S3:C9 - L'afterparty

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Stagione 3, capitolo 9

Samantha's pov

Indovinate chi è la ragazza più sfigata del mondo? Esatto, proprio io. Samantha Brooks in persona. E non lo dico soltanto per apparire come la vittima della situazione, ma perché è la verità.

Sono seduta sul mio letto, una vaschetta di gelato alla fragola tra le mani con un cucchiaino e il portatile sulle mie gambe.

Guardo vecchi video di me ed Amber quand'eravamo piccole e mi sento vuota, letteralmente. È come se non avessi più gli organi.

Ho appena finito di piangere e sullo schermo del portatile è in riproduzione un video nel quale io e mia cugina, ad otto anni, giochiamo a truccarci con i trucchi delle nostre madri.

Darei di tutto per tornare bambina. Era tutto così semplice e guardavi il mondo con occhi sognanti, pieni di speranza. Ma adesso, tutto è cambiato.

Resto qui a deprimermi mentre il mio ragazzo e Jeraldine se la stanno spassando al ballo di fine anno. Mi dispiace tanto per Cole, desiderava passare la serata con me.

Inizialmente credevo che avrebbero cancellato il ballo a causa del coprifuoco, ma a quanto pare il sindaco non voleva rischiare di rovinare la reputazione della città. Che motivo di merda.

Qualcuno bussa alla porta e mi asciugo in fretta le lacrime, chiudendo il portatile e appoggiando la vaschetta di gelato sul comodino.

La persona che entra è Kimberly e menomale che ho chiuso il portatile. Guardare i vecchi video della figlia sarebbe stato decisamente troppo per lei.

«Come stai, vuoi che ti porti qualcosa da mangiare o da bere?» mi chiede, sforzandosi di sorridere, e io faccio segno di no con la testa «Sei sicura?»

«Sì, sono a posto così. Non ho tanta fame, credo che andrò direttamente a dormire. Dov'è mamma?»

«È andata da tuo padre. Devono discutere di alcune cose riguardo i documenti del divorzio, nulla di importante.»

Nulla di importante? Sul serio? I miei genitori – che un tempo si amavano follemente – stanno divorziando e lei mi dice che non ha importanza?

«Posso sedermi accanto a te?» chiede e io annuisco. Si siede ai piedi del letto e resta a fissarmi, facendomi sentire terribilmente a disagio «Sei bella proprio come Amber.»

«Oh, ehm... grazie.» mi ha presa completamente alla sprovvista con questa affermazione.

«Ti dispiace se dormo con te? Non voglio dormire da sola, faccio incubi e notti insonni da quando Amber è scomparsa.»

«Beh, sì. Per me è okay.»

«Grazie.»

Mi dà un bacio sulla fronte e mi sposto per farle spazio. Si sdraia accanto a me, chiudendo gli occhi, e io già sento troppo caldo.

«Kim... zia Kimberly.»

«Sì?»

«Vuoi che accenda l'aria condizionata?»

CLICHÉ || Cole Sprouse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora