Capitolo 17

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La sua percezione del mondo intorno a lui era solo un insieme di sensazioni estremamente piacevoli, calore e qualcosa che gli impediva di svegliarsi completamente, e Louis si sentiva così stanco e allo stesso tempo così stramaledettamente bene che sarebbe voluto rimanere fermo in quel momento fino alla fine dei suoi giorni.

Poi una scarica di piacere gli serpeggiò sulla pelle, increspandola e obbligandolo ad inarcarsi in quel bozzolo di calore che avvolgeva il suo corpo e la sua mente, e Louis si costrinse ad aprire piano i suoi occhi azzurri, incontrando immediatamente il soffitto buio della stanza.

Mugugnò qualcosa di indistinto sfregando le gambe tra loro, voltando la testa verso sinistra e lasciandosi sfuggire un altro ansimo quando le sue percezioni si svegliarono del tutto.

E allora le aveva sentite distintamente, le mani di Niall che lo toccavano e lo accarezzavano, il suo calore contro il fianco e il petto e le sue labbra roventi contro la sua clavicola mentre si sporgeva su di lui per tracciare le linee del suo tatuaggio con la punta della lingua.

"Niall" sollevò il braccio con il quale aveva circondato le spalle del biondino fino a poco prima per incastrarla tra i suoi capelli, cercando di mettere a fuoco quello che gli appariva appena rischiarato dalle luci che entravano dalla finestra, "Niall, è notte fonda, ti prego..." provò a dissuaderlo da qualunque fosse stato il suo intento.

Niall non diede nemmeno l'impressione di averlo sentito, continuando a ricoprire il suo collo e la sua spalla di baci umidi e beando Louis con la consistenza leggermente ruvida delle sue dita sul suo bassoventre ormai quasi sveglio.

Louis lasciò scivolare la mano verso il basso, districando le dita dai ciuffi chiari di Niall per stringere la presa sul retro del suo collo quando "Non posso farne a meno" gli soffiò il compagno contro l'orecchio, prima di baciarlo e mordicchiargli il lobo con un sospiro.

"N-non puoi?" si ritrovò a chiedere con difficoltà il maggiore, la bocca arsa e il viso accaldato, "No, non posso" gli rispose Niall sfregando in naso contro la sua guancia e depositando un paio di baci tra l'incerto e il famelico sul suo mento e all'angolo della sua bocca.

"A cosa stai pensando Nì?" chiese Louis un momento prima che le gamba di Niall si sovrapponesse alla sua e le sue dita si spingessero ancora più in giù, accarezzando il suo interno coscia e sfiorando la base del suo membro.

Niall lasciò un altro bacio umido nell'incavo sotto le labbra dischiuse e lucide di Louis, saggiando per un istante il calore del fiato del maggiore contro le proprie guance arrossate e le palpebre calate per metà, appesantite dallo stordimento dovuto all'eccitazione, ma non si chinò a baciarlo, non ancora.

"Niall" lo chiamò ancora, la voce incerta per il piacere che gli donavano le dita del compagno, "dimmi a cosa pensi, dimmelo" e attese lasciando correre la sua mano giù, percorrendo la linea arcuata della colonna vertebrale del biondo fino al solco delle sue natiche e oltre, accarezzando la sua apertura.

L'irlandese gemette sorpreso e tirò indietro il viso, mordendosi le labbra con forza quando le dita di Louis cominciarono ad esplorarlo con lentezza.

"Io vo-rrei..." Niall provò a rispondere, ignorando l'affanno improvviso e la punta di dolore che percepì quando Louis lasciò scivolare in lui due dita insieme, "Tu vorresti?" lo incalzò il maggiore con un sorriso da pirata sulle labbra ma Niall aveva già reclinato la testa all'indietro gemendo distratto.

"Insegnami!" rantolò Niall sfarfallando gli occhi e spingendosi contro le dita di Louis senza avere in coraggio di guardarlo.

Louis si lasciò sfuggire un gemito basso che vibrò infondo alla sua gola e alzò la mano libera per accarezzare il viso di Niall, costringendolo a ricambiare il suo sguardo mentre "Insegna-mi ancora, Lou, insegnami a-altro..." implorava quasi.

I would do anything for your blue eyes - NouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora