Please, hug me - Chanjeong

9 - La "polvere" negli occhi

Jeongin's pov

-Brum brum! Ah, ho vinto!-
Esclama Shin con un sorriso. Gli scompiglio un i capelli e annuisco.

-Si, hai vinto-

-Jeongin quando pensi che tornerà il fratellone?-
Mi chiede il bambino con tono un po' più spento.
Sospiro e scuoto la testa.

-Non lo so...facciamo così: tu continua allenati ed io intanto vado a chiamare Chan, ok?- 

-Certo! Così ti batterò ancora-
Cavolo, ma quanto possono essere teneri i bambini? Mi alzo dal pavimento e vado verso il salotto. Mentre scendo le scale non sento nessun rumore...quell'uomo se ne sarà andato? 

-Chan...?-
Chiedo una volta entrato in cucina. Nessuno risponde così entro nel salotto e vedo il ragazzo seduto sul divano e con le mani sugli occhi.
Oh, cosa sarà successo?
Mi avvicino e mi sistemo affianco a lui.
Non so come confortare le persone ma Jisung molte volte mi dice che lo faccio bene. Già, Jisung...

-Shin?- 

-Mh?-
Chiedo quando la voce di Chan mi risveglia dai pensieri.

-Cosa fa Shin?-
Mi ripete lui.

-Ah, è di sopra che sta giocando con le macchinine...è un bambino adorabile-
Dico con un sorriso.
Chan annuisce ma non toglie le mani dagli occhi.
Restiamo in silenzio e io devo utilizzare tutto il mio autocontrollo per non chiedergli tutto ciò che mi passa per la testa.

-Se vuoi puoi farlo. Chiedi quello che vuoi-
Mi dice Chan.

-Stai piangendo?-

-Cos...no! Ho solo un po' di polvere negli occhi-
Finalmente il ragazzo mi guarda e non posso fare a meno di notare che la mia teoria è giusta.
Scendo con lo sguardo e nel momento in cui vedo il labbro inferiore sanguinante, aggrotto le sopracciglia.

Prendo la mano di Chan e lo porto in bagno. Si, so dov'è solo perché l'avevo intravisto prima...
Appena arriviamo lo faccio sedere sul bordo della vasca.

-Dov'è il disinfettante?-

-Nel cassetto sotto il lavandino trovi tutto-
Annuisco e prendo il necessario.
Mentre pulisco il sangue dal labbro nessuno parla.
Questo silenzio mi sta uccidendo.

-Mh mh, allora...cosa è successo ieri sera?-
Chiedo per alleggerire la tensione.

-Intendi quando eri ubriaco?-
Arrossisco alle parole di Chan.

-Si, esatto-
Chan fa un sorrisino e mi guarda dritto negli occhi.
Mh, cos'è questa sensazione?
Perché non riesco a distogliere lo sguardo?
Questa situazione non mi piace.

-Cosa è successo con i tuoi?-
Mi chiede il ragazzo mentre mi allontano da lui.

-Pensavo di essere io quello autorizzato a fare domande-
Rispondo con tono duro.
Non voglio trattarlo male, davvero, ma l'argomento "genitori" in questo momento è proprio da escludere.

-Scusa, non volevo rispondere così-

-Scusa tu per aver chiesto...-
Cala l'ennesimo silenzio imbarazzante.
Sospiro e rimetto tutto a posto.

-Grazie per avermi ascoltato-
Dico a Chan alludendo a ciò che gli avevo detto ieri sera.
Lui annuisce e sorride.

-Ora siamo pari-
Non faccio in tempo a rispondere che qualcuno spalanca la porta all'improvviso.
Sento qualcosa colpirmi il piede e noto che è una macchinina blu.

-Fratellone!-
Urla Shin andando ad abbracciare il ragazzo.
L'altro ricambia e gli dà un bacio sulla fronte.

-Come stai? È da tanto che non ci vediamo-
Dice Chan al bambino.

-Sto bene ora che sono qui-
Non so esattamente cosa voglia dire questa frase, ma sicuramente nulla di buono.
Da quanto la mia mente ha capito quell'uomo è loro padre e Chan non vive con lui e suo fratello.
E fin lì...

-Ehi Jeongin, ci sei?-

-Eh? Ah si, si. Ci sono-

-Andiamo a fare colazione? È il minimo che possa fare per avermi aiutato con Shin-
Mi chiede Chan.
Annuisco e successivamente ci avviamo verso la cucina.

-Io me ne andrò non appena finito di mangiare. Grazie per tutto-
Dico al ragazzo che sta scaldando il latte.

-E dove andrai?-
Eh, bella domanda: dove andrò?

-Da un amico-
Bugia

-Va bene. Ecco qua il tuo latte, Shin-
Dice poi rivolgendosi al fratello.
Quest'ultimo sbatte le mani e fa un enorme sorriso.
Ah, mi si scioglie il cuore.
Poi Chan mette anche davanti a me una tazza di latte e mi porge i biscotti.

-Buon appetito!-
Urla il bambino.