1.Tempo perso

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Dicono sempre che siamo tutti diversi ma alla fine la mattina vedo sempre gente camminare nella stessa direzione, con le stesse facce da cazzo.

E la faccia più brutta che mai potessi vedere stamattina era proprio quella di questa testa di pera di mio fratello, che soprattutto come se già non bastasse, mi stava prendendo a cuscinate perché non avevo intenzione di alzarmi.

"Scott cazzo potresti anche evitare non credi" urlai mentre lo spostavo da davanti alla porta del bagno per poi entrarci subito dopo. 

Mi feci una doccia mentre pensavo solamente al mio amatissimo letto e al perché avevo un fratello così fastidioso.Uscita dalla doccia mi vestii velocemente con una tuta della squadra di Lacrosse che aveva lasciato Isaac la sera prima qui da noi, e no tra me ed Isaac non c'è niente...se il niente si chiama scopare occasionalmente, non mi piace è solamente che mi annoio da morire con Stiles e Scott tutti i giorni.

Salgo in macchina di Stiles insieme a Scott, e quest'ultimo ancora non ha finito di masticare nemmanco il pancake che inizia a parlare, beccandosi un pugno sul braccio dalla sottoscritta.

"Scott madonna stamattina mi stai facendo salire il crimine...ciao pelato scusa il ritardo" sorrisi e posai un bacio sulla guancia di Stiles, e quest'ultimo sorride avviando la macchina per andare a scuola.

Dopo pochi minuti di viaggio iniziamo a parlare del giorno prima, quando siamo andati nel bosco per trovare la metà del corpo di quella ragazza. Mannaggia a me che sono andata con loro, mi viene da vomitare solo a pensare che mentre scappavamo abbiamo visto il corpo, anzi quello che era rimasto, della ragazza.

"Guardate che era veramente disintegrato da un animale, cazzo siete cechi completamente compratevi degli occhiali!" imprecai verso i ragazzi che continuavano a dire che era solamente una ragazza tagliata a metà da una motosega.

"Smettila Aly non stiamo in un telefilm cioè non può essere un lupo mannaro o altro, svegliati! Domani probabilmente mi dirai che è stato Damon Salvatore!" mi urlò Scott scendendo dalla macchina e tirandomi per un braccio.

Non ero una a cui piaceva andare a scuola, ma ovviamente avevo un fortuitissimo gemello che mi obbligava ad andarci. Stiles si affiancò a me prendendomi per il bacino stringendomi un poco a lui in modo scherzoso.

"Si sentiva la tua mancanza tartarughina!" si era sempre azzardato a chiamarmi così, ormai sono sedici anni che usava questo nomignolo così fastidioso.

"Stiles tra te e Scott non so chi è più insopportabile" dissi spingendolo via dal mio spazio vitale avvicinandomi al mio armadietto.Raccolsi dal mio armadietto dei vestiti e i trucchi e mi diressi nello spogliatoio.  A mia madre non piaceva molto come mi vestivo, e so benissimo che è la donna più buona del mondo, ma da quando è tornato papà è cambiata radicalmente facendo vedere a tutti in casa che comanda lei.Infilo le calze a rete e i pantaloncini, poi metto una maglietta azzurra lunga e a maniche lunghe e passo al trucco. metto la matita e il mascara ed esco dallo spogliatoio.Poso le mie cose nell'armadietto e prendo l'iPod e le cuffie e le metto. Esco dalla scuola e mi piazzo tra gli scuolabus aspettando Isaac guardando ripetutamente l'orologio. Alla fine si presenta, con 20 minuti di ritardo, si atteggia nella sua giacca di pelle facendo muovere i suoi capelli dalle sue dita affusolate. Mi avvicino a lui e lo spintono.

"Dove cazzo eri Lahey! È un'ora che ti sto aspettando in pratica, e sto perdendo anche le lezioni" lui sorride e mi posa le labbra sulla fronte.

"Scusa McCall avevo da sbrigare delle cose, mi farò perdonare...all'uscita ti riporto a casa, ok?"

Annuisco e mi dirigo verso la mia classe, sempre con le cuffie nelle orecchie. Mi ricordo che ho biologia e quindi pongo le cuffie e l'iPod nello zaino ed entro, lo sguardo di tutti è puntato su di me. La professoressa fa per parlare ma la precedo:

𝐒𝐂𝐎𝐓𝐓 𝐃𝐎𝐄𝐒𝐄𝐍'𝐓 𝐊𝐍𝐎𝐖, Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora