Capitolo 18: Tensioni

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Torno al mio appartamento e mi sdraio sul divano a fare assolutamente nulla. Dopo un'ora di noia assoluta, mi alzo e inizio a pulire l'intera casa: giusto per tenermi occupata. Finisco di pulire abbastanza in fretta però e la noia invade il mio appartamento. Un silenzio assordante lo riempie come riempie il mio cuore in quel momento, mi manca qualcosa ma non so neppure io cosa... la mia testa inizia a far male, ho bisogno di una presenza umana ed ecco il campanello suonare. Mi precipito alla porta, sperando con tutto il cuore fosse Corbyn, apro e trovo un semplice fattorino.

- Addy Gregg?- chiede

- Sì, sono io- rispondo con un velo di tristezza

- Questo è per te- dice porgendo un rotolo, per poi allontanarsi

Rientro in casa e apro il pacco, srotolo il grandissimo foglio all'interno del rotolo. Ecco che la memoria torna: è il poster! Finisco di aprirlo e posso felicemente constatare che è perfetto. Prendo un pacco di chiodi e vado ad appenderlo nella mia stanza. *Toc Toc* il suono del martello sui chiodi rimbomba nella casa e evidenzia ancora una volta la mia solitudine. Una volta terminato, mi sdraio sul letto e mi addormento...
Mi sveglio frastornata un paio d'ore dopo e con una voglia matta di andare a correre. Quindi mi alzo, metto una canotta sportiva e dei leggings. Prendo il minimo indispensabile e scendo in strada, iniziando una corsetta per le strade di Los Angeles. Finalmente raggiungo il lungomare, dove la maggior parte dei sportivi stanno, lì si che potevo correre. Molti pensieri corrono nella mia testa ma più accelero con la corsa più essi svaniscono con il vento che passa nei miei capelli. Circa due ore dopo mi siedo su una panca a fare una pausa e di fianco a me si siede un ragazzo. Era alto e con le braccia muscolose. I suoi capelli neri e corti squadravano un visto dai lineamenti duri, gli occhi chiari invece dicevano simpatia di lui.

- Hey- mi dice

- Ciao!- rispondo amichevolmente

- Bella giornata per correre, ti ho visto prima... certo che vai proprio veloce- dice girandosi verso di me

- Sì, diciamo che me la cavo...- rispondo senza stare troppo sull'argomento

- Che ne dici di andare a prendere da bere al bar? Offro io- chiede

- Va bene... ah non ti ho chiesto come ti chiami- gli rispondo mentre mi alzo

- Alexander, tu?- dice seguendomi

- Addy, piacere- rispondo

Arriviamo al bar e ci sediamo a un tavolino, ordiniamo da bere e parliamo. Era veramente simpatico, anche se il suo sguardo non mi convinceva molto... il modo in cui mi guardava

- Oh cavoli! Devo andare- dico guardando l'ora

- Oh ok... ehi ti dispiace se ci scambiamo il numero? Magari ci organizziamo per uscire un giorno- dice tirando fuori il cellulare

- Certo, magari andiamo a bere qualcosa- rispondo senza pensarci troppo

Ci scambiamo i numeri e io mi metto a correre verso casa. Dopo 30 minuti sono a casa e mi catapulto in doccia. Faccio una doccia lunghissima e mi rilasso completamente... con molta calma mi asciugo i capelli e mi vesto con una felpa e degli shorts, circa un'ora dopo il mio ritorno ero finalmente totalmente pulita. Mi sdraio sul divano e accendo la TV sulle notizie.

- Il cantante Corbyn Besson visto in giro con una ragazza misteriosa...- dice la reporter

- Ma seriamente?!- dico allibita sentendo quelle parole

Cambio canale e finisco per guardare uno strano ma divertente reality show chiamato "The best person in the worst world", in cui i concorrenti devono dimostrare di essere le migliori persone facendo atti di gentilezza e superando prove. Una cosa da morire di risate, ma ecco una notifica dal cellulare
(Al= Alexander A= Addy)

Al- Ciao

A- Heyy

Al- È stato carino oggi

A- Sì, grazie ancora per la bevanda

Al- Nulla... sai dovremmo rifarlo

A- uhm... ok (?)

Al- Magari una cena

Ma vengo interrotta dall'odioso suono del mio campanello, apro e Corbyn è davanti a me

- Santo cielo Corbyn... cosa c'è?- gli chiedo meravigliata di trovarlo lì

- Questo- risponde iniziando a baciarmi.

Entriamo nell'appartamento e chiude la porta alle sue spalle. Indietreggio fino al divano dove lui mi afferra i polsi e mi bacia più forte. All'improvviso si ferma e senza che me ne accorga prende in mano il mio telefono. Era rimasto sulla chat con Alexander e sfortunatamente lui non smetteva di mandare messaggi

- CHI DIAVOLO È QUESTO?!- urla Corbyn

- Calmo! È un ragazzo che ho conosciuto oggi mentre sono andata a correre... è solo mio amico- gli rispondo

- Solo amico eh? Perchè ti invita a cena allora??- chiede sempre più irritato

- Non avevo nemmeno intenzione di accettare... ma perchè ti preoccupa tanto? Non sarai mica geloso?- gli rispondo buttando il telefono sul divano e stuzzicandolo un po'

- Io?! Mai nella vita!- mi dice

- Mhm... non ci credo- gli rispondo facendo correre la mia mano sul suo petto

- Vediamo se credi a questo- risponde afferrandomi e buttandomi sul divano baciandomi come non avrei mai pensato potesse fare....

(Alexander ⬇️)

(Alexander ⬇️)

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