21 - La Vigilia

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Jeongin's pov

Sono passati vari giorni da quando la madre di Chan è venuta a farci visita e proprio in questo momento Chan, Shin ed io siamo in macchina per andare da lei. Siamo svegli dalle sette del mattino perché la villa dista circa un'ora e mezza da casa e non volevamo fare tardi. 

Come stanno i tuoi amici?-

Mi chiede Chan mentre fa una curva. Sorrido e controllo l'ora.

-Bene, sono partiti per l'Australia circa tre giorni fa. Mi stanno già riempendo di foto-

-Sai, io sono australiano- 

Guardo il ragazzo affianco a me ed annuisco. 

-Lo so-
Rispondo semplicemente senza pensare alle mie parole. Vedo Chan fare una strana espressione e girarsi un attimo verso di me.

-Come fai a saperlo? Non credo di avertelo mai detto...-

Oh, è vero. Non abbiamo mai più parlato del nostro strano primo incontro, per questo non lo sa.

-Quando quella sera ti ho aiutato continuavi a urlare frasi con un accento strano così mi era venuto il dubbio che tu non fossi originario di qui-

-Ah, capito. E cosa ho detto? Nulla di imbarazzante spero-

Gli sorrido e nego con la testa. No, magari fosse stato quello perché solo ora mi rendo conto di chi stesse parlando quella volta. 

"Vorrei davvero poter fare qualcosa"

Penso mentre guardo dallo specchietto Shin, che ancora dorme beatamente.
Passano cinque minuti e finalmente Chan parcheggia.
Faccio per scendere dall'auto ma mi blocco nel momento in cui vedo la villa:
è semplicemente enorme e magnifica.
Cosa ho fatto per meritarmi di passare le vacanze di Natale qui?

-Andiamo?-
Mi giro verso Chan, che ha in braccio Shin ancora addormentato, ed annuisco.
Prendiamo uno zaino (con dentro i vestiti) a testa e ci avviamo verso un grande cancello dove ad aspettarci ci sono due uomini.

-Signorino, è un piacere rivederla-
Dice uno al ragazzo affianco a me.
Quest'ultimo annuisce e successivamente ci fanno entrare nel giardino principale, anche questo enorme come pochi.
Non appena entriamo in casa, il calore mi avvolge e posso finalmente smettere di stringermi nel cappotto.

-Jeongin! Come stai?-
La padrona di casa mi si avvicina e mi da due baci sulle guance.
Arrossisco leggermente: nessuno, a parte mia nonna, l'aveva mai fatto prima. E soprattutto lei non è una persona che conosco bene...

-Mamma smettila! Piuttosto aiutaci che gli zaini sono pesanti-

-Sei grande e forte, come puoi lamentarti? Comunque dai, andate nelle vostre stanze, posate le cose e scendete per fare colazione. Infondo è ancora mattina presto-
Facciamo come ha detto la madre di Chan e ci dirigiamo nelle nostre stanze.

-Allora Jeongin, la tua camera è questa. Io sarò proprio in quella davanti, okay?-
Mi dice Chan mentre poggia Shin sul suo letto per lasciarlo dormire ancora.

-Va benissimo, grazie mille-
Ci sorridiamo a vicenda e dopo aver messo a posto, Chan mette un braccio sulle mie spalle e mi conduce versi la da pranzo.
E mentre il ragazzo continua a raccontarmi aneddoti su tutte le cose divertenti che sono capitate in questa casa, non posso fare a meno che sorridere come un idiota.
Sento che non rimpiangerò di aver detto di no a Felix e Jisung.

~~~

-Coooosa? Ah, quel ragazzo! Prima o poi si farà ammazzare sul serio-
Non so come sono finito in un centro commerciale a prendere i regali di Natale con Jennie(*), la madre di Chan. Ma soprattutto, perché le sto raccontando del nostro primo incontro? E menomale che siamo solo all'inizio...

-Davvero, ti devo dire grazie. L'hai salvato dalla strada senza esitare...sei proprio un bravo ragazzo-
Insomma, "senza esitare" è esagerato.

-L'avrebbe fatto chiunque-
Rispondo io, ma Jennie si gira verso di me e nega con la testa.

-È proprio qui che sta il problema, non l'avrebbe fatto chiunque. Sei stato coraggioso. Sai, già al nostro primo incontro avevi la mia ammirazione e sento che la tua presenza sta facendo bene ad entrambi i miei figli-
Arrossisco e cerco di non incrociare il suo sguardo.
Per un po' faccio finta di essere interessato ad un cappello di lana, ma addosso mi sento la costante sensazione di essere osservato.

-Perchè lo dice? Non sono nulla di che, anzi. Entrando nella vita di Chan gli ho fatto, e gli sto facendo, spendere i soldi per le mie lezioni online. Ha pagato per i miei vestiti e tutte le cose di cui avevo bisogno. Non mi sembra di essere un buon elemento-
Jennie inizia a ridere e darmi delle pacche sulle spalle mentre chiamo negozio ed entriamo in uno di gioielleria.

-Caro, sei divertente. Se Chan fa una cosa è perchè la vuole fare! Va bene aspetta un attimo qua a meno che tu non debba prendere qualcosa-
Annuisco e resto fermo al mio posto.
La donna si avvicina alla commessa e le sussurra qualcosa.
Dopo poco Jennie ritorna e mi sorride.

-E tu? Hai già pensato a cosa fare?-
È ovvio che si riferisce ai regali di Natale.
Fortunatamente non ho dovuto chiedere soldi ne a Chan ne a nessun altro perché prima di partire, Jisung era riuscito ad andare a casa mia e prendere il portafogli.

-Per Shin sono a posto, anche per lei ho già il regalo. Manca solo Chan-

-Sono sicura che troverai qualcosa. Se vuoi un consiglio: lui è un tipo semplice. Sarebbe felice anche se gli regalassi un fiore-

-Grazie, lo terrò a mente-
Le rispondo mentre il mio cervello inizia a capire cosa regalare al ragazzo.
Natale è domani, spero di riuscire a trovare qualcosa in tempo.

Spazio autrice
*per il nome della madre di Chan ne ho messo uno a caso

Please, hug me || ChanjeongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora