Capitolo 15

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"Insomma, mi vuoi raccontare cosa diavolo sta succedendo o devo andare a chiederlo a Niall?" la voce di Liam riecheggiò appena nel corridoio silenzioso dell'hotel, riscuotendo Louis che dai suoi pensieri.

Il più grande non aveva ancora aperto bocca da quando Liam lo aveva bonariamente accolto tra le braccia, nonostante il cipiglio arrabbiato e impaziente con il quale lo aveva trovato quando era corso dietro a Niall, qualche minuto prima.

Louis si sentiva stanco, malinconico e tremendamente in colpa, a volte detestava il suo essere così impulsivo, specie se ci andava di mezzo Niall.

"Lee" mugolò con un sospiro sfinito, "P-posso rimanere nella tua stanza sta notte?" gli chiese, allontanandosi un po' dalla spalla rassicurante dell'amico che acconsentì e si spostò di lato, permettendo a Louis di varcare la soglia della stanza.

Il bel Payne si prese qualche momento per studiare l'amico, scrutandolo con quegli occhietti piccoli e terribilmente caldi da testa a piedi, tanto che Louis riuscì a percepirne l'intensità e voltò appena il capo nella sua direzione, piegando le labbra sottili in un mezzo sorriso.

"Mi stai facendo preoccupare Tommo" lo disse cercando di apparire scherzoso ma Louis non poté non notare l'apprensione con la quale Liam lo guardava.

"Non è successo nulla Liam, abbiamo solo..." si interruppe e strinse i pugni quando gli tornò in mente il calore della pelle di Niall contro le sue mani. "Abbiamo solo discusso, tutto qui."

Liam lo fissò con uno sguardo che voleva dire ' ma a chi credi di darla a bere?' ma non disse nulla, limitandosi ad avvicinarsi al suo letto e a lasciarvisi cadere sopra sgraziatamente.

"Ok, quindi non hai intenzione di raccontarmi di cosa avete discusso, vero?" chiese curioso, sollevando gli occhi in quelli di Louis, ancora in piedi davanti al materasso, guardandolo mordersi l'interno della guancia nervosamente.

"Senti, è solo perchè Niall sembrava davvero sconvolto..." iniziò, notando gli occhi di Louis sgranarsi appena e poi il suo viso assumere un cipiglio colpevole, come quando ai tempi di X-Factor diceva qualcosa che finiva per offendere uno di loro.

Calò il silenzio, Liam rimase steso mollemente tra i cuscini del suo letto, osservando ogni mossa di Louis, fino a quando il maggiore parve riaversi e sospirò passandosi una mano tra i capelli, tirandoli all'indietro, e restituì lo sguardo a Liam prima di "Ok, potrei aver fatto un po' un casino." rivelare.

"Che diavolo hai combinato con Niall?" chiese Liam, assottigliando gli occhi e tirandosi a sedere quando anche Louis si lasciò cadere sul materasso.

"Niente, ti ho detto...solo che-" iniziò fissando il soffitto della stanza con uno sguardo malinconico, indeciso se fosse o meno il caso di raccontare tutto a Liam, poi sbuffò sentendosi estremamente frustrato e "Aaah, Zayn era molto più bravo di me con voi!" sputò con un ringhio, senza nemmeno accorgersi di quello che aveva appena detto.

"Quel maledetto sapeva sempre come parlarvi, come far stare meglio tu e Niall, e a quanto pare io non ho la stessa capacità di persuasione perchè Niall prop-!" Louis si interruppe bruscamente, lasciando cadere la frase a metà quando la mano calda di Liam gli afferrò l'avambraccio, stringendo appena la presa.

Il maggiore puntò gli occhi azzurri prima sulla mano dell'amico e poi li sollevò sul suo viso, "Liam?" lo richiamò, cercando di incrociare gli occhi scuri che l'altro continuava a puntare verso la trama arzigogolata del copriletto.

"Per favore, possiamo non parlare di Zayn sta sera?" e nel dirlo Liam sembrò doversi sforzare, esitando un momento di troppo quando dovette farsi uscire di bocca il nome del bel moro, che ancora faticavano a non considerare parte del loro gruppo.

I would do anything for your blue eyes - NouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora