S3:C7 - La festa

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Stagione 3, capitolo 7

Samantha's pov

«Non mi sembra di vedere alcuna anomalia. Sì, è decisamente tutto a posto, potete stare tranquille» conclude il dottore e io sospiro di sollievo. Per un attimo ho creduto di essere incinta «Dev'essere una sbornia o una normale nausea, capita più spesso di quanto si pensi.»

Scendo dal lettino e mi abbasso la maglietta. Ringraziamo il medico e usciamo dallo studio, raggiungendo il parcheggio e salendo in auto.

* * *

Amber's pov

Stare accanto a Jake mi fa stare bene perché è davvero molto simile a me. Certo, abbiamo un aspetto completamente diverso, ma entrambi abbiamo dei genitori schifosi.

Anche adesso, seduta sul letto di Sam e lui affianco a me, mi sento al sicuro. Non avevo mai avuto relazioni serie prima d'ora ed è una sensazione stranissima.

«Mio padre continua a bere. Quando gli ho detto che avrebbe fatto meglio ad andare in un centro di riabilitazione mi ha soltanto riempito di pugni.» racconta, mantenendo il capo chino.

Mi sento malissimo per lui. Ogni cosa che mi ha raccontato fino ad ora mi ha colpita nel profondo. Mi sento come se riuscissi a sentire il suo dolore.

«Mia madre invece è una puttana.» continua «Ogni sera esce e torna all'alba senza biancheria intima. Non si fa neanche pagare per farlo.»

«Mi dispiace tanto. Non ho la minima idea di come possa essere difficile per te, ma se ti può consolare anche i miei genitori non sono come quelli del sogno americano. Sono divorziati e mio padre non so neanche che fine abbia fatto. Mia madre, invece, vive qui con me e si aspetta sempre che io abbia successo in tutto; mi ha anche costretta a studiare giapponese contro la mia volontà.»

«Che merda, dev'essere uno schifo anche per te vivere in questo modo. Dov'è lei, adesso?»

«Mia madre? Beh, è andata a fare shopping, come sempre. È il suo hobby preferito, ma puntualmente il suo portafogli è sempre vuoto a causa dei soldi che spende per i vestiti. Citando le sue parole, più costosi sono meglio è.»

Quasi mi vergogno a raccontare tutte queste su cose su mia madre. Le persone si aspettano che i genitori, una volta divenuti tali, amino incondizionatamente i propri figli e non li costringano mai a fare cose contro la loro volontà. Ma si sbagliano.

«Non vedo l'ora di avere abbastanza soldi per andarmene da quella casa.» afferma «Più tempo passo in quel posto e più mi sento male. Non ce la faccio a vedere i miei genitori ridotti in quello stato. Quando ero un bambino loro erano completamente diversi. Erano genitori normali, noiosi anche, lui insegnante, lei casalinga. Ma da quando mio padre ha perso il lavoro cinque anni fa, tutto è cambiato.»

«Non capisco per quale motivo con l'adolescenza la vita inizi a mostrarsi per quella che è realmente: uno schifo. Un difficile e faticoso schifo.»

«Perché cresciamo. Non siamo più bambini e, venendo trattati come adulti e prestando più attenzione ai notiziari, capiamo che non ci troviamo su un pianeta rosa e fiori. E se non sei ricco o non sei una celebrità... allora sei condannato a una vita di merda.»

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