Niall stava quasi per addormentarsi.
La consistenza soffice dei cuscini sotto la sua testa e il calore che lo circondava lo stava lentamente cullando verso il sonno e la voce di suo padre che continuava a raccontargli cose che a lui, francamente, interessavano davvero poco, beh, non aiutava certo a tenerlo sveglio.
"...e poi c'è questa ragazza, Lyanne o qualcosa del genere, che ha davvero tanto talento, te lo assicuro!" esclama Boddy con troppa enfasi e Niall si lasci sfuggire un mormorio che suona più infastidito che interessato.
"Davvero Niall, ha del talento, dovresti vedere qualche suo lavoro e magari-" insiste ancora suo padre ma, "Papà! Quante volte ti ho detto che non devi farmi da agenzia matrimoniale?!" lo anticipa Niall, cercando di nascondere il fastidio.
Ascoltò suo padre lamentarsi, un po' scocciato e risentito quasi, esasperato da quel suo modo di fare da dottor Stranamore che lo mandava davvero in bestia.
Non aveva bisogno di quello, non in quel momento.
"Dico solo che ci sono ragazze davvero in gamba tra le vostre fan e ora che siete ufficialmente in pausa..."
"Papà, eravamo sul palco di XFactor un mese fa!" si lagna sprofondando ancora di più nel divano e abbandonando il cellulare sul proprio petto quando il padre comincia la solita interminabile filippica su come essere così famosi avesse anche le sue responsabilità.
Rivolse gli occhi al cielo e mima qualche maledizione, suo padre aveva sempre il dono di fargli saltare i nervi con meno di dodici parole, questa cosa non sarebbe cambiata mai, vero?
L'idea di fingere un malore e chiudere la chiamata serpeggiava nella mente di Niall dopo svariati minuti in balia dei blablabla di Bobby, stava quasi per mettere in moto il suo piano e simulare un soffocamento quando il bipbip di un avviso di chiamata lo distrae dai suoi intenti.
Giusto il tempo di allontanare il telefono dall'orecchio che si ritrova davanti la faccia di Harry che addenta un cupcake, segno che l'amico lo stava chiamando proprio in quel istante, quindi "Eem, si, certo papà ma ora devo chiudere, si, scusa ma mi sta chiamando...mi sta chiamando il managment e, sai...CIAO!!"
Non ascolta nemmeno le proteste di suo padre, chiudendogli la chiamata con malagrazia in piena faccia, proprio un momento prima di rispondere alla chiamata di Harry.
"HARRY!! Ti ho mai detto quanto profondamente io ami il tuo tempismo?" chiede adorante ed in risposta ottenne una breve pausa e poi uno dei suoi soliti 'eeehm' che facevano sempre molto Harry.
"Mio padre mi stava tartassando come al solito." spiega velocemente, risistemandosi più composto sui cuscini soffici del divano.
La risata di Harry è roca dall'altro capo del telefono, un po' troppo metallica e lontana per i suoi gusti, seguita da un "Ah, capisco, era il discorsetto 'Essere star è come essere Spiderman, da grandi poteri derivano blablabla'?".
"Qualcosa del genere, si..." ride il biondo all'imitazione quasi perfetta del tono di suo padre "Di cosa avevi bisogno, comunque?" gli chiede cercando di ignorare il senso di nostalgia che sente crescere nel petto.
Infondo Harry gli mancava più di quanto avrebbe mai voluto ammettere.
"Quanto ci mette il tuo bollitore a riscaldare l'acqua per il tea?" gli chiede allora Harry con voce vaga e Niall inarca un sopracciglio e lancia uno sguardo distratto alla cucina.
"Boh, non lo so, qualche minuto, perchè?" risponde incuriosito.
C'è un momento di silenzio e a Niall pare di riconoscere un ticchettio cadenzato, come quello che fanno le frecce delle auto, quando vengono inserite per svoltare.
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I would do anything for your blue eyes - Nouis
FanfictionZayn se ne è andato e i ragazzi, che lo consideravano un fratello, ora devono fare i conti con un vuoto nel cuore che difficilmente riusciranno a colmare. Louis cerca soltanto di essere di supporto agli amici, confortandoli come meglio può, cercando...