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A casa li aspettava James arrabbiato e deluso, a causa della lettera che aveva appena ricevuto.

Quella mattina il postino suonò presto, e lasciò una lettera ad Angela che immediatamente venne recapitata a James.

"Ti dirò tutta la verità sul vostro Louis"-era il titolo

Il rosso dopo la colazione come a suo solito si diresse nel suo studio per vedere quali fogli gli sarebbero serviti oggi per lavorare e portarli in ufficio.

La prima cosa che vide fu questa busta rosa sulla scrivania-"che cos'è"-si chiese girandola tra le mani-"ma cosa"-balbettò leggendo il titolo.

la aprì e ne lesse subito il contenuto

Iniziava con-"piacere James, il mio nome è Filomena, e sono la madre di Freddie..."

James rimase scioccato da ciò che lèsse, non si aspettava nulla di tutto ciò era sbalordito, non sapeva se crederci o no.

"Si hai letto bene la mamma di Freddie, tranquillo quel moccioso non lo voglio, non è questo che volevo dirti.
Volevo raccontarti la verità su quel ragazzo che tieni in casa sua.
Louis è entrato nella mia vita quando aveva 15anni, dopo anni passati tra orfanotrofi e case varie, si è stabilito da noi circa fino alla sua maggiore età. I miei genitori facevano cose che non dovevano fare con lui e l'avevano adottato solo per esigenze, questo non lo metto in dubbio, ma d'altronde da una puttana e uno spacciatore cosa vuoi pretendere? non sono stati bravi genitori nemmeno con sua figlia biologica.
Argomento genitori finalmente crepati a parte,
io e Louis eravamo costretti a condividere una piccola stanza e pian piano ci legavamo sempre di più, circa ai miei 17 anni, mi mise incinta dopo una volta sola e prima di scoprire che caso umano fossi.
Il bambino non lo volevo ovviamente, mio padre voleva sia lui che Louis morti, mi fece partorire sola in un' auto assistita da una mia amica.
È un miracolo se il bambino è lì con voi adesso. Dopo la sua nascita lo portai a Louis, e lasciai entrambi soli in mezzo ad una strada.
Dove incontrarono Gabriella a quanto pare.
Lei non è la sua vera mamma.
Io sono la mamma di Freddie, ma a me non importa, come non è mai importato, volevo solo tu sapessi le origini dell'uomo che tanto ammirate e che avete in casa. Sappi che ti ha sempre mentito e probabilmente ci sono molte altre bugie oltre a queste."

Non riusciva a parlare, aveva la bocca spalancata e lasciò scivolare il foglio dalle sue mani.-"non è vero"-fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Circa 3 ore dopo la porta di casa si spalancò-"eieieieiei"- si senti Harry urlare.

James non uscì dallo studio, erano ore che guardava quella lettera, non muoveva lo sguardo da lì continuava a leggere e rileggere quelle 20 righe.

"Fai entrare immediatamente Louis."-Fu l'unica cosa cosa che ordino ad Angela quando entrò per comunicargli il loro arrivo.

"Louis James ti vuole"-comunicò indicando l'ufficio con la testa

Andò verso l'ufficio tranquillo, non si aspettava nulla di che, era abbastanza felice-"oioi"-gli sorrise e il suo sguardo cadde subito sul foglio che il rosso guardava ancora.

Il suo sorriso pian piano si spense, fece dei passi lenti verso la scrivania e non disse una parola.

Il grande fece cadere il foglio dalle mani e senza dire nulla o alzare lo sguardo lo girò verso Louis che si avvicinò per prenderlo.

Quasi svenne alla lettura della prima riga, tremava e prima di continuare provò a cercare lo sguardo di James, ma non lo ottenne, il suo sguardo era ancora fisso sul pavimento.

finì la lettera con le lacrime agli occhi-"io ti-io ti posso spiegare"-balbettò.

"Tu devi."-urlò alzando finalmente lo sguardo-"perché cazzo non mi hai mai detto niente."-si avvicinò a lui.

"È il grande segreto che Gabriella ed io ci portiamo da sempre, Freddie non è suo figlio, solo perché non l'ha partorito. Ma lei è sua mamma, a tutti gli effetti, l'ha cresciuto e amato come nessuno prima.
È stata sua la scelta, non avrebbe mai voluto dire nulla a nessuno. Per lei Freddie era tutto, non poteva avere figli e il piccolo è stata una benedizione."-scoppiò a piangere

"non sapevo non potesse avere figli"-balbettò James

"Avrei dovuto dirtelo lo so, si. Tu ti fidavi di me e mi hai accolto in casa come se facessi parte della famiglia. Ma capiscimi cosa avresti fatto in una situazione, mi sentivo uno schifo, una merda, mi avete accolto e io vi ho solo mentito"-abbassò lo sguardo e giocherellò con l'elastico sul suo posto.

James si alzò e....

THE UNCLE! -larry stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora