19 - "Passiamo le vacanze insieme"

820 72 14
                                    

Jeongin's pov

Sto tornando a casa o, insomma, a casa di Chan.
Ma credo di poterla sentire un po' mia adesso...no?
È da tutto il pomeriggio che Felix, Jisung e Miryea, la ragazza del bar, mi portano a fare compere.
Siamo andati a prendere vestiti, cibo e abbiamo anche preso una cioccolata calda nonostante fossimo già stati al bar-ristorante.

Non vedo Chan da qualche ora e mi sto un po' preoccupando...Jisung mi aveva detto di un impegno improvviso o una cosa del genere.

Sono quasi le sei e sento già tutta la stanchezza cadermi addosso!
Non vedo l'ora di rilassarmi un po' sul divano a guardare ma tv mentre Chan prepara la cena.
I suoi piatti sono squisiti.
Arrivo davanti alla porta e sono già pronto a tirare fuori le chiavi, ma noto che questa è aperta.

-Hyung sono a casa!-
Non appena poso le borse sul pavimento sento dei passetti che si fanno sempre più veloci e vicini.

-Shin! E tu cosa ci fai q-
Mi fermo non appena vedo davanti a me una signora di circa mezza età, bellissima e con lineamenti molto simili a quelli di Shin e Chan.
Prendo il bambino in braccio e mentre lui mi stringe le braccia al collo, allungo la mano verso la donna.

-Tu saresti?-
Mi chiede lei incrociando le braccia ed ignorando la mia mano.

-Yang Jeongin, piacere di conoscerla. Sono un amico di suo...figlio suppongo-

-CHAN! VIENI IMMEDIATAMENTE SOTTO O FARÒ DOMANDE SCOMODE AL TUO RAGAZZO!-
Urla lei facendomi venire i brividi.
Appena mi accorgo di cosa ha detto arrossisco come non mai e metto giù Shin.

-No, no. Io non sono il suo...signora lei ha frainteso!-
Cerco di spiegare velocemente.
Lei fa un sorrisino e successivamente si sente qualcuno scendere pesantemente le scale.
Prendo le buste della spesa con ancora le guance e le orecchie rosse, e mi dirigo verso la cucina dove incontro Chan.

-Sei tornato-
Mi dice facendomi un sorriso.
Annuisco e gli faccio vedere vestiti e cibo.

-A parte quella frase mia madre ti ha detto qualcos'altro di imbarazzante?-

-No tranquillo, è tutto ok-

-Va bene, io vado a vedere cosa vuole e la mando via così possiamo mangiare.
Non è un problema se Shin rimarrà qui per un po', vero?-
Gli occhi del mio amico sembrano tristi e stanchi, cosa potrei fare per lui?
Nego alla sua domanda e gli do due pacche sulla schiena, poi lui si allontana ed io chiamo il fratello minore per farmi aiutare.
Ed io che da povero illuso speravo di tornare a casa e rilassarmi.

~~~

Solo un'ora fa ero rimasto al "vedo cosa vuole e la mando via" di Chan mentre adesso le cose si sono evolute al "vedo cosa vuole e fa cena con noi perché si è auto-invitata"

-Allora Jeongin, sei tu il ragazzo che fa spendere tanti soldi a mio figlio?-
Spalanco gli occhi e guardo Chan confuso.
Lui tossisce leggermente e da una gomitata a sua madre.

-Okay, okay. La vera domanda è: sei tu il ragazzo a cui paga le lezioni?-
Riformula lei, girando gli occhi al cielo.

-Sono io...se per lei è un disturbo i-

-Non è un disturbo, era solo curiosità. Sai, questo scemo non si è mai interessato a qualcuno in questo modo-
Arrossisco e mangio una grossa fetta di carne, giusto per tenermi impegnato e non rispondere.
È imbarazzante sentir dire queste cose, ma d'altra parte non posso far altro che essere felice.
Anche il ragazzo davanti a me arrossisce ed entrambi cerchiamo di evitare di guardarci.

-Jeongin hyung, sei rosso come un peperone!-
Esclama il bambino affianco a me mentre con una mano fa andare la  forchetta di qua e di là.
Gliela prendo di mano e la poso sul tavolo.

-Dai Shin non giocare con le posate-
Gli sussurro.

-Dopo giochi con me a vroom vroom?-
Sospiro ma quando vedo i suoi occhi dolci non posso dire di no.

-Va bene. Ora mangia-
Lui annuisce tutto contento e ritorna a rosicchiare le sue patate al forno mentre madre e figlio ci guardano straniti.

-Che c'è, è una cosa nostra-
Alzo le spalle e ricomincio a mangiare la mia carne, cercando di lasciare indietro l'imbarazzo di prima.
La madre di Chan, di cui ancora non so il nome, ridacchia leggermente e dice qualcosa all'orecchio del ragazzo.
Ora sono curioso del perchè Chan l'abbia allontanata con un gesto imbarazzato...

-Va bene ragazzi, ho una proposta da fare!-
La donna si alza in piedi ed incrocia le braccia, guardandoci uno ad uno negli occhi.
Siamo tutti in attesa, anche Shin.

-Mamma ho detto di no-
Dice Chan cercando di farla sedere, ma lei non cede.

-Passiamo le vacanze insieme! Tra poco arriverà il Natale ed ho deciso che verrete da me nella mia villa!-


Come scusa?

~~~

Finalmente sono sul divano.
Un po' stretto, si, ma comunque comodo. Infatti sono schiacciato dalla parte della parete perché affianco a me c'è Shin e di conseguenza affianco a Shin c'è Chan.
Il bambino si è addormentato da pochi minuti, noi invece stiamo guardando un documentario sugli elefanti...credo.
La madre dei due se n'è andata circa un'oretta fa dicendo che "aveva impegni molto urgenti da fare", ma poco m'importa.

-Perchè quando siamo insieme finiamo sempre per parlare o guardare qualcosa sulla proboscide?-
Mi chiede Chan mezzo addormentato.
Ridacchio e mi giro su un fianco per guardarlo.

-Mh, non lo so. Però è un po' diventata la nostra cosa, non trovi?-

-Come quella fra te e mio fratello? Si, certo-
Scuoto la testa e sposto i capelli di Shin dal suo viso.

-Geloso?-
Chiedo io con tono stanco ma scherzoso.
Non sento risposta e mi accorgo che Chan si è addormentato. Ah, sono proprio fratelli questi due.
Mi alzo pigramente dal divano e prendo Shin in braccio per portarlo in camera sua. Almeno lì potrà riposare meglio.
Poi torno in salotto e cerco di svegliare Chan e convincerlo ad andare letto, ma lui non si smuove, anzi, sembra morto.

-E va bene, per oggi andrà così-
Mi lascio cadere affianco a lui, davvero troppo stanco per badare a quello che sto facendo.
Sento la testa appesantirsi e l'appoggio sulla spalla del ragazzo affianco a me, tanto non darà fastidio a nessuno, vero?
L'ultima cosa che sento prima di addormentarmi del tutto è una fonte di calore sulla fronte.

-'Notte-

Please, hug me - ChanjeongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora