho mandato un membro della ciurma a recuperare Mary per discutere dei dettagli dell'arrembaggio, ci sarei andata io ma Jack non l'avrebbe presa bene.

Ho l'impressione che non si fida di Mark Read, eppure il fatto che non si fida di Mark, tende ad infastidirmi, un verso frustrato fuoriesce dalle mie labbra.

-Tu non ti fidi di me- sbotto indispettita.

Jack assottiglia gli occhi, mentre osserva la mia reazione di sottecchi, come se fosse una reazione che si aspettava comunque da parte mia.

-Di te mi fido, è di Mark Read che non ce da fidarsi- ammette Jack.

I raggi del sole entrano dalla finestrella aperta, insieme ai versi dei gabbiani, arriva alle orecchie il vociare concitato dei pirati, oltre che il rumore delle onde come sottofondo.

-Allora fidati di me- gli faccio notare, Jack non è d'accordo glielo si legge in faccia, ma non ha molta scelta.

-È un colpo basso- mormora Jack.

So che è un colpo basso, ma è l'unico modo per evitare che qualcuno si ritrovi un pugnale confiscato in un occhio, e non parlo di Mark.

Jack da dietro la scrivania, scruta il libro mastro rimasto aperto ed un occhio mi cade sui conti delle merci, non fa in tempo a chiuderlo.

Il denaro del nostro ultimo arrembaggio copre a malapena tutti i costi, oltre che la suddivisione tra i membri della ciurma che sono tutt'altro che parsimoniosi, quando si tratta di sperperare denaro in rhum e puttane.

L'arrembaggio proposto da Mary, quindi cade proprio nel momento giusto, basta il mio sguardo per far scappare un verso indispettito a Jack.

-Siamo stati fortunati che Tortuga fosse l'isola più vicina, ho mandato un paio di uomini a vendere la merce che non serve, il ricavato della vendita è servito a pagare la ciurma-

-La mia parte?-  domando.

Quelle parole fanno cadere Jack dalle nuvole, come se fosse qualcosa a cui non ha pensato, mi sembra di vedere le rotelle del suo cervello lavorare frenetiche.

Memorie di una PiratessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora