E questa sono io

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Ebbene, amici miei, siamo arrivati alla fine della storia. 

Ne ho passate, eh? Eppure, ve lo giuro sui miei capelli - e credetemi, ho una venerazione per i miei capelli -: de vomessi tornare indietro, rifarei QUALSIASI COSA. 

In primo luogo, vi posso assicurare che la maggior parte di loro ha fatto un colpo nel rivedermi. Sì, perché dopo che conobbi Mattia mi ritirai dal mondo e si aprirono le porte della prima superiore, la mia possibilità per ricominciare, e non avevo più bisogno di chiudermi nel circondario di casa mia. Così ho passato tre anni lontano dagli occhi di queste persone, e quando sono tornata a farmi viva per seminare "panico" e "pena" (citazione valida per chi ha visto Hercules della Disney) beh...mi è riuscito benissimo. 

E, in secondo luogo, alla fine, a distanza di quattro anni, posso dirvi che tutte - o quasi - le persone con le quali ho avuto da ridire o che mi hanno messo i bastoni fra le ruote ora stanno affogando nelle stesse cose in cui annaspavo io all'epoca. 

Perché, diavolo, è inutile dire "a me non capiterà" o "io non starò mai così male", perché credetemi, comincio a pensare che la frase "Un giorno il mondo l'han fatto tondo affinché tutto torni" (cit.Tedua) non sia così sbagliata. 

Eppure, come dicevo all'inizio, non mancherei di ripetere nemmeno una di tutte le mille cose che sono successe. Non perché sia pazza o masochista eh. Ma sicuramente se non mi fossero successe quelle cose non sarei diventata ciò che sono ora. 

Nessuno mi ha ascoltata=so ascoltare gli altri. 

Nessuno mi considerava=mi godo anche le minime attenzioni come fossero grandi.

Soffro d'ansia=sono diventata empatica.

Ho perso tantissime persone=ho imparato ad amare quelle che mi circondano con tutta me stessa.

Questi sono solo alcuni esempi ma la cosa più importante è che tutte quelle cose non mi hanno cambiata: mi hanno fatto capire chi sono. 

Quattro anni fa vagavo ovunque come un fantasma senza un corpo - scusate l'esempio -. Oggi, invece, sono fiera di dirvi che ho un corpo e un'anima che vanno avanti di pari passo. 

Quindi, riproviamo con le presentazioni:

Ciao, sono Angela. Sedici anni oggi, dodici quando ho scritto queste parole e, questa, è la mia storia.