Hardin, sei il mio problema.

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"Ma non hai finito lo spazio?" Domanda Cristal al suo ragazzo.
Siamo al Mcdonald's, e Kevin, come ogni volta che si va al Mc, mangia come un porco.
"Il suo stomaco è infinito" dico mangiandomi una patatina.
"Un po' come te" dice il mio ragazzo mettendomi un braccio intorno alle spalle.
"Stai dicendo che sono chiatta?" Domando facendo la finta offesa.
"Non oserei mai" dice toccandomi con la punta del naso con l'indice.
Ad un certo punto vedo il mio migliore amico guardare dietro di noi, con una faccia sorpresa, sembra un pesce ora che osservo meglio.
"Vi volete girare e vedere cazzo, invece di guardarmi" dice Kevin quasi strozzandosi con il panino.
Faccio come mi ha detto e no, non ci credo.
Cody con Natalie, Vanessa, Anthony e Jack.
"Ma che razza di scherzo è questo?!" Dico alzandomi dal tavolo, ma Hardin mi prende una mano e mi fa sedere di nuovo, senza lasciarla.
"Lasciami andare" dico girandomi verso il mio ragazzo.
"Vuoi fare una sceneggiata in un luogo pubblico?!" Mi domanda.
"Non sarebbe la prima" rispondo non pensando alle conseguenze, ma solo quando mi lascia la mano, capisco cosa ho fatto.
"Hardin veramente mi dispiace, lo sai che ormai è passato, sono solo in..." ma mi interrompe.
"Amber non ti preoccupare, fa niente" dice sorridendomi, ma so bene che è un sorriso falso.
Sono una grande cogliona.

Almeno lo sai.
Non iniziate anche tu ora
Devi sempre rovinare tutto
Hai ragione...

Dopo aver salutato Cris e Kevin, ci dirigiamo alla macchina, nessuno dei due parla, e so di averlo ferito.
Sono le 22 di sera, non vorrà portarmi già a casa vero?

"Dove andiamo?" Domando per aprire una conversazione.
"Ti riporto a casa" dice camminando con le mani in tasca.
"Ma sono solo le 22" ribatto.
"I tuoi no..." ma lo interrompo io questa volta.
"Ti ricordo che sono maggiorenne" dico fermandomi.
Ah giusto, ho dimenticato di dirvi un'altra cosa, ormai nel gruppo siamo diventati tutti maggiorenni, stranamente quasi nessuno ha voluto festeggiare, ma abbiamo deciso di fare un viaggio, infatti a giugno quando la scuola è finita, siamo partiti per due settimana in Grecia, inutile dire che ci siamo divertiti come pazzi, e nessuno si è pentito di aver scelto il viaggio piuttosto che la festa, ormai l'unica che dovrà fare 18 anni è Cristal, in quanto lei è del quarto anno, se non mi sbaglio è in classe con Vanessa.
"Semplicemente voglio andare a casa" dice fermandosi anche lui.
Prendo un bel respiro e mi avvicino a lui.
"Amore mi dispiace se ci sei rimasto male, ero incazzata per Cody, lo sai che non volevo ricordare quei momenti, siamo cambiati, siamo cresciuti, e io ti amo più di qualunque altra cosa al mondo, non voglio litigare con te" dico guardando l'asfalto.
"Vieni qui scema" dice per poi stringermi in un abbraccio, il quale ricambio senza pensarci due volte.
Con lui mi sento a casa, mi sento protetta, lui è il mio Hardin.
"Cosa vuoi fare?" Mi domanda sciogliendo l'abbraccio, ma prendendomi la mano.
"Ora non vuoi più tornare a casa?" Domando ridacchiando.
"Muoviti dai" dice alzando gli occhi al cielo.
"Dove andiamo?" Domando
"Dormi da me" mi spiega.
"Va bene" dico solamente.

Ah sì, un'altra cosa, ormai capita spesso che io e Hardin dormiamo insieme, o lui viene a casa mia o vado io da lui, infatti a casa mia ci sono alcune sue cose e a casa sua lo stesso con la mia roba, tipo lo spazzolino, alcune cambiate ecc...

"I miei ancora non ci sono" mi informa.
"Nemmeno Kevin" dico non vedendo la sua macchina, mentre scendo da quella di Hardin.
"Dai entriamo, sta iniziando a tirare vento" dice il mio ragazzo chiudendo la macchina, per poi avviarci dentro casa.
"Cosa vo..." ma mi interrompe appoggiando le sue labbra sulle mie, dando vita ad un bacio passionale, dove le nostre lingue ballano.
Metto le braccia dietro al suo collo e avvicino il mio bacino al suo, facendo scontrare le nostre parti intime.
"Amber cosa sei..." dice staccandosi e lasciandomi una carezza sul viso.
"Ti amo Hardin" dico mentre lo guardo con un sorriso enorme sul viso.
"Sapessi io" dice per poi riunire le nostre labbra, ed è inutile dire/spiegare il resto, ormai è scontato dirlo.