Capitolo 19: Sea Warrior

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Mi sveglio l'indomani nel mio letto, ma di Corbyn nessuna traccia. Mi alzo e vado in cucina, anche lì non c'era; per ultimo controllo in salotto e nel bagno: sparito. Non ho ricordi della sera precedente, verosimilmente sarà andato a casa e io sarò collassata come una pera cotta. Le mie gambe sono indolenzite dalla corsa di ieri e nonostante abbia fatto stretching fanno male. Mentre cerco di ricordare i fatti avvenuti la sera prima, mi vesto per recarmi al lavoro: quel giorno ci avrebbero assegnato un nuovo lavoro, l'altro sarà portato a termine da un secondo gruppo. Scendo in strada e mi dirigo da Sam's, il sole alto picchia sulla mia testa e c'è molta afa. Entro nel locale e grazie al cielo c'è l'aria condizionata: ci vuole proprio!

- Good morning, cosa posso fare per te?- chiede il ragazzo al bancone

- Un caffè freddo e un toast per favore- rispondo

- In arrivo! Il caffè da bere qui o portare via?- chiede nuovamente il ragazzo porgendomi il toast

- Da portare via grazie!- dico afferrando la busta contenente la mia colazione

- Bene, sono 8.57$- mi dice digitando l'ordine

- Ecco a te, tieni pure il resto- dico dandogli una banconota da 10$

- Grazie, ed ecco il tuo caffè- mi risponde dandomi il bicchiere contenente la bevanda

Esco nuovamente nel caldo torrido di Los Angeles e sorseggiando il caffè ghiacciato, mi avvio verso la spiaggia. In giro di gente ce ne è ben poca, quel caldo ha chiuso tutti in casa con il condizionatore a palla.. ma un ricercatore non si ferma mai e quindi mi sono avventurata all'esterno. Il caldo non mi da fastidio, considerando certe temperature toccate nelle estati italiane, anche l'afa di Los Angeles non scherza però!
Il sole bollente sopra di me inizia a divenire insopportabile e in fretta cerco un po' d'ombra. Mi rifugio sotto alle grandi zone d'ombra create dagli enormi alberi piantati nel viale e finalmente intravedo la base. Christopher è lì fuori insieme ad altri 3 ricercatori, tra cui Christina.

- Eccoti Addy! Bene allora tu e Christina avete un nuovo incarico, rimettere in mare le tartarughe e proteggere la fauna marina- dice il mio capo

- Il che significa dovrete andare in mare... la barca è la "Sea warrior"- continua indicando una barca bianca attraccata al molo.

- Bene, allora noi andiamo!- dice Christina prendendo le sue cose

- Ti seguo!- rispondo

- Perfetto, troverete già il necessario sulla barca e sbrigatevi il capitano vi sta aspettando!- ci ricorda Christopher

Ci avviamo verso la Sea warrior di corsa, per sfuggire al sole cocente. Arriviamo alla barca sudate e stanche per la corsa, il capitano mette in moto l'imbarcazione e ci dirigiamo al largo.
Una volta in mare aperto il capitano della nave ci consegna dei documenti

- Ecco a voi ragazze- dice cordialmente

- Grazie, saranno i documenti per il prossimo lavoro- rispondo prendendo in mano i fogli

Erano tutte zone segnate su una mappa in cui ci dovevamo recare per studiare da vicino la flora e fauna marina. Troviamo il punto più vicino alla nostra posizione attuale e ci avviamo al luogo stabilito.
Mentre l'imbarcazione si muove agile sul mare calmo, noi ci prepariamo con le tute da sub. Ci saremmo immerse nelle acque per prelevare campioni e scattare foto. Circa venti minuti dopo siamo nel luogo esatto e munite di tute e bombole ci buttiamo in acqua. Il contatto con l'acqua gelida mi rinfresca completamente e tutto il calore emanato dal sole non aveva alcun effetto. Scendiamo sempre più in profondità e per un buona mezz'ora stiamo nelle profondità del mare, per poi dover risalire. Ci facciamo aiutare per togliere le varie attrezzature e risaliamo in barca, con campioni e foto. Ripetiamo questa operazione in diversi luoghi, ogni volta l'immersione toglieva dal mio corpo il calore del sole e mi sento rigenerata. Verso le tre del pomeriggio riattracchiamo al molo e, fiere del nostro lavoro, torniamo alla base per consegnare i referti al gruppo analisi. Siamo riuscite a controllare quasi ogni luogo segnato sulla mappa e ogni immersione era andata benissimo. Mi mancava il contatto ravvicinato con la natura e soprattutto con il mio amato mare. Usciamo dalla base e ognuna se ne torna a casa propria. Sulla via del ritorno mi fermo a fare un paio di compere in un supermercato, anche per trovare un minimo di freschezza. Una volta preso ciò che mi serve, torno più in fretta possibile al mio appartamento... dovevo togliere la salsedine dal mio corpo e mangiare qualcosa: è tutto il giorno che non tocco cose commestibili!

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