Piani Di Battaglia

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Mi alzo tutta contenta al leggero canto del gallo che proviene dalle lontane campagne.

Corro giù dal letto e mi avvio nella camera di papà.

<< Svegliasvegliasvegliasveglia! >> urlo saltando sul suo letto e nascondendomi sotto le coperte aggrappandomi al suo forte ed esile corpo.

La maglia che indossa profuma di fiori di gelsomino. È buonissimo e mi avvolge come un grande abbraccio che raramente mi regala.

Appoggia la sua forte mano sulla mia testolina e prende a giocare con i capelli lentamente.

<< Dobbiamo andare a salvare il mondo! >> aggiungo alzando la testa e guardandolo negli occhi.

Sulle labbra vedo un piccolo sorriso, ma come al solito non deve far trasparire neanche un piccolo filo di sentimento.

Mi metto a cavalcioni come quando ero piccola su di lui e inizio a giocare con la sua faccia. Cerco di fargli tenere le labbra in su sottoforma di sorriso con le mie piccole manine, ma niente, non sorride, ma so che è felice, sereno.

<< Forza! Dobbiamo andare a salvare i Giganti. >> lo prendo per la mano e corriamo giù in cucina per fare colazione e poi correre al lavoro.

Oggi sarà una grande giornata, me lo sento!

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Gli altri sono già lì che lavorano tra le scartoffie o ad allenare le nuove reclute. Papà si siede davanti alla scrivania di Erwin per parlare delle faccende riguardanti il mondo nemico, mentre io mi siedo su un divanetto a guardare i libri sui Giganti trovati nella prima guerra contro Marley.

<< Connie e Sasha hanno detto che presto i marleyani saranno pronti ad attaccare con un grande gruppo di eldiani prigionieri trasformati in Giganti. >> spiegò Erwin.

<< Tsk. >> disse mio papà : << Le nuove reclute non sono pronte ad affrontarli. >>

<< Si. Il Corpo di Ricerca non è più quello di un tempo, ma se Livia si unisse a noi potremmo... >>

<< Io non mi unisco a niente! >> dissi prontissima: << Però se... >>

<< Però niente. >> disse mio papà: << Lei non farà la guerra a nessuno. >>

<< Scusami Levi, hai ragione. È la tua bambina. >>

<< Non sono una bambina. >> vestita tutta di rosa in pigiama direi che più bambina di così non si può, però dovevo dimostrare la mia autorità.

<< Lei accompagnerà solo i Giganti nel grande edificio e aiuterà le reclute ad ignettargli l'antidoto. >> spiegò mio papà seriamente.

<< Va bene. Mi sembra un ottimo piano. >> concluse Erwin.

Aprirono Eren, Armin e Mikasa la porta dell'ufficio di Erwin ed entrarono.

<< Ci avete chiamato? >> disse Armin.

<< Si. >> disse Erwin.

Squadrai dalla testa ai piedi Mikasa. Che odio. Lei si avvicinò un po' ad Eren come se dovesse proteggerlo da me! Da me! Se non ci fossi io saresti già morta.

Mio Padre Si Chiama Levi Ackerman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora