𝑴𝒚𝒔𝒕𝒊𝒄 𝒇𝒂𝒍𝒍𝒔

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Stiamo camminando, la piccola Anastasia si guarda in torno con occhi lucidi e sgranati, mi fa tenerezza, lei non ha mai visto questo fantastico mondo e la colpa è soltanto mia.

<dove andiamo? >mi chiede mentre saltella di qua e di là ridendo, mi unisco a lei e scoppio a ridere vedendola così felice, così spensierata.

<ora andiamo a trovare un altro mio amico molto importante e poi ti porto dove vuoi>gli dico

                                ***

Ci sediamo sulla panchina, mi guardo in torno per vedere una testa tutta nera e invece la piccola Anastasia si guarda in torno e ogni tanto si alza per raccogliere qualche fiorellino oppure delle foglioline di colori diversi.

Mentre la piccolina si diverte a raccogliere i fiorellini io mi alzo dalla panchina e inizio a guardare in torno cercando di intravedere una giacca di pelle nera, oppure due occhi color ghiaccio...ma niente lui non c'è.

Mi risiedo un po' delusa sulla panchina e guardo la piccolina che salta e corre nell'erba, oppure raccoglie dei fiori e che subito dopo mi porta oppure si mette a farmi le acconciature appoggiando dei fiorellini tra i capelli.

Mentre la piccolina è andata a raccogliere dei nuovi fiori da aggiungere al mazzo che mi ha donato sento un aria calda dietro al collo... Mi giro e subito davanti mi trovo lui

<Damon>dico mentre mi giro
<hai sbagliato persona mia cara>mi dice il ragazzo che mi trovo davanti e che sicuramente non è Damon
<oh mi scusi tanto>dico sorridendo un po' imbarazzata.

Mi allontano dal ragazzo e prendo Anastasia portandola così a visitare altri posti meravigliosi di questa città.

                               ***

A casa dei mikaelson e la piccola Anastasia sta giocando con la piccola hope.

Vederle che si divertono mi rende davvero felice... Ed era proprio questo che desideravo per lei quando era nata... che avesse un amica, un padre, e una sua famiglia ed è proprio questo che vedo adesso.

Mentre gioca la guardo e mi spunta un sorriso sul viso...

Mi alzo e vado verso il giardino ma sta volta non mi siedo sulla solita panchina a dondolo ma cammino... Per schiarirmi le idee cammino sempre.

Guardo le stupende rose rosse che circondano la grande villa e ci cammino di fianco... E mentre faccio ciò sento un fantastico profumo di libertà.

Ne accarezzo una dolcemente posandola sulle mie piccole mani e la poso vicino al naso per sentirne il buonissimo profumo delicato

<sai dicono che le rose sono anche le più delicate>dice una voce rauca e molto dura.

Mi giro appena per vedere solo due occhi color ghiaccio che mi scrutano
<delicate ma se le tocchi tu pungono>gli dico continuando a camminare

Nessuno fiata, nessuno dice una benedetta parola
< non sei più venuto >spezzo il silenzio
<ero molto impegnato sai.. Sto cercando un modo per far tornare in vita la mia defunta ragazza>mi dice iniziando a camminare affianco a me
<hai trovato qualcosa? >chiedo curiosa
<no>
<Damon che ti succede? >chiedo  girandomi verso di lui con occhi lucidi, ma evita il mio sguardo.

Mi avvicino piano e gli prendo il viso tra le mani, glie lo giro delicatamente verso di me e lo obbligo a guardarmi negli occhi
<Damon parlami>sussurro
<che cosa ti devo dire? >dice mentre mi scruta il viso
<qualunque cosa basta che dici qualcosa... Puoi sfogarti, puoi dare la colpa a me ma non evitarmi, per favore>dico allontanandomi da lui ma continuando a guardarlo
<vuoi che ti parli?vuoi che mi sfoghi? >inizia ad alzare la voce
<bene allora lo farò... Sono stanco, mi hai abbandonato, mi hai lasciato solo anche dopo avermi promesso che non te ne saresti andata, la mia ragazza è morta e con lei anche l'unica opportunità che avevo per riaverla, quando ti guardo mi ricordi lei, sto cercando di evitarti per non vedervi. Ho gli incubi vedo il viso della mia migliore amica che giace a terra morta, il viso della mia ragazza.
E la colpa è tua... mi hai abbandonato per salvare un uomo che non ti merita,  quando te ne sei andata non ha versato lacrima per te, e tu ti sei uccisa per lui... Ma va tutto bene, se ci pensiamo bene la vita era la tua, e adesso non mi importa più nulla, ne di te, ne di nessun'altra>dice con occhi lucidi

Si allontana scostandomi poco delicatamente da lui e se ne va, lasciandomi li in piedi con lo fisso dalla parte in cui è scomparso.

Mi asciugo di fretta la lacrima che solca il mio viso e torno dentro dove trovo le due piccole bambine in cucina.

Mi avvicino e mi siedo sullo sgabello osservandole mentre si divertono.
<biscotti è? >chiedo alla piccola Hope che come risposta mi guarda sorridendo
<te li ricordi ancora? >chiede speranzosa
<certo come dimenticarli, doppio cioccolato>dico mentre rubo uno scacchetto di cioccolato dalle manine di Anastasia, che mi guarda furiosa.

                               ***

Dopo aver mangiato i buonissimi biscotti delle bambine prendo Anastasia e la piccola Hope e le porto al parchetto a giocare assieme e mentre giocano, io mi siedo sulla solita panchina.

Mi guardo intorno sperando che un Damon mi si avvicini e magari si sieda accanto a me ma non c'è.

<che ci fai qui da sola? >chiede Klaus sedendosi affianco a me
<ho portato le bambine a giocare >dico tranquillamente osservandomi intorno
<vuoi compagnia? >mi chiede
<certo>dico mentre mi sposto un po'

<mi dispiace>mi dice ad un certo punto
<per che cosa? >chiedo
<per tutto, sei arrivata da noi sono e sono arrivati i guai, la colpa è solo nostra  >dice
< ti sbagli,i problemi c'è li avevo anche prima di venire da voi e poi ho scelto io di aiutarvi, ed è stata la scelta migliore>dico sorridendogli
<forza vieni con me> si alza e mi prende le mani
<e le bambine? >dico
<c'è bekah con loro>dice alzandomi di forza

                               ***
In neanche 2 secondi con la super velocità di Klaus ci siamo ritrovati a Mystic falls un piccolo paesino con meno di 2000 abitanti.

Ci troviamo davanti a questo grande ponte fatto di legno ormai marcio dove dall'altra parte si trova un piccolo villaggio con delle piccole capanne fatte di legno e paglia ormai appasitr e vecchie.

Passiamo il ponte e arriviamo davanti ad una piccola capanna ormai ceduta per metà.

Klaus entra, decido di seguirlo per capire dove mi ha portata, accendo la torcia del telefono per mostrare il suo interno e mi giro verso Klaus.
<dove siamo? >chiedo curiosa mentre punto la teorica sul suo viso
<qui è dove sono nato io> dice mentre si osserva intorno
<perché siamo qui? >chiedo
<vedi mi hai sempre chiesto di parlarti di me ed eccoci qui, nella città e nella capanna dove sono nato>mi dice

<sono nato nel x secolo e la mia famiglia era composta da quelli che conosci e altri due fratelli Finn il più grande e il preferito di mia madre Ester una strega potentissima ma la conoscevi già e Henrik.
Lui era il fratellino più piccolo, quello da controllare sempre e da prenderne cura, una notte durante la luna piena Henrik mi chiese di mostrargli i lupi durante la loro trasformazione e quella stessa notte lui fu ucciso da un lupo...  abbiamo una cosa in comune noi due >mi dice scrutandomi
<mio padre era un vichingo, un mostro, una persona malvagia, ci fece trasformare per i suoi scopi, voleva che la sua famiglia vivesse per l'eternità e così è stato>mi dice
<mi dispiace Klaus>dico prendendoli la mano
<anche mia madre è morta, erano dei mostri >dice
<Finn lui era il figlio preferito di mia madre, era la sua spalla destra, e lui farebbe di tutto per mia madre, infatti è morto per lei >mi dice

                                ***

Busso alla porta della villa salvatore e quando si apre davanti ai miei occhi mi si para uno Stefan stupido con un sorriso enrome sul volto
<Eira>sussurra correndo ad abbracciarmi
<Stefan è bello rivederti>rispondo chiudendo la porta alle mie spalle...

𝒔𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora