In verità Niall non aveva propriamente risposto alla domanda che Louis gli aveva posto.
Non che la domanda di Louis fosse una vera domanda, comunque.
Quando nelle orecchie di Niall aveva smesso di rombare il battito del proprio cuore le parole di Louis erano suonate più come una supplica o come un invito.
Era ancora appoggiato con la schiena contro lo stipite della porta, con le mani tiepide di Louis a contatto con la pelle dei suoi fianchi, sotto la sua maglietta, e guardarlo dritto in quegli occhi azzurro cielo a Niall non era mai sembrato così complicato.
Louis, da parte sua, faticava a mantenere la calma e le mani al loro posto; si era separato dalla bocca di Niall solo per bisogno d'ossigeno e non si era nemmeno reso conto di essersi esposto così tanto, convinto che il pensiero che gli ronzava in testa da quel pomeriggio sarebbe rimasto tale.
Quindi quando Niall lo aveva guardato negli occhi con quelle iridi di cobalto cangiante, le palpebre lievemente abbassate, ed aveva scosso timidamente la testa in segno affermativo, Louis sente una stretta all'altezza dello stomaco e le mani fremere.
Non sente le farfalle Louis, no, somigliano più a dei rinoceronti al galoppo, decisamente.
"Ragazzi, insomma!!"
Liam li richiamò per l'ennesima volta ed entrambi si riscuotono da quel torpore generale che ha intirizzito il corpo di entrambi, avvolti da un torpore familiare ed accogliente.
Louis si staccò piano dal corpo di Niall, allontanando piano le mani dal corpo del biondino e facendo un mezzo passo all'indietro, senza mai smettere di fissare i suoi occhi azzurri.
"A-andiamo, vieni" Lo invitò afferrandogli una mano saldamente e stringendola nella propria "Scendiamo o Liam si mangerà davvero anche la tua parte."
Niall si limitò ad annuire.
Quando misero piede in cucina le loro mani erano ancora strette insieme, cosa che non passò inosservata a Liam che optò comunque per ignorare la cosa con un sorriso.
"Ci avete messo una vita!" disse il bel Payne, alzano gli occhi al cielo e fingendosi scocciato.
Louis lo ignorò con un'alzata di spalle "Sembri mia madre Lee!"
"Se io fossi tua madre Tomlinson, sapresti tenere in ordine la tua stanza, questo è poco ma sicuro!"
Liam incrociò le braccia al petto con fare canzonatorio e Louis lo fulminò con un sguardo avvicinandosi alla penisola sulla quale il castano aveva apparecchiato per tre.
"Se tu fossi mia madre io non farei così bello, però" affermò il maggiore facendo schioccare la lingua contro il palato, sorridendo malevolo all'indirizzo di Liam.
Payne stava per ribattere, Louis era sempre la solita sassy queen che gli avvelenava il sangue, ma la risata genuina di Niall riempì la cucina, alleggerendo immediatamente gli animi dei due litiganti.
Il biondino se ne stava dietro a Louis, la testa china e le spalle scosse dalle risate, con la mano libera a coprirsi la bocca per smorzare lo sghignazzamento.
"No, no, vi prego, continuate pure!" Li invitò Niall quando si rese conto delle due paia di occhi che lo stavano fissando.
"Non ridere Niall o avrò bisogno di aggiungere un posto a tavola per l'ego di Louis!"
Niall per poco non soffocò nelle risate e, anche se si beccò un pugno nemmeno troppo mal assestato da Louis, Liam si sciolse in un sorriso.
La risata di Niall era quella di sempre, quella che rimbombava nel tourbus o nei corridoi degli hotel prima che Zayn mollasse tutto, e a Liam si scaldò il cuore.
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I would do anything for your blue eyes - Nouis
FanfictionZayn se ne è andato e i ragazzi, che lo consideravano un fratello, ora devono fare i conti con un vuoto nel cuore che difficilmente riusciranno a colmare. Louis cerca soltanto di essere di supporto agli amici, confortandoli come meglio può, cercando...