S2:C8 - Lo stupro

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Stagione 2, capitolo 8

Samantha's pov

È finita. Non c'è più nulla che io possa fare per rimettere insieme i pezzi della mia vita e ne sono consapevole, ma allo stesso tempo fa malissimo sapere di non avere il controllo su niente.

Cole era una delle persone più importanti della mia vita, e per un malinteso del cavolo ci siamo separati. Forse per sempre. O forse no, come nelle storie d'amore: i protagonisti si lasciano e poi, dopo un paio di capitoli, si rimettono insieme. Come sarebbe bello essere in una fanfiction di Wattpad.

Non potendo tornare a casa, Lonny mi ha proposto di dormire da lui. All'inizio ho rifiutato, ma poi ho capito che l'alternativa era andare sotto un ponte per la notte. Quindi ho accettato.

Io mi trovo nel letto, sotto decine di coperte che non riescono a scaldare il freddo del mio cuore. Lui, invece, è in un sacco a pelo sul pavimento.

«Come stai?» mi chiede d'un tratto.

«La persona più importante della mia vita non vuole avere più niente a che fare con me. Bene, dai.» rispondo acidamente.

«Devi essere sempre così... antipatica?»

«Non sono antipatica, ho semplicemente il coraggio di dire le cose in faccia. Non sono una tipa che ama parlare alle spalle, preferisco agire.»

«E con agire intendi picchiare le persone?»

«Anche.»

Ride: «Un giorno mi dovrai spiegare che cosa ti passa per la mente, Samantha Brooks.»

«Smettila di chiamarmi col nome intero, te l'ho detto centinaia di volte. Sei stupido, per caso?»

«Scusami, ma perché non vuoi che ti chiamino in quel modo? È il tuo nome!»

«Non sono affari tuoi.»

«Per favoreee! Ti prometto che non lo dirò a nessuno, questo è poco ma sicuro. Fidati.»

«Non mi fido più di nessuno ormai.»

Senza aspettare una sua risposta spengo la luce dell'abat-jour sul comodino e la stanza viene immersa nel buio.

Non ci diciamo neanche buonanotte, e semplicemente chiudiamo entrambi gli occhi, aspettando di cadere in un sonno profondo.

—‹‹★ ★ ★››—

«Bellissima Samantha.» mi sussurra nell'orecchio, per poi sghignazzare di gusto. Mi infila una mano sotto la maglietta e vengo ricoperta di brividi. «La tua pelle è così liscia e perfetta.»

Vorrei gridargli di smetterla, di lasciarmi in pace e farmi uscire da questo stanzino, ma è come se non avessi le corde vocali. L'unica cosa che posso fare è piangere.

«Hai un profumo delizioso.» continua a dire quelle frasi che mi mettono a disagio, ma a lui non importa di come mi sento io.

La signorina Castelbrook sarà arrabbiatissima con me dato che sono fuori da dieci minuti buoni. Se soltanto sapesse il motivo...

Trattengo il respiro per cinque secondi non appena mi tocca il seno. Ho deciso di non indossare il reggiseno cosicché stessi più comoda, ma adesso mi pento di averlo fatto.

Lo stringe nella sua mano grande, muovendolo e divertendosi. Riesco a percepire la sua erezione su di me e sono a dir poco disgustata.

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