𝑨𝒅𝒅𝒊𝒐?

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Prendo la mano della piccola hope e ridendo ci immergiamo in mezzo alla folla della grande festa, gli faccio fare una giravolta per poi riprendere a camminare.
La osservo mentre ride e con gli occhioni grandi osserva la gente che ci cammina intorno, mi avvio verso una bancherella e compro dello zucchero filato che cedo alla piccola, ne strappa un pezzo e se lo porta alle labbra chiudendo gli occhi, quando gli riapre li spalanca sorridendo, la osservo mentre inizia a correre verso il padre dall'altra parte della strada che la osserva, quando la piccola atterra tra le sue braccia sorrido "ci vediamo dopo" sussurro per farmi sentire, annuisce lanciandomi uno sguardo e prima di girarmi gli faccio un piccolo sorriso.

Osservo le famiglie che camminano al completo per le strade, la madre che si tiene al braccio del marito, i figli che giocano, ridono e scherzano con loro e poi io, io che ho perso tutto, che ho perso la mia famiglia, mia figlia e l'amore della mia vita, non una ma ben due volte, io che cammino da sola in mezzo alla festa dedicata alla famiglia, faccio un piccolo sorriso e mi immergo all'interno del bar stracolmo di gente, mi siedo al bancone e osservo Cami andare avanti e indietro lavorando, quando finalmente si ferma dinnanzi a me gli regalo uno dei miei sorrisi più falsi ma più sinceri "una birra" annuisce sorridendo e mi posa sotto al naso la birra fredda che ho chiesto, la prendo tra la mano e la porto alle labbra assaporando il buonissimo gusto amaro della birra "che succede?" fa tutto il giro del bancone per poi sedersi affianco a me, appoggia una mano sulla mia coscia scoperta dal semplice vestito a fiori che indosso e mi sorride "credo che sia il momento di andarsene" non capendo ciò che intendo si volta verso di me "i pericoli sono finiti ormai, la piccola hope sta bene e credo che il mio lavoro qui sia finito" annuisce un po' titubante e abassando il volto mi prende la mano "Eira sei la persona più forte che io abbia mai incontrato, sei sopravvissuta alla morte e al portarti via ciò che ami, e ti comprendo se ora usirai da questo bar e te ne vorrai andare, tutti si meritano un nuovo inizio, sopratutto tu" annuisco ringraziandola con lo sguardo e mandando giù l'ultimo sorso di birra rimasto, la ragazza si alza, mi lascia un bacio sulla guancia e torna al lavoro.
Non vuole vedermi mentre me ne vado, la osservo come non mi guarda e riprende il lavoro, faccio un piccolo sorriso e mi avvio verso la porta spalancandola, gli lancio un ultimo sguardo trovandolo con gli occhi puntati su di me e un piccolo sorriso per poi chiudermi la porta alle spalle, tiro un sospiro e riprendo a camminare in mezzo alla folla.

Mi incammino tra la stradina che porta alla villa mikaelson "quindi te ne vai?" la voce del ragazzo con gli occhi di ghiaccio mi blocca, gli do le spalle non ho il coraggio di girarmi e guardarlo in viso "si" i suoi passi si fanno sempre più vicini fino a trovarmelo davanti, punto lo sguardo nel suo e i nostri occhi simili si mischiano "ne sei proprio convinta?" "non lo so, sono in piace ora, non hanno più pericoli, hope sta bene ma.. Sono come una famiglia" annuisce e mi si avvicina stringendomi a se "andiamo a casa ora" annuisco e insieme ci avviamo verso villa mikaelson.

Damon se ne è andato, mi ha comunicato che sarebbe tornato più tardi, sono sola, mi avvio verso la cucina e aprendo il frigorifero ne tiro fuori un paio di birre e mi avvio verso la cantina, spalanco il cancello di ferro e me lo richiudo alle spalle spingendolo leggermente, apro la prima birra con un incantesimo e mi avvio verso il cerchio di sale rimasto con gli anni, appoggio la schiena alla roccia e tiro un sospiro, alzo il braccio osservandone il tatuaggio e l'anello all'indice e tiro un sospiro "hai fatto uno sbaglio" sussurro sorseggiando la birra ormai a metà "credo che.. portarti in vita sia stata la scelta migliore" non mi giro, sorrido, mia madre ha la capacità di arrivare dove e quando vuole essendo stata la prima strega millene "figlia mia, non ti dico che sarà tutto liscio perché non è così, ma sei la strega millene e tu c'è la farai, sempre" un piccolo sorriso mi spunta sul volto e girandomi verso di lei finalmente la osservo, capelli bianchi e lunghi, un lungo vestito verde con una leggera scollatura sul seno, tra i capelli è psozionato un fermaglio con piccoli diamanti verdi, il viso ormai invecchiato dagli anni con delle piccole righe che lo corcondano, i due grandissimi occhi verdi smeraldo circondati da lunghe ciglia e il sorriso "sei la persona più forte che io abbia mai conosciuto, ne hai passate tante ma sei riuscita sempre a sistemare e sono fiera " gli occhi mi si fanno lucidi ma non lascio scorrere nessuna lacrima, voglio essere forte, per me e per tutti loro, la sua mano ormai invecchiata si avvicina al mio viso e lentamente lo segna tutto con una dolce carezza che apprezzo chiudendo gli occhi " fiera di come sei cresciuta e di ciò che sei diventata, sei un Angelo tesoro" la mano libera la porto al suo viso e un po' titubante la avvicino cercando di accarezzarla, la mano attraversa il suo viso pallido e con un piccolo sospiro la ritraggo "mi sono pentata per tante cose ma mai per le scelte che ho fatto per te, ti ho donato ciò che era mio sapendo ciò che sarebbe successo, ma sono sicura che saprai usarli al meglio, sei la strega millene" un ultima carezza e girandomi verso di lei, lei non c'è più "te ne sarò per sempre grata, madre" porto la mano al petto sopra al cuore e la stringo forte immaginando la sua mano tra il mio petto e la mia mano "ti renderò orgogliosa di me" mi alzo da terra e lentamente mi avvio verso il cancello che spalanco con un piccolo incantesimo, non mi volto continuando a camminare...

𝒔𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora