25 - Quanto è scomoda la verità

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Jeongin's pov

Prendo un respiro e stringo con forza le bretelle dello zaino che ho sulla schiena. Potrei fare il codardo e scappare, ma non è quello che farò, non questa volta.
Ho preso una decisione e la rispetterò, costi quel che costi. L'ho promesso a Chan.
Lui non ha molta fiducia nel mio piano, ma ha fiducia in me e questo mi basta.
Mi giro verso la mia destra e abbraccio il ragazzo di fronte a me.
Lui mi da un bacio sulla fronte ed io sorrido.

-Vieni a casa non appena hai finito, mh?-
Annuisco alle parole di Chan e poi mi stacco.
Mi giro anche verso Jennie, che è stata così gentile da accompagnarmi fino al luogo che prima chiamavo casa.

-Grazie per tutto-
Le dico, abbracciando anche lei.
Jennie mi stringe forte e mi sussurra un buona fortuna. Prima di lasciarla andare, però, anche io le sussurro qualcosa.

-La prego, provi a smettere. Per lei potrà essere una valvola di sfogo, ma fa soffrire Chan e presto toccherà anche a Shin...-

-Non ti preoccupare. Avevo intenzione di smettere da tempo, ma probabilmente c'era bisogno che un angioletto venisse a dirmelo in faccia una volta per tutte-

-Può girarlo?-
Jennie si staccò dall'abbraccio e mi diede il mignolo.

-Giuro che non andrò mai più a letto con qualcuno-

-Non è necessario non andare a letto con tutti. Magari provi a trovare la persona davvero giusta per lei e vedrà che la sua vita avrà una svolta positiva.-

Detto questo mi allontano, do un bacio sulla guancia a Shin e mi avvicino verso la casa.
È ora di affrontare di nuovo i miei genitori e di tenere fede alla promessa fatta con Chan: fargli ottenere la custodia di suo fratello. Sapevamo tutti che quella era la cosa migliore da fare, anche la mamma di Chan lo sapeva ed aveva accettato subito.
Sono davanti alla porta d'ingresso.

È ora.

Alzo la mano e la avvicino al campanello, poi suono. Nulla si muove per qualche secondo, finché non sento dei rumori provenire da dentro la casa.
Ad aprirmi è mio padre, che mi guarda dall'alto al basso con una smorfia.

-Entra-
Mi dice con il tono di chi non ha voglia di intraprendere una conversazione.
Nulla e cambiato da quando me ne sono andato, solo le mie foto sono scomparse.
Vado in salotto, sicuro che ci avrei trovato mia madre, e mi siedo sul divano.

-Cosa ci fai qua?-
Sospiro e la guardo dritta negli occhi.

-Non è per me, ma riguarda il tuo lavoro-
Lei fa uno sbuffo e continua a guardare la tv. Non sopporto quando fa così.

-Non mi ascolterai?-
Nessuna risposta.
Passo la mano sulla faccia e inizio a ridere per quanto è patetica questa scena.
Mio padre mi squadra ed incrocia le braccia.

-So che con me sei una stronza senza cuore, ma sei sempre stata gentile con gli altri. È per questo che ho bisogno che tu aiuti il mio amico. Aiutalo a ricevere la custodia del fratello, i genitori non possono prendersi cura di lui. Uno è alcolizzato e lo picchia, l'altra se la fa con molti uomini-

Finalmente mia madre mi guarda ed io sono pronto a ricevere almeno cinque schiaffi per avergli dato della "stronza senza cuore". Gli schiaffi, però, non arrivano, sostituiti da un grosso ghigno schifato.

-Lo conosco bene questo caso e no, non ti aiuterò-
La guardo confusa. Credevo che avrebbe preso sul serio la mia proposta, ma forse Chan aveva ragione.

-Perchè no? Non è di me che si tratta-

-Non lo farò. E ti dirò di più: sono stata io ad affidare il bambino ai genitori. Si Jeongin, guarda un po' chi è la stronza senza cuore-

Spazio autrice
I'M BACKKKKK.
Sono stata in pausa moooolto a lungo, ma in questi ultimi giorni ho riletto i capitoli precedenti, decisa a continuare la ff!

Comunqueee, come state?~>

Please, hug me - ChanjeongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora