Capitolo 7: Un'uscita importante

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Il telefono squilla, momenti di ansia... le mie mani tremavano e stavo gelando eppure fuori si moriva di caldo! Ecco che qualcuno risponde

C- pronto?

A- eh si ciao...

C- Addy? Sei tu?

A- ehm si? Come sai il mio nome? Chi ti ha dato il mio numero e soprattutto chi diavolo sei?

C- Ma come, non mi riconosci? Sono Corbyn e il numero l'ho salvato io ieri sera... scusa non dovevo

A- CORBYN?! Ma che diavolo!

C- scusaaa non volevo, ma ci tenevo avessi il mio numero. Scusa per averti fatto spaventare

A- beh sì diciamo che mi sono presa un colpo... Potevi semplicemente chiedermi di salvarti e lo avrei fatto volentieri...

C- Lo so... posso rimediare però!

A- ok? Come?

C- sta sera alle 8, ti porto a cena. Una cosa tra amici...

Perché mi era sembrato volesse evidenziare quel "Tra amici"? Non c'era nulla di male, insomma voleva rimediare a un misfatto... ma sì dai

A- Va bene, dove?

C- Ti vengo a prendere a casa tua...

Gli do il mio indirizzo e chiudo la chiamata. Mi fiondo in bagno a fare la doccia, avevo poco più di 2 ore di tempo per prepararmi. Verso le 7.30 ero truccata e pulita... ora mancavano i vestiti. Che mettersi? Ah ecco!! Pesco un vestito blu da sera dal fondo del mio armadio insieme a dei sandali argentati. Perfetto! Infilo un paio di orecchini lunghi abbinati a un bracciale, una borsetta ed ecco che sento il campanello.

-Arrivo!- urlo dalla mia stanza

Corro alla porta, metto una mano sulla maniglia ma non apro immediatamente. Esito qualche istante, qualcosa mi trattiene dall'aprile quella porta. "E dai aprila" mi dico nella testa... la mia mano trema mentre gira la manopola... apro e trovo Corbyn sorridente che mi guarda

-Sei bellissima..- dice lui spalancando gli occhi

-Aww graziee- rispondo arrossendo un pochino

-Andiamo?- Mi dice porgendo una mano...

Mi avvio all'uscio del condominio e noto che Corbyn ha nel taschino della giacca un ramoscello di lavanda, proprio come quello che avevo trovato nella mia borsa...Non ci avevo dato molto peso però. Saliamo in macchina e mi porta in un ristorante in cima a una collina con vista sulla laguna. Insomma un posto magnifico.
Ci sediamo al nostro tavolo e una volta ordinato iniziamo a parlare

- Quindi... come va?- chiedo nervosa

- Non c'è male- risponde lui mettendo una mano sulla mia vedendo che tremavo -tutto ok?-

-eh si si... avevo una curiosità- rispondo senza togliere la mano

- dimmi - risponde amichevolmente

- Ehm....- dico rintontia. Dannazione quello sguardo mi aveva levato i pensieri dalla testa - Non ricordo!-

Corbyn e io iniziamo a ridere e mi perdo nella sua risata e in quella luce che si accende nei suoi occhi azzurri...

- Hey, tranquilla... è tutto ok. Anche io ho una domanda, come mai hai deciso di accettare questo invito?- chiede lui mi risponde tenendo la mano sulla mia

- Eh, che motivo avevo per rifiutare?- rispondo

- Ineffetti!- dice Corbyn

Ecco il cameriere con le prime portate e da lì la serata è perfetta. Parliamo senza problemi e mi sento in grande sintonia con lui, stavo vivendo una cosa che la settimana prima mi pareva impossibile e stavo adorando ogni istante di tutto ciò. Una volta finita la cena, andiamo a fare un giro sul lungomare, nella zona pedonale. Nonostante fosse una serata piacevole non c'era molta gente in giro. Ci fermiamo a prendere un gelato e poi ci sediamo su una panchina...

- È stato bello- dico passandomi le dita tra i capelli

- Sì, è stato divertente! Che ne dici, ho rimediato al mio errore?- chiede lui guardandomi

Esito qualche istante a rispondere,ma che diamine mi stava succedendo?!

- Si, al pelo- rispondo scherzando

Come prima scoppiamo a ridere e lui si avvicina a me e mette una braccio attorno alla mia spalla, di nuovo! Ma sta volta d'impulso lo respingo... mi guarda un po' perplesso, perchè l' avevo respinto?

- Eh scusa...- dico guardando altrove

- No, scusa tu. Non dovevo... andiamo che ti porto a casa- dice lui alzandosi

Mi sento in colpa, stava andando tutto così bene e avevo rovinato tutto un'altra volta! Ma che problemi ho?! Entriamo in macchina e non diciamo nulla per tutto il viaggio, ma poco prima che potessi scendere dalla macchina Corbyn mi afferra un braccio e dice

- Tieni, questo è per te- dice porgendo un mazzo di lavanda, lo stesso della sera precedente

- Grazie!- dico e scendo dalla macchina guardandolo allontanarsi

Salgo le scale del mio appartamento e vado a struccarmi e poi direttamente a letto. Avevo troppi pensieri per la testa e avevo bisogno di una bella dormita!

Più di un semplice cantante Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora