Capitolo 22: Silhouette sui tetti

63 6 0
                                    

Arriviamo in ospedale e i dottori mi fanno sdraiare su un lettino

- Che hai combinato?- chiede la dottoressa vedendo la mia mano

- Diciamo che ho rotto il naso a un ragazzo che ci stava provando... anche se aveva visto che ero con lui- rispondo indicando Corbyn

- Oh cielo! Vedo che ci sei andata giù pesante- dice ridendo la dottoressa

- Ops- le rispondo ironicamente mentre mettono ai raggi x la mano

- Beh almeno sappiamo che sai difenderti- continua lei

- Eh già- rispondo

- Bene allora, la mano è integra devi tenerla fasciata per un paio di giorni..- dice - Ti chiamo l'infermiera così ti può fasciare- continua

- Grazie dottoressa- rispondo

- Nulla, buona serata- mi dice allontanandosi

Arriva una ragazza a fasciare la mano e dopo circa 30 dal nostro arrivo in ospedale torniamo a casa mia. Mentre Corbyn ordina le pizze, mi cambio in una felpa e degli shorts. I capelli li raccolgo in un cipollotto e cerco di non usare troppo la mano.

- Ti fa male?- chiede indicando la mano

- Un pochino... ma riesco a sopportare- sussurro al suo orecchio

Poi mi siedo sul divano e Corbyn si siede vicino a me e mi stringe a se.

- Sei stata mitica prima- mi dice

- Beh, finalmente ho avuto l'occasione di dimostrare la mia forza e che non si scherza con me. Poi sinceramente era anche brutto lui- dico ridendo sottovoce

- Che ne dici se mangiamo sul tetto?- chiede Corbyn

- Come sul tetto? Non so nemmeno come ci si arriva!- rispondo guardandolo

- Ed è per questo che ho studiato la mappa del condominio... so esattamente come arrivarci- mi risponde

- Ma che- dico scoppiando a ridere - Allora ok! Cena sul tetto!-

Ed ecco che arrivano le pizze, paghiamo il fattorino e aspettiamo che se vada. Appena siamo sicuri di essere soli saliamo sul tetto con cuscini e coperte e le pizze e ci accomodiamo lì. La vista era molto bella: in lontananza il mare e lì vicino la luminosa Los Angeles.
Mangiamo le nostre pizze e Corbyn mi prende la mano scatta una foto e la posta su Instagram con la descrizione "Serata con la ragazza misteriosa... chi sarà mai?"
Dal mio telefono arriva una notifica da parte di Alexander "Hey, come va?" Non ho la minima intenzione di rispondere e spengo il telefono.

- Chi era?- chiede Corbyn addentando un pezzo di pizza

- Nessuno...- rispondo rubandogli la fetta dalle mani

- Heii! È mia quella- dice

- Non più- dico dando un morso

- Ah sì? Allora questo diventa mio- mi dice rubando il biscotto che avevo preso

- Noo! Ridameloooo- cerco di riprenderlo ma con scarsi risultati

- No no, te lo scordi!- mi dice ridendo

- Daiii Corbyyyn!!!! RIDAMMI IL BISCOTTO!- dico ridendo

- Nooo- continua lui mentre da un morso ed esso si frantuma

- Il mio biscottooooo! Questa me la paghi!- dico togliendo il cartone di pizza dalle mie gambe e buttandomi su di lui

- Tanto non mi prendi!- risponde scappando via

- Ah sì?!- così faccio uno scatto e lo raggiungo ma improvvisamente lui devia e torna indietro dritto verso di me

Capisco di non poter competere contro di lui e scappo. Ma la sua falcata è più grande della mia e dopo poco mi raggiunge e prende per i fianchi e mi solleva da terra.

- Ok ok hai vinto! Lasciami andare- dico cercando di liberarmi

- Mhh vediamo... no- continua lui

- Daiii- dico dimenandomi ancora

- Ok ti lascio- risponde appoggiandomi di nuovo a terra, prende il telefono e mette su della musica.

In cielo la luna illumina i nostri corpi e crea due silhouette che danzano sui tetti della città... le sue mani mi avvicinano al suo corpo e appoggio la testa sul suo petto e le braccia le avvolgo attorno al suo collo. Il suo profumo mi avvolge e inebria la mia vista, ma tanto non ho bisogno degli occhi per capire che lo amo come non ho mai amato nessuno.
In sottofondo la canzone dice "Sarò al tuo fianco quando è ora di combattere... tu mi hai insegnato che si cade per rinascere, che un uomo è forte quando impara ad essere fragile... portami con te...ti porterò con me!" e su queste note balliamo uniti uno all'altro. Sento che la sua presa diventa sempre più stretta e le sue braccia mi avvolgono completamente e mi fanno da scudo in questo mondo crudele.

- Ti amo Corbyn- dico sottovoce

- Ti amo anch'io Addy, non ti lascerò mai. Cammineremo insieme sempre e sappi che su di me puoi sempre contare! Sei la cosa migliore che mi sia mai successa e non mi immagino una vita senza di te- mi sussurra all'orecchio

I miei occhi si riempiono di lacrime di gioia e abbraccio Corbyn.
Una volta terminata la canzone raccogliamo le nostre cose e torniamo dentro. Era ormai mezzanotte e iniziava a fare freddo... metto i cuscini sul divano e buttiamo via i cartoni vuoti. Appoggio la testa sulla spalla di Corbyn e chiudo gli occhi, lui mi prende in braccio e mi porta a letto adagiandomi con cautela. Il sonno mi aveva colto e non mi reggevo più in piedi e lui lo aveva visto. Prima di uscire dalla stanza mi da un bacio sulla guancia e mi accarezza il viso.

- Buona notte Addy- sussurra uscendo dalla mia camera

- Corbyn...- dico con voce assonnata

- Dimmi - mi risponde

- Stai qui... non andare- continuo

- Va bene- risponde sdraiandosi affianco a me

Ed è così che ci addormentiamo, abbracciati.

Più di un semplice cantante Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora