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If you ask me to stay, stay
-Brolin

Sara POV

Giorno dopo giorno, ora dopo ora, le settimane passarono molto velocemente

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Giorno dopo giorno, ora dopo ora, le settimane passarono molto velocemente. Cercavo di dividere il mio tempo tra lavoro, Dylan e Daniel. Delle volte mi capitava di tornare a casa troppo tardi per cena, altre volte nonostante fossi a casa prima era il sonno ad avere la meglio su di me. Poteva essere tutto perfetto, tutto combaciava alla perfezione e finalmente dopo tutte le sofferenze e i sacrifici tutto era stato rimesso apposto dal destino.

Ma qualcosa non andava.

Avevo la sensazione costante che stesse per accadere qualcosa e la sensazione incessante che mi stessi allontanando dall' unico in grado di rendere tutto perfetto. È il lavoro, continuavo a dirmi. E speravo che fosse così, lo speravo con tutta me stessa. La sensazione che quello che avevo si sarebbe presto sgretolata veniva a farmi visita ogni notte, facendomi svegliare in un bagno di sudore freddo. Avevo paura che un soffio di vento avrebbe tirato giù i muri deboli che avevo costruito intorno a me stessa. Non avevo mai avuto bisogno di combattere per rimanere a galla da piccola, tutto mi veniva così semplice e meccanico. Ma in quel momento era diverso. Avevo Dylan e l'amavo con tutta me stessa, ma ciò che non sapevo era che l'amore era un'arma a doppio taglio. Se da una parte poteva portarti in Paradiso, dall'altra poteva trascinarti giù all'inferno. Se da una parte poteva farti toccare il cielo con un dito, dall'altra parte poteva farti strisciare. Ma non avevo niente da temere. . . Giusto?

Dylan POV

Erano passate quasi tre settimane dal giorno in cui Sara aveva avuto il suo nuovo lavoro e quindi anche da quel messaggio che non aveva fatto altro che incasinarmi la testa. Avevo iniziato ad avere incubi e i pensieri su Sara e questo ragazzo non fecero che aumentare, forse anche a causa del fatto che ci vedevamo raramente e passavamo sempre meno tempo assieme. Mi mancava terribilmente.

Conoscevo un solo modo per fermare tutti quei pensieri ed ecco che, esattamente come anni prima, la storia stava per ripetersi. Chissà cosa avrebbe pensato di me mio padre. Chissà se sarebbe stato fiero di me. E mia madre? Scossi la testa e feci un sorriso verso la barista che mi stava sorridendo da venti minuti.

"Un Gin Tonic, per favore." La barista sorrise e versò l'alcol nel bicchiere che mi porse poco dopo. "Quanto le devo?" Chiesi cercando di raggiungere il portafoglio.
"Tesoro ne hai già bevuti cinque. Questo lo offro io." Disse ammiccando la ragazza dai capelli biondi e occhi azzurri dietro il bancone. Era una bella ragazza, ma niente che non avessi già avuto.
Al liceo giocando a Lacrosse le oche bionde che volevano farsi usare erano all'ordine del giorno, ma nessuna di quelle oche giulive erano riuscite a farmi provare qualcosa.

Nessuna di loro era Sara.

Dopo Scott lei era diventata la mia ancora ed io la sentivo allontanare sempre di più come i velieri in mare aperto.

Unconditionally || Dylan O'Brien || [2] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora