Capitolo 13

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Le pause durante il tour mondiale duravano sempre troppo poco e tornare alla vita frenetica a cui erano sottoposti da cinque anni non era mai facile, specie ora che Niall si era riabituato al calore del suo letto e allo svegliarsi accanto a Louis sempre più frequentemente.

Era una vita emozionante la loro, sempre in movimento e piena di novità e opportunità da cogliere, ma lo spettro dell'abbandono di Zayn per una carriera da solista aleggiava sopra di loro come un manto di nebbia densa.

C'erano i concerti, certo, e anche se non era stato facile si erano abituati abbastanza velocemente a stare sul palco solo in quattro e ad armonizzare le canzoni senza la voce di Zayn.

I fan erano sempre calorosi e le urla assordanti avevano sempre il potere di confortare Niall, in un certo modo.

Le interviste invece erano un'altro paio di maniche.

Non era stato facile per nessuno di loro dover rispondere a domande scomode sul loro ex-compagno mantenendo il loro caratteristico buon umore, ma erano stati costretti dalla loro casa discografica a rilasciare meno informazioni possibili su tutto quello che riguardava l'abbandono di Malik.

Liam, come sempre, era quello più portato a rapportarsi nelle intervista, quello che rispondeva nel modo giusto anche alle domande più scomode e riusciva ad essere credibile nonostante il sorriso tirato e la risata un po' forzata che si faceva uscire dalla bocca.

Tra Louis e Liam si era instaurato un rapporto molto più stretto di quanto già non fosse prima che i concerti ricominciassero, ma questo di certo non era un problema per Niall, assolutamente.

Non era affatto infastidito dal modo un cui giocavano tra loro sul palco, ne dal tempo che passavano insieme lontani dai riflettori e dai flash; non gli interessavano le loro infinite sedute di composizione nel tourbus o le nottate in bianco che passavano a scrivere testi su testi per il nuovo album.

Niall non aveva nessun problema a riguardo e quello che sentiva fare al suo stomaco quando la mano di Liam scorreva sulla schiena di Louis era sicuramente il modo in cui reagiva il suo corpo all'incitamento della folla tutta intorno a loro.

Perché in nessun modo sarebbe mai potuto essere geloso di Liam e del modo in cui Louis lasciava che il ragazzo lo toccasse, questo era poco ma sicuro per Niall.

Eppure qualcosa spingeva il biondo ad insinuarsi tra i due amici ogni volta che gli era possibile.

Quando Lou sembrava in procinto di attaccare Liam con una pistola ad acqua, Niall gli si affiancava subito, cercando di partecipare hai piani del maggiore.

Quando Liam si sedeva accanto a Louis, Niall prendeva porto dall'altro lato, cercando un contatto che in ogni caso veniva accettato e ricambiato.

Non c'era nulla che faceva sentire Niall escluso da quel rapporto d'amicizia che si era instaurato tra i due compagni più grandi, eppure il modo che avevano di capirsi con un occhiata lo faceva sentire strano.

Per questo bussava spesso alla porta di Liam, a tarda notte, e quando il castano gli apriva la porta Niall sapeva già dove guardare per poter incrociare gli occhi azzurri di Louis.

"Non riesci a dormire Nialler?" gli chiese Liam quella sera, il ciuffo scomposto e gli occhi arrossati dalla stanchezza ma il sorriso caldo nonostante tutto. "Vuoi stare un po' con noi?"

"Se non disturbo..." aveva pigolato, consapevole che Liam non lo avrebbe mai cacciato "La mia stanza è troppo silenziosa..."

"Credo sia perché sono le tre del mattino Nì" ridacchiò Louis facendo sobbalzare il biondino mentre Liam gli avvolgeva le spalle con un braccio e lo spingeva verso il letto, su cui era disteso il maggiore.

I would do anything for your blue eyes - NouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora