Louis faticava a prendere sonno e questo era insolito.
Non gli era mai successo di soffrire d'insonnia in quegli anni, forse perché le sue giornate erano talmente piene di impegni che quando finalmente la sua faccia toccava la superficie morbida di un cuscino i suoi occhi si chiudevano all'istante.
Però quella sera proprio non riusciva ad assopirsi, aveva troppe cose per la testa, domande senza risposta e troppa rabbia nelle vene per poter dormire tranquillo, quindi fissare il soffitto bianco della sua stanza d'hotel gli era sembrata la cosa migliore da fare.
Sentiva la stanchezza addosso ma le parole di Zayn gli rimbalzavano ancora in testa in una eco continua.
-Non posso più farlo...non posso più stare qui.- aveva detto Malik e semplicemente aveva fatto i bagagli e se ne era andato.
E Louis, nonostante la rabbia e la delusione, aveva sentito subito un pezzo di se stesso sparire dietro la porta da cui era uscito il suo amico, e faceva male, decisamente male.
Harry per poco non si era rotto una mano per la forza con la quale aveva preso a pugni il muro, e Liam, Louis lo aveva visto, si era portato istintivamente la mano sinistra al suo tatuaggio, accarezzando quella freccia che aveva infine cambiato direzione.
Non è che non se lo aspettasse, insomma erano mesi che il moro era distratto e insofferente per la maggior parte del tempo, però quando lo aveva visto firmare per uscire dal gruppo, scusarsi con la voce bassa e tremolante e poi andarsene si era reso conto di non essere pronto a tutto quello.
Si sollevò a sedere con un sospiro per poi alzarsi e uscire sul balcone, con la speranza che una sigaretta avrebbe potuto sciogliergli i nervi tesi.
L'aria fuori era frizzante ma Louis non si preoccupò di coprirsi e si limitò ad appoggiarsi al parapetto per guardare le luci della città sotto di lui, aspirando a pieni polmoni il fumo della sigaretta e risoffiandolo via con calma.
Stava per rientrare quando un suono di corde pizzicate lievemente attirò la sua attenzione, facendolo voltare a sinistra, verso la fonte di quel rumore.
Rimase per un secondo senza parlare mentre i suoi occhi chiari cadevano sulla pelle chiara delle braccia di Niall che se ne stava seduto scomposto sul pavimento del balcone accanto al suo ed imbracciava distrattamente la sua chitarra, una matita tra le labbra e dei fogli sparsi davanti a lui.
Era talmente assorto che non si era minimamente accorto di Louis, troppo preso dal comporre una nuova canzone forse.
"Non riesci a dormire Blondie?" chiese piano il castano, appoggiandosi al lato del parapetto accanto a quello di Niall, e sorrise dolcemente vedendolo sobbalzare e sollevare gli occhioni cobalto su di lui.
"Lou, non ti avevo nemmeno visto uscire..." biascicò vagamente a disagio "Sono uscito un attimo dopo cena, è tutto il giorno che ho una melodia in testa ma non riesco proprio a...ma che ore sono?"
"Quasi le quattro del mattino, vuoi dire che sei stato qui fuori tutto questo tempo?" Louis sbigottito e Niall si limitò a strabuzzare gli occhi.
"Temo proprio di si..." disse poi con un alzata di spalle e Louis non sapeva se ridere per l'assurdità della situazione o riprenderlo perché con addosso quella misera canottiera bianca corre seriamente il rischio di ammalarsi.
"Credo di non avere sonno, e nemmeno tu mi pare di capire" Niall lo anticipò appoggiando la chitarra accanto a lui sul pavimento e lasciandosi ricadere con la schiena appoggiata al vetro spesso della finestra.
"No, proprio non riesco a dormire" sbuffò il maggiore, accendendosi un'altra sigaretta "sono stato un po' con Liam dopo cena, è distrutto, e Harry..." aspirò profondamente mentre una fitta gli attraversava la testa, ci mancava solo l'emicrania ora e poi era a cavallo.
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I would do anything for your blue eyes - Nouis
FanfictionZayn se ne è andato e i ragazzi, che lo consideravano un fratello, ora devono fare i conti con un vuoto nel cuore che difficilmente riusciranno a colmare. Louis cerca soltanto di essere di supporto agli amici, confortandoli come meglio può, cercando...