Vidi correre verso di me tutti quei Giganti, ma non sembravano come quelli che avevo recuperato, nei loro occhi c'era qualcosa di intelligente, come se fossero coscienti di ciò che stesse accadendo.
Attivai la Manovra tridimensionale e mi arrampicai sui muri per cercare di avvicinarmi di più a loro.
<< Ehi! >> gridai: << Mi capite?! >>
<< Livia! Torna su! >> urlò Mikasa.
Ma io la ignorai. Mi avvicinai ancora di più ad un Gigante per farmi sentire meglio.
<< Mi capisci? Posso aiutarti a tornare normale! >>
Non mi accorsi che quel gigante stava avvicinando la sua mano per afferrarmi, poi scappò velocissimo, mentre gli altri Giganti presero a distruggere il muro per impedire a Mikasa e il gruppo di seguirci.
Gridai disperata, cercai di muovere le mani per afferrare la spada, ma il Gigante mi teneva strettissima.
Quei Giganti erano soldati, sicuramente.
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Levi vide la sua bambina afferrata da un Gigante e portata verso il porto per Marley.
Urlò dalla rabbia e una grande forza mai sentita prima si impossessò del suo corpo. Non gli serviva essere un Gigante per uccidere qualsiasi marleyano intorno a lui.
Avviò la manovra tridimensionale e volò verso quel maledetto Gigante schivando tutti gli altri.
<<Mollala!!! >> urlò, raggiunto il Gigante che aveva rapito Livia e cercò di tagliargli il collo, ma lo schivò.
Levi gli si attorcigliò tutto intorno e gli tagliò il braccio che reggeva Livia, ma prontamente il Gigante la afferrò con l'altra manona.
Come Livia, anche Levi aveva capito che quei Giganti erano soldati di Marley.
Devo pensare ad un modo per sorprenderlo. Pensò.
Si allontanò un po' per poi volare sulla mano che teneva Livia e gli tagliò le dita facendola così cadere.
Con velocità afferrò la sua bambina e volò sulla città del Wall Maria cadendo sul tetto di una casa, mentre Livia continuava a ripetere shockata :
<< Ho fallito, Capitano. Ho fallito. >>
Adagiò la sua bambina sul tetto e la guardò dritta negli occhi.
<< Ho fallito. >>
<< Non devi piangerti addosso. Ti acceca la mente e non ragioni più. >> le rispose con il suo solito autocontrollo.
<< Ho deluso tutti, papà. >>
Levi avrebbe voluto abbracciarla forte e dirle che non aveva deluso nessuno, ma aveva paura che questo l'avrebbe indebolita e spenta.
<< Devi reagire. Sono le sconfitte che rendono forte una persona. >>
In quel preciso momento un Gigante stava per afferrare Levi e Livia prontamente si alzò spingendo via suo papà e tagliando la mano dell'eldiano.
<< Nessuno tocca il mio papà!!! >> gridò, mentre Levi la guardava terrorizzato e cercando di riprendere coscienza.
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Mi buttai con la Manovra tridimensionale contro quel Gigante e gli girai intorno velocemente per poi tagliargli la nuca.
Mi appoggiai sul tetto e corsi verso il mio papà.
<<Stai bene? >> gli chiesi preoccupata.
<< Si. >>
Mi prese le spalle e le strinse forte. Il suo cuore batteva forte forte ed era come se il mondo attorno a noi fosse scomparso per regalarci quel momento di pace e di intimità.
<< Papà. >> sospirai tra le lacrime.
<< Forza. >> disse staccandosi da me e tenendomi il volto tra le mani: << Ammazziamoli tutti. >>
Ci alzammo e mano nella mano ci buttammo su quei finti Giganti.
Sapevo che erano eldiani, ma con il cuore da marleyani.
Ogni volta che ne trovavamo uno gli tagliavamo il loro piede d'Achille. In quella confusione era come se ci sentissimo vivi. Era stimolante girare in aria e tagliargli il collo. Era intima, quella lotta, personale e familiare.
Girammo tra le case a tagliare teste di Gigante, mentre i soldati ci guardavano rassicurati e spaventati contemporaneamente. Tutti non avevano dubbi. Eravamo proprio padre e figlia.
<< Morite bastardi!!! >> gridai.
Mi aiutava a caricarmi urlare contro il nemico, al contrario di mio padre che si limitava ad uccidere con il suo sguardo assassino.
Questo per me, in fondo, era casa.
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Mio Padre Si Chiama Levi Ackerman
FanfictionLivia Ackerman è una ragazza particolare. Ribelle, aggressiva, vivace, molto brava ad utilizzare le armi e bassa. Deve tutto questo al suo caro papà, Levi Ackerman, uomo serio, forte, basso e scontroso. Solo su una cosa si differenziano. Livia è una...