10.Non sei tu

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"I can't help but repeat myself
I know it's not your fault
Still lately, I begin to shake
For no reason at all"

(IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE SPINTE VI LASCIO UN SEGNO QUANDO INIZIANO E FINISCONO COSì POTETE BENISSIMO SALTARLE)

Vestito nero, calze bucate, stivaletti e trucco sbavato con le dita.

Porto i miei passi sulle scale e il mio guardo spento su mio fratello, era sullo stipite della porta e mi fissava provando a sforzare un sorriso.

"Scusa per prima, ti voglio bene..." sussurrai fondandomi nelle sue braccia, lui mi strinse a se accarezzandomi i capelli.

"Hai solamente paura, ti perdono" rise e io mi staccai da lui, ridendo, e girai la maniglia della porta. Mi ritrovai il volto di Stiles a due centimetri, aveva una maglietta bianca e dei jeans e anche una bellissima vastità di occhiaie.

"Mi hai spaventata!" lo spinsi leggermente ridendo per poi lasciargli un bacio sulla guancia, e per un secondo mi dimenticai di tutto quello che stava succedendo e non ero spaventata di tutto quello che poteva succedere.

"Sei tornata buona, nanetta" sorrise e mi prese a sacco di patate trascinandomi in macchina e nel mentre mio fratello ci seguiva e se la rideva.

Stiles mi posò sul sedile del passeggero e mio fratello decise di prendere la moto, quindi, salì su essa e ci fece un cenno di saluto e partì diretto verso casa Martin.

"Sei bellissima cazzo." mi sussurrò il castano iniziando a baciarmi il collo, gli infilai le dita nei capelli tirandoli leggermente e lui sorrise sul mio collo.

Si staccò e azionò la macchina, partendo anche lui verso casa della biondo fragola.

Io tirai fuori dalla mia borsa una bottiglia di sambuca e la portai alle labbra iniziando a mandare giù grandi sorsi, la gola iniziava a bruciare e gli atri si alleggerivano lentamente. L'alcol sui lupi mannari funzionava solamente per pochi secondi, poi svaniva e tornava tutto normale: ma avevo progettato una serata attaccata alla bottiglia, l'effetto non sarebbe mai svanito se bevevo tutto il tempo.

"Arrivati." sbottò infastidito Stiles scendendo dalla macchina, io feci lo stesso e lo raggiunsi davanti alla porta.

"Qual è il tuo cazzo di problema ora? Bipolare del cazzo" lo spinsi e mi feci posto nella festa entrando nella folla di gente, continuando a bere.

Le feste di Lydia erano sempre le migliori, piene di gente e di divertimento. C'era tantissimo alcool e girava anche della droga, di tutti i tipi.

"McCall!" Malia urlò per sovrastare la musica e venne ad abbracciarmi

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"McCall!" Malia urlò per sovrastare la musica e venne ad abbracciarmi.

"Tate!" sorrisi e la strinsi a me ed iniziammo a ballare insieme.

"C'è Stiles che si sta mangiando le mani perché tutti non fanno altro che guardarti!" rise lei bevendo dal mio bicchiere e io risi a mia volta.

"Facciamolo ingelosire ancora di più." sussurrai io e poi iniziai a ballare in modo seducente sulla ragazza, le sfiorai le labbra con un pollice e lei mi portò le mani sui fianchi ballando anche lei seguendo i miei movimenti.

𝐒𝐂𝐎𝐓𝐓 𝐃𝐎𝐄𝐒𝐄𝐍'𝐓 𝐊𝐍𝐎𝐖, Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora