Bonny

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James Bonny si rivelò essere un ufficiale, tanto quanto io posso essere  una donna per bene, ovvero per niente.

È stato cacciato con disonore dopo essere stato accusato di aver violentato una donna.

La donna in questione, era la sorella di un nobile, tanto che pur di non ricorrere nelle ire funeste della famiglia in questione, la Reggia Marina cacciò James, mentre la donna con la reputazione ormai rovinata, divenne una sposa di Dio.

James non ha fatto altro che ripetere che sono tutte calunnie che la donna lo aveva sedotto, è una povera vittima delle circostanze.

In una circostanza normale, James Bonny avrebbe dovuto chiedere la mano a mio padre, il quale avrebbe dovuto benedire quest'unione.

Sposarci risolverà i nostri problemi, io sarò libera di respirare e non vedrò mai più mio padre, James... in realtà non ho ben capito cosa voglia davvero.

Dopo neanche due giorni eravamo marito e moglie, durante tutta la funzione il prete mi ha guardato tutto il tempo, non so se per i capelli rossi o se pensasse che poteva essere un matrimonio riparatore.

Una volta uscita dalla Chiesa, ero ufficialmente diventata Anne Bonny, la moglie di James.

Solo con il senno di poi, compresi che James ha sempre puntato al patrimonio dei Cormac, ignaro del brutto rapporto che ho con William.

Ha voluto che gli presentassi mio padre, così da dire al vecchio che la sua unica figlia si è sposata, non so se James fosse convinto che saremmo stati accolti a braccia aperte.

Già peccato che il mio carissimo padre, appena scoperto che mi sono sposata prima è scoppiato a ridere non ci credeva, ma questo non gli ha comunque impedito di diseredare la sua unica figlia.

Ha detto che James è uno stolto che non sa a cosa sta andando incontro, ma ha anche detto che finalmente sono diventata il problema di qualcun'altro.

James non ha gradito come si è evoluta la situazione, leggevo la collera nei suoi occhi che cresceva,  tenendola a freno a stento.

Non appena io e James fummo da soli  mi mollò uno schiaffo in viso, così forte da farmi fischiare le orecchie, il mio sguardo truce è su James.

Me ne assesta un'altro di schiaffo facendomi cadere a terra,  alla fine disse che tutta questa situazione è successa per colpa mia.

James Bonny non è come William, non gliene importa nulla della reputazione o di stare attento a non picchiare sua moglie, perché è consapevole che nessuno muoverebbe un dito.

Inizia a tirare calci, quegli stessi calci di James che mi stanno mozzando il fiato, cerco di proteggermi il viso con le braccia, se non ho anche le ossa rotte è per puro miracolo.

In un momento di lucidità, mi sono resa conto che se fossi morta in quel momento preciso mi sarei tolta un peso, ma allo stesso tempo che cosa avrei lasciato dietro di me? Assolutamente nulla.

Nessuno si sarebbe ricordato di me, Anne Bonny sarebbe sparita, senza lasciare alcuna traccia di sè in questo mondo.

Forse è stato proprio quello, la voglia di vivere mi ha spinto ad alzarmi dal terreno fangoso, il fatto che non me sto rannicchiata in un angolo a subire, sembra farlo arrabbiare ancora di più.

Gli sibilo contro colpendolo ai gioielli di famiglia, James mi ringhia contro, quando provo ad andarmene mi afferra per la vita, tirandomi indietro.

James mi costringe a terra, questa volta fa di peggio che picchiarmi, si slaccia i pantaloni, ed io non aspetterò impotente che faccia di me ciò che vuole.

Anche se agli occhi di tutti e di Dio sono sua moglie, non lascerò che mi faccia una cosa simile, non mi farò violentare come farebbe con una puttana qualunque.

Sento il peso del corpo di James su di me, mi sposta una ciocca di capelli dal vivo, mi lascia un bacio viscido sul collo ed io rabbrividisco.

Con la coda dell'occhio, vedo la cintura che penzola, dentro di me faccio un enorme fatica a non prendere e scappare, invece aspetto che sia abbassato, la cintura così vicina che sento la pelle contro le mie dita la sfilo dai pantaloni, quando è tutta sfilata, mi giro di scatto su me stessa avvolgendola intorno al collo di James, inizio a tirare con rabbia.

Si porta le mani alla gola per liberarsi ed io continuo a stringere, James boccheggia alla ricerca di aria, sta diventando bianco come un cadavere. 

Più James prova a fermarmi, più io stringo la presa della cintura sul suo  collo, finché le sue braccia non ricadono a peso morto lungo il corpo, mi ritrovo il cadavere di James che mi schiaccia contro il terreno fangoso.

Sono vagamente consapevole di ciò che è appena successo, ma al tempo stesso voglio andarmene, spingo via il corpo morto di James. 

Mi rialzo in piedi, osservo quel corpo morto ed inizio a provare tanta, troppa rabbia, inizio a dare calci contro il cadavere di James Bonny.

-Fottiti, FOTTITI!- urlo a squarciagola.

Quando ho finito, James Bonny è in una posizione così scomposta che potrebbe essere finito sotto una carrozza,  ma al tempo stesso mi rendo conto che le urla possono avere attirato le guardie di pattuglia.

Inizio ad allontanarmi, quelle poche  persone che incontro lungo la strada mi evitano come se avessi la peste, ho il volto tumefatto ed il sangue che si sta seccando, le braccia mi fanno male per i calci, ed ogni volta che respiro fa male.

So bene di non essere un bel vedere, ma voglio mettere più strada possibile tra me ed il corpo di James Bonny come se potesse alzarmi e perseguitarmi anche da morto.

Memorie di una PiratessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora