8.

763 33 7
                                    

I'm in my bed
And you're not here
And there's no one
to blame
But the drink in my
wandering hands
-Harry Styles

I'm in my bed And you're not here And there's no one to blame But the drink in my wandering hands-Harry Styles

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dylan Pov

Lasciarla insieme a lui fece più male di quanto ne avessi fatto io a lui. Sentii lo stomaco contorcersi nel momento in cui misi la mano sopra la maniglia e uscii. Mi asciugai velocemente le lacrime dagli occhi con il lembo di una delle mie tante camicie a quadri.

Cercai di rimanere lucido.
Era stata colpa mia se lei si trovava con lui in quel momento. Colpa mia e della stupida fobia di perderla che presto o tardi, me l'avrebbe fatta perdere sul serio. Volevo chiamarla dopo cinque minuti, volevo sentire la sua voce e scusarmi con lei ma sapevo che aveva bisogno di tempo e il tempo sarebbe stato esattamente quello che avrebbe avuto da me in quel momento perché non volevo peggiorare le cose.

Provai una strana sensazione, pungente nello stomaco e nel petto. L'istinto di prendere la testa di Thomas Scott e sbatterla contro al muro era forte, , ma dovevo calmarmi nonostante la bestia verdognola dentro di me si facesse sempre più spazio.

Inspirai ed espirai, iniziando a sentire i muscoli contratti rilassarsi focalizzandomi solo sul suo volto, sulle lentiggini che aveva sul naso e su quegli occhi castani che mi fecero innamorare dal primo momento in cui la vidi in quello stupido bagno.

Dio solo sa quanto fui stupido a nasconderlo a me stesso, a nascondere le mie emozioni solo per evitare di soffrire ancora.

Non riuscivo a sopportare la sensazione che provavo quando la vedevo assieme a Tyler. Quando la vedevo stringersi a lui, quando lo cercava per il sostegno di cui aveva bisogno. Questo era quello che provai quella sera: vederla al fianco di Thomas Scott.

I respiri iniziarono a farsi affannosi di nuovo, niente poteva  farmi stare meglio se non stringerla tra le braccia, rotolarmi tra le lenzuola con lei guardando le solite puntate di Friends in continuazione, e vederla indossare la mia vecchia maglietta dei Mets che abbracciava il suo corpo perfetto anche quando non ero presente fisicamente per farlo io stesso.
Mi mancava tantissimo e avrei aspettato fin quando lo avesse voluto.

Se solo l'avesse voluto.

Unconditionally || Dylan O'Brien || [2] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora