23 - Un regalo speciale (pt.2)

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Jeongin's pov

"Jeongin?"

"..."

"...ci sei? Come stai?"

"Perché, ti importa?"

"Jeongin non
dire così. È Natale,
dammi tregua"

"Una tregua
da cosa esattamente?
Dal tormento di avere
un figlio omosessuale?"

"Modera i toni"

"Se è questo tutto
quello che hai da dirmi allora
chiudo la chiamata"

Faccio per riattaccare ma mio padre mi ferma.

"Ti sei sistemato?"

"Si"

"Torna a casa, ci
manchi"

"Siete stati voi
a cacciarmi...perché
dovrei tornare? E con
quali pro?"

"Vogliamo solo che tu
capisca che non è normale
amare qualcuno del tuo
stesso sesso. È contro natura!"

Sento i miei occhi riempirsi di lacrime. Vorrei trattenerle ma davvero, non posso. Inizio a singhiozzare contro la mia volontà e mi appoggio con la schiena al muro per evitare di cadere.

"Io vorrei...vorrei solo
che mi accettaste per quello
che sono. Chiedo troppo?
È troppo chiedere la comprensione
dei miei genitori? O delle scuse?
Sarei potuto ritornare, ma non
lo farò. Siete voi quelli anormali, non
io! E non fatevi sentire mai più. Non un
messaggio, non una telefonata, nulla"

"Jeongin non osare-"

Chiudo la chiamata in faccia a quell'uomo e mi accascio a terra. Metto le mani sopra gli occhi e faccio profondo respiri, cercando di non farmi sentire dagli altri.
Non voglio rovinare il Natale anche a Chan ed alla sua famiglia.
R

ipenso al giorno in cui i miei genitori mi cacciarono di casa e...no, li dentro non ci tornerò mai più. Speravo che potessero comprendere ma non lo faranno mai.
A disturbare i miei pensieri è il rumore di passi che viene verso di me. Cerco di asciugarmi le lacrime il più velocemente possibile ma i miei occhi saranno sicuramente rossi.
Come posso pretendere di stare bene...

-Jeongin?-
Chiudo gli occhi e mi giro dandogli le spalle.

-Mh?-

-Cosa è successo? Era qualcuno della tua famiglia al telefono?-
Non posso mentire a Chan. Anche se volessi non ci riuscirei, soprattutto se per chiedermi le cose usa questo tono così gentile.
Annuisco alla sua domanda e mentre lo faccio, lui mi prende una mano per farmi girare.

-Apri gli occhi-
Scuoto la testa e Chan fa un sospiro.

-Okay, va bene. Che ne dici se ci scambiamo subito i regali, allora? Sono proprio curioso di sapere cosa mi hai preso-
Apro gli occhi, sorpreso.
Non pensavo se ne sarebbe uscito con una frase del genere!
Sta cercando di distrarmi?

-Mhmh-
Chan sorride ed insieme saliamo le scale. Abbiamo ancora le mani unite l'una con l'altra e, anche se in altre circostanze mi sarei allontanato, ora non voglio proprio farlo.
È da un po' di tempo che ci penso: è confortante avere qualcuno al tuo fianco. Sapere che quella persona non ti giudica per come sei o per cosa fai ma, al massimo, ti da consigli.
Avere qualcuno che ti aiuta e ti fa sentire amato.
Perchè si, è così che mi sento con Chan: amato. Si prende costantemente cura di me, mi fa sorridere, mi fa arrossire.

"...non è che inizia a piacerti?"

Solo qualche ora fa questa frase mi sembrava una stupidaggine. Una cavolata sparata da Felix così a caso.
Ma adesso? Cosa è cambiato? Perché guardando la schiena Chan, leggermente davanti a me, e le nostre mani unite mi viene da piangere dalla felicità?

-Chan?-
Chiamo il suo nome senza neanche sapere il perché.
Ormai siamo arrivati davanti alla porta della sua camera e sento che il mio cuore sta per scoppiare.

-Oddio Jeongin, sei rossissimo. Sicuro di stare bene?-
Mi chiede lui poggiando la mano libera sulla mia fronte.
Scuoto la testa e sospiro.

-Non lo so, Chan, sono così confuso-

Spazio autrice

Scusate ma è da giorni che piove come un non so cosa e wattpad continuava a dare problemi.
Oggi sembra finalmente aver smesso quindi ho colto l'occasione per pubblicare.

P.s tranquilli che sto regalo speciale arriverà prima o poi😂

Please, hug me || ChanjeongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora