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"Chiede di te" mi dice Cameron uscendo dalla sua stanza.
Non riesco ad entrare, non posso vederlo così, non posso.
"Non credo di farcela" dico mentre guardo la porta della camera.
"Sta male Amber, non può camminare, fai almeno questo" dice Kevin alzandosi.
È passata un'ora, sono entrati quasi tutti, tranne Hardin.
Sono andati via quasi tutti, siamo rimasti io, Kevin, Hardin ed il suo gruppo.
Faccio un bel respiro e dopo aver guardo Hardin, entro.
"Amber finalmente" dice Liam sorridendo.
È steso sul letto, è legato a vari fili, ma non capisco niente.
Ha il viso stanco, triste, ma continua a guardarmi con il sorriso.
"C-come stai?" Domando avvicinandomi a lui.
"Potrei stare meglio se la mia ragazza venisse a salutarmi" scherza, come fa a scherzare?!
Senza pensarci due volte vado da lui ed appoggio le mie labbra sulle sue, Liam mi avvicina di più a lui mettendo una mano sulla mia testa.
"Liam, perché non ti sei fermato al semaforo?" Domando, ho paura della risposta, ho paura che la colpa sia stata veramente mia.
"Io...stavo guardando un messaggio di mia madre, sembrava molto importante" dice dopo un po', ma non ci faccio caso, la colpa non è stata mia, non è stata del mio messaggio.
"Ah ecco, di cosa volevi parlarmi?" Mi domanda cercando di mettersi dritto sul letto, ma non ci riesce.
Mi fa male vederlo così.
"Della gita, ma ora non conta più" invento.
"Sono così fortunato ad averti Amber" mi dice per poi sdraiarsi sul lettino.
Non sei fortunato Liam, sono io il problema, come Hardin è il mio...

È venerdì mattina...
Sono passati 3 giorni da quando Liam è in ospedale, non ci sono miglioramenti, sto facendo scuola-ospedale, infatti dopo le lezioni andrò da lui.
Sono seduta in classe da sola, sono arrivata per prima questa mattina.
Si sta così bene, mi piace questo seleziono, è così rilassante.
"Amber, dobbiamo parlare adesso" mi chiama Hardin.
"Sono le 7:30 di mattina, cosa ci fai qui?!" Domando esasperata.
Ah sì, è da 3 giorni che lo ignoro, so che sto sbagliando, ma non ci riesco a parlare con lui.
"Marzia mi ha detto che stai arrivando sempre presto ultimamente, quindi ho solo fatto i conti" mi spiega.
Marzia, la nostra bidella, è una chiacchierona, ma è una cosa donna troppo simpatica.
"Hardin di cosa vuoi parlare?" Domando alzandomi dalla sedia.
"È finita? Di nuovo?" Mi chiede avvicinandosi.
"Hardin non è..." ma mi interrompe.
"No Amber, è il momento, devo saperlo" dice prendendomi dalla vita e stringendomi a lui.
"Hardin, sei il mio problema" dico appoggiando la mia testa sul suo petto.
"Tu sei il mio Amber, mi dispiace per Liam, capisco tutto, ma non voglio rinunciare a te" dice, mentre mi accarezza i capelli.
"Non farlo, non farlo mai, se dovessi rinunciare, non farmelo fare" dico staccandomi da lui.
"Ti amo troppo per lasciarti andare" dice lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.

"A che ora ti passo a prendere?" Mi domanda Hardin una volta arrivati davanti all'enorme struttura.
"Per le 18" dico levandomi la cintura.
"Ma...va bene amore" dice, dopo averlo saluto, scendo dalla macchina e mi dirigo dentro.
Ho portato il pranzo a Liam, pranzo con lui, il cibo dell'ospedale fa davvero schifo.
Oggi, essendo che ci stava Hardin, ho preso il pranzo da Mcdonald's.
"Sbaglio o sento odore di Mc?!" Domanda Liam appena entro nella sia stanza.
"Ottimo olfatto signore" scherzo appoggiando il cibo su un piccolo tavolo.
"Non mi saluti?!" Chiede facendo il ruffiano.
"Un momento, dammi il tempo di fare tutto" dico mentre mi levo la giacca.
"Seh tempo" sussurra, come se non avessi sentito poi.
"Cosa hai detto?" Domando avvicinandomi a lui.
"Niente, sto aspettando" cambia discorso.
Mi nasconde qualcosa, ma non so cosa.
"Sei il solito" dico dandogli un bacio a stampo.
"Ora va molto meglio, mangiamo?" Domanda.
Mentre preparo le cose chiedo:" novità? Il dottore ha detto qualcosa?"
"Le solite cose, niente novità, ma nemmeno brutte notizie" cerca di sdrammatizzare.
"Hai chiamato i tuoi?" Domando porgendogli il panino.
"Ancora con questo discorso!? Non è niente di grave" ecco qua, dice solo stronzate.
"Liam cazzo, non puoi camminate, ti sembra una cosa di poco conto!?" Quasi urlo.
"Amber abbiamo già parlato di questo, basta per favore" vuole parlare di altro.
"Come vuoi" decido di accontentarlo, ma so che mi nasconde qualcosa, devo scoprire cosa.

Hardin, sei il mio problema.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora