𝑺𝒆𝒊 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆

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Apro gli occhi e mi ritrovo catapultata dall'altra parte, alzo il viso e davanti a me trovo tutte le Antenate che mi guardano.

<grazie>dico ringraziandole e uscendo di fretta dal cimitero imbattendomi nel bosco scuro e tenebroso.

Mentre corro per tornare verso la capanna dove ho lasciato la mia piccolina dormire, cado in ginocchi piangendo, inizio ad urlare e sfogarmi
<mi spiace >continuo a ripetere a me stessa.

                                ***

Anastasia è lì che dorme come un angioletto sul suo piccolo e comodo lettino, con la sua piccola copertina che gli avevo regalato quando era nata.

Mi avvicino e mi siedo affianco a lei accarezzando i suoi bellissimi boccoli d'oro
<avrei voluto di meglio per te amore mio>gli dico mentre mi scendono delle lacrime
<avrei voluto che tu fossi felice, che tu avessi una famiglia>gli dico.
Dopo di che vado in cucina e mi siedo su una sedia a dondolo, quella che usava mia madre quando ci raccontava le storie prima di andare a letto o quando ci aggiustata i vestiti.

La mattina seguente quando la piccola Anastasia si alza sul tavolo si trova davanti una piccola torta al cioccolato con sopra dei grandi lamponi
<è per me? >mi chiede con occhi sognanti
<si amore mio.. È la tua preferita>gli dico sedendomi vicino a lei

<ti va di fare una passeggiata con me? >gli chiedo
<si dove andiamo mammina? >mi chiede
<ti porto in un posto bellissimo>gli dico, prendo la sua piccola manina e iniziando a correre come due ragazzine fuori dalla capanna.

Dopo circa 5 minuti di camminata in mezzo al bosco arriviamo davanti a questo enorme campo dove appena metti piede sei travolta dal rosso.
<è stupendo mamma, che fiori sono? >chiede la piccolina curiosa avvicinandosi ad uno di questi
< tulipani> ne stacco uno e glie lo poso tra i suoi boccolosi capelli.

Gli prendo la manina e la conduco in mezzo al centro dell'enorme campo dove si trova un piccolo fiorellino azzurro
<perché è diverso? >chiede curiosa annusandolo dolcemente
<perché quando ero bambina io, si diceva di una leggenda.. >gli dico
sedendimi e facendogli segno di fare lo stesso
<si diceva di questa fanciulla, non veniva apprezzata da nessuno neppure dalla sua stessa famiglia. Un giorno questa bambina durante la sua solita passeggiata che essa faceva venne a conoscenza di questo campo pieno di tulipani, questo campo lei lo usava per sfogarsi, per sentirsi libera, proprio per questo con la magia creò questo piccolo tulipano azzurro. > gli accarezzo i capelli dolcemente
<ma perché l'ha formato? >mi chiede girando il viso verso di me
<perché si sentiva diversa dagli altri e lo creò pensando a lei, una giovane fanciulla sola e diversa>gli dico

<hai fame? > chiedo, annuisce continuando ad osservare il tulipano raccolto poco fa, e mentre lei osserva il suo tulipano io faccio comparire del cibo per sfamare la mia bellissima bambina.

<mamma>mi dice
<dimmi>gli dico continuando ad accrezzargli i capelli dolcemente
<mi parli del mio papà? > chiede osservandomi intensamente
< cosa vorresti sapere > chiedo
<lui com'era? >mi chiede
<era una persona fantastica, era  buono con tutti, non c'è tanto da dire lui era l'amore in persona>gli dico
< era un ragazzo perfetto, e anche un padre perfetto>gli dico
<avrei voluto conoscerlo>mi dice
<mi dispiace tanto> scoppio a piangere, e a questa azione Anastasia si alza e mi corre in braccio per abbracciarmi
<mi dispiace per come sono andate le cose piccola mia... Non doveva andare così, dovevi essere felice, dovevi avere tuo padre e una madre >gli dico.
<a me va bene così, adesso sono con te finalmente siamo insieme mamma>mi asciuga le lacrime e mi prende la mano facendomi alzare.

Arriviamo verso casa e quando entriamo lei corre nella sua piccola cameretta che in realtà è un pezzo di stanza con una tendina attaccata e va a posare il suo nuovo fiore sulla sua piccola mensola mentre io esco fuori sedendomi sul solito muretto vicino alla capanna.

La serata si conclude, la piccola è rimasta sveglia fino a poco fa e adesso l'ho messa a letto mentre io sono qui fuori seduta sul solito muretto.

Sento una presenza affianco, mi giro e trovo Damon che mi osserva
<Damon che ci fai qui? >gli chiedo
<sono venuto a fare compagnia alla mia migliore amica> dice prendendomi la mano e portandosela alle labbra per poi lasciarci un dolce bacio come per farmi una coccola.
<menomale che ci sei tu >gli dico
<ci sarò sempre Eira>mi dice
< non so se c'è la faccio> dico interrompendo il silenzio che si era creato
<che stai dicendo? > chiede non capendo
< sei forte Eira, c'è la farai>dice
<no damon, sono tutt'altro che forte, non c'è la faccio più >gli dico
< non dire così>mi dice senza finire la frase visto che lo interrompo subito
<così come damon,questa è la verità. Tutti voi pensate che io sia forte ma non è così, e ora sono stufa di far finta ormai non ho nulla da perdere no>gli dico scoppiando a piangere
<no Eira tutto questo che dici non è vero, sei forte, è grazie a te se ora sono diventato una persona migliore ed è per te che lo sto diventando, klaus è grazie a te se ora non è più quello di una volta, kol lui è cambiato da quando eri con lui..lui è diventato migliore e tutto questo è grazie a te>mi dice alzandosi anche lui e avvicinandosi a me
< sono felice che voi pensate questo di me ma non è così e mi dispiace, vorrei essere forte per voi ma non c'è la faccio più... credo che tra un momento all'altro potrei scoppiare >gli dico allontandomi dal suo tocco, ma quest'ultimo mi si avvicina e mi prende la mano tirando verso di lui e prendendomi tra le sue possenti braccia
<Eira ascoltami ti prego... sei forte e  c'è la farai.. È un momento difficile, ma passerà tutto, passerà te lo prometto>dice dandomi un dolce bacio sulla guancia per poi scomparire e lasciarmi li da sola in mezzo al buio...

Ciao a tutti, scusate per questo ritardi ma sono stata molto impegnata.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto se così lasciate una stellina e ditemi cosa ne pensate nei commenti. 💜

𝒔𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora