17.Vacanze al lago

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"Sometimes it feels like I've got a war in my mind
I want to get off, but I keep riding the ride
I never really noticed that I had to decide
To play someone's game, or live my own life"


Il tempo dal ballo era passato velocemente, ormai l'estate era alle porte e come al solito la nostra combriccola sarebbe andata alla casa estiva Stilinski che si trovava vicino all'Honey Lake. Ovviamente andavamo lì in tardo agosto, per festeggiare il mio compleanno e quello del mio gemello.

Quel ventidue agosto era una giornata calda, e il sole, stranamente, batteva su Beacon Hills. Era oramai tutto organizzato per la partenza, misimo dei soldi tutti insieme per procedere agli acquisti necessari e comprammo da bere e da mangiare per sopravvivere per i prossimi quattro giorni.

Stiles dopo avermi chiamato mille volte per avere tutto organizzato mi venne a prendere, ovviamente Scott venne con noi, invece gli altri vennero con un'altra macchina poiché non avevamo sicurezza che la Jeep di Stiles avrebbe tirato duro fino al lago.

Ricontrollammo cento volte che ci fosse tutto in macchina, che fosse tutto organizzato per stare tranquilli, e poi Stiles mise il piede sull'acceleratore e io sorrisi.

"Il viaggio è iniziato!" esclamò lui e io sorrisi.

Dopo poco Scott era collassato nei posti dietro e sbavava sul cuscino che si era portato da casa, io avevo la testa sul finestrino ed ammiravo le piccole cittadine in lontananza che si vedevano dal panorama, Stiles era concentrato sulla guida mentre canticchiava la canzone estiva di quel momento che passava in radio.

"Quindi come dormiremo nella baita? Diciamo che siamo tantini per i posti che abbiamo a disposizione" chiesi io al mio ragazzo che era un po' perso nei suoi pensieri.

"Penso che io e te come prima cosa dormiremo insieme -fece una pausa e mi fece l'occhiolino, al che risi- poi Allison e Scott, Malia e Liam si incolleranno Theo e basta, Lydia non è potuta venire quindi ci basteranno i posti" finì lui sorridendomi e portandomi una mano sulla coscia.

"Manca pochissimo! Ho riconosciuto il cartello stradale hai visto!" esultai io, poiché anche quando da bambini venivamo qui con i nostri genitori io ero sempre impaziente di arrivare e non riconoscevo mai dov'eravamo e lui mi prendeva sempre, ma proprio sempre, in giro.

"Allora sei una bambina grande!" disse sarcastico lui e io lo guardai corrucciando la fronte.

Lui viveva di sarcasmo, non ne poteva fare a meno.

Osservai attentamente tutti i suoi lineamenti che erano baciati perfettamente dal sole, aveva i nei sparsi sul viso che contornavano perfettamente i suoi tratti somatici. Socchiuse leggermente le labbra, che sembravano due batuffoli rosa, e si girò verso di me:

"Hai finito di guardarmi, mi metti in imbarazzo" alzò le sopracciglia lui e io arrossi girandomi verso il finestrino rimanendo in silenzio.

Entrò nel vialetto di casa e nell'entrare prese un dosso, che fece sbattere la testa a Scott, che si svegliò ringhiando.

"Stiles!" gridò lui mentre si dimenava, Stiles parcheggio la macchina davanti alla casa e scese velocemente, venne dalla mia parte ed aprì la portiera dandomi la mano per aiutarmi a scendere.

"Addirittura?" disse una voce dietro di lui e poi spuntò una chioma biondastra da dietro la sua spalla.

"Oh stai zitta Malia" sbottò Liam venendo verso di noi, io presi la mano di Stiles e scesi dalla macchina, mi seguì successivamente mio fratello.

Arrivò Allison con la sua macchina e tirò fuori da essa uno scatolone enorme, poi si girò verso di noi.

"Una mano gentilmente?" fece un sorriso tirato e Scott la raggiunse aiutandola.

"Ma che cosa avete portato?" chiesi alzando un sopracciglio.

"Mutati e non chiedere" disse Stiles sorridendo e poi dirigendosi verso la porta e aprendola.

"Mi casa es vostra casa!" ridacchiò lui facendoci accomodare.

Entrai e mi inebriai le narici da quel profumo di vaniglia che ha sempre emanato la casa, passai il polpastrello sulla striscia delle scale salendo nelle camere, entrai nella camera matrimoniale di Stiles, come al solito aveva tutte le nostre foto appese in una parete accompagnate da i poster di Lacrosse. Da sotto il letto spuntava una scatola, e come l'impicciona che sono, la presi e la aprii. Ci trovai delle lettere con una 'A' incisa sopra e aggrottai la fronte, poi trovai una foto di me e lui da bambini dove eravamo sul molo del lago sdraiati che ridevamo. Mi venne istintivo sorridere e presi una lettera che si trovava sotto questa foto, sopra c'era scritto con precisione 'Ad Alycia...' , feci per aprirla ma qualcuno entrò nella stanza, beccandomi con le mani nel sacco...


SPAZIO AUTRICE!!!

SCUSATE IL CAPITOLO CORTO! Volevo dividere questa scena in due poiché non sembrasse troppo ammassata. 

Come sono andati i pranzi di pasqua? 

Mi era mancato scrivere questi giorni ma alla fine appena mi mettevo avevo sempre qualcuno che mi ronzava intorno qui eccomi qui a scrivere tutte le idee insieme!

Vi auguro una buona giornata e ancora grazie per le visualizzazioni, se volete potete lasciare una stellina e un commentino con qualsiasi cosa, un consiglio un parere una critica etc, e niente alla prossima!

xoxo xmmaryqx <3

𝐒𝐂𝐎𝐓𝐓 𝐃𝐎𝐄𝐒𝐄𝐍'𝐓 𝐊𝐍𝐎𝐖, Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora