36. Non faceva altro che fare domande...

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Ashley's Pov
Dopo che Pietro è saltato dentro la botola, il russo mi ha iniettato qualcosa nel braccio e mi ha legato a un lettino.
Quello è il mio ultimo ricordo.
Mi sento come se fossi in trans, non posso muovermi, non posso parlare e non posso aprire gli occhi.
Sento un odore di gas tutto intorno a me, solo legata dalle mani e dai piedi, credo che non durerà tanto finché mi uccideranno.
Io non ho fatto nulla, sono innocente, non ho poteri, sono da pochissimo tempo entrata nello SHIELD e non sono nemmeno riuscita a finire la mia prima missione, che sono stata catturata.
Fury mi aveva visto al negozio qualche mese fa e mi aveva detto che guardandomi, avevo i requisiti necessari per diventare un ottima agente.
Io all'inizio ero scettica, ma ho voluto comunque provare a imparare dei passaggi per l'auto difesa.
Dopo aver accettato l'offerta di Fury, mi sono trasferita in una delle basi dello SHIELD, dove l'agente May, una donna tutta di un pezzo, mi ha insegnato a puntare la pistola, a sparare e qualche mossa di autodifesa, ma niente di più. Un agente ha bisogno di più allenamento per andare sul campo.
Ecco perché , quando Fury, mi ha dato la missione di controllare i traffici di Stark, l'agente May aveva esplicitamente detto al capo che non ero pronta.
Aveva ragione, io mi sono buttata, alla fine doveva essere una cosa di massimo mezz'ora, invece ora sono qui, legata e non so che fare.

Sento un po' di rumori anomali, sembrano spari... OH MIO DIO! FORSE QUALCUNO È VENUTO A SALVARMI...
Sento qualcuno fare dei rumori molto vicino a me, togliermi la cosa che mi comprimeva la testa e slegarmi mani e piedi.
Quando apro gli occhi, noto che quel qualcuno è proprio l'agente May.
"Ashley, sono l'agente May. Ti ricordi di me?"
Io facendo fatica a parlare, le faccio di si con la testa.
"Benissimo, ora ti portiamo fuori di qui." Continua la donna, mentre mi aiuta a scendere lo scalino. Prima di avviarmi con May verso quella che probabilmente è l'uscita, decido di girarmi per vedere dove ero stata "rinchiusa" per tutto questo tempo.
Alle mie spalle ci sono delle celle verticali, con delle porte di vetro e con lei fili e un gas verde dentro.
Mi volto nuovamente verso May e davanti a me vedo altre persone rinchiuse dentro altre celle.
"Agente" provo a dire, cercando di avere l'attenzione di May.
"Si?" Mi chiede.
"Dobbiamo aiutarli..." le dico.
E lei risponde "non possiamo tesoro, sono tutti morti." Dice lei fermandosi e guardandomi.
Sono confusa, perché loro solo morti e io no? Come ha fatto a capire che sono morti?
"Come fai a sapere che sono morti?" Chiedo
"Vedi il gas all'interno delle loro celle?" Mi chiede e io annuisco quartando dietro di me.
"Il tuo era verde, il loro è giallo. Questo vuol dire che hanno finito l'ossigeno, che vuol dire-"
"Che sono morti" concludo io.

Ci avviamo vero l'uscita e appena apriamo la porta finale, vedo tutti gli avengers indaffarati a portare altri uomini, molto simili al russo , in un furgone nero.
Poi vedo il russo, che viene portato dentro un furgone a parte, penso che lo vogliano interrogare.
Di colpo sento qualcosa di caldo sopra le spalle, mi giro e vedo che Pietro mi ha messo sopra le spalle una coperta.
"Te lo avevo detto che sarei tornato" dice sorridendomi.
"Grazie, sul serio di ringrazio." Gli dico, riscaldandomi con la coperta.
"Come ti senti?" Mi chiede.
"Mi gira un po' la testa, ma sto bene. Credo solo di aver bisogno di riposo." Concludo.
"Non credi, tu ti riposi ora, fili a letto. Non ti voglio vedere per i prossimi tre giorni." Mi dice l'agente May , per poi andare via.
"È tosta quella." Dice Pietro, ridendo.
"Ashley!" Mi urla Mary "mi hai fatto preoccupare!" Dice abbracciandomi.
"Non dovevi restare alla Torre?" Chiede Tony con tono serio a Mary.
"Non ho salvato nessuno, sono stata tutto il tempo in macchina mentre voi eravate dentro, puoi stare tranquillo." Le risponde lei.
"Va bene, sarà meglio che sia così, tu come stai ?" Mi chiede, appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Bene, vi ringrazio."
"Non c'è di che. Abbiamo solo fatto il nostro dovere di eroi, è stato un piacere. Poi Pietro qui" dice dando una pacca a quest'ultimo "non faceva altro che rompere le scatole." Spiega Tony.
Io divento subito rossa e mi metto a ridere per sdrammatizzare.

[𝕊𝕥𝕖𝕧𝕖 ℝ𝕠𝕘𝕖𝕣𝕤] ❤️𝕗𝕒𝕟 𝕗𝕚𝕔𝕥𝕚𝕠𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora