ero in ansia, dopo lo sgarro coi tre dementi mi limitavo ad osservarli da lontano, avevo persino smesso di prendere Potter e Malfoy nel mio ufficio, mi perseguitavano nei corridoi ma non me la sentivo di continuare sapendo che ho praticamente lasciato i miei studenti andare verso il macello, finimmo il pranzo e me la filai in fretta
- ehi tu! - Malfoy mi seguì, salii le scale aspettando che quest'ultime cambiassero posizione per saltarci su e provare a seminarlo, invano
- si fermi per favore - mi dileguai nel corridoio al 4° piano
- ti ho preso finalmente -
- (santa pazienza, che vuole ora?) - continuai a camminare come nulla fosse, sperando si staccasse
- le ho detto di fermarsi -
- taglia corto Malfoy che non ho tutto il giorno -
- ecco... - balbettava e farfugliava
- bene se non c'è altro allora vado... -
- aspetti... per favore -
- ALLORA SBRIGATI STRAMALEDETTO PLATINATO DEL CAZZO E TAGLIA MALEDETTAENTE CORTO - lui si ritrasse, aveva lo sguardo impaurito e gli occhi gonfi, esagerai nuovamente, non importa se per lo stress, per la rabbia nei miei confronti o se per l'impotenza dimostrata ne caso Potter, fatto sta che avevo alzato la voce con uno studente che mi chiedeva aiuto di fatto spaventandolo e non aiutandolo.
Mi smaterializzai nel mio ufficio, si stava radunando troppa gente intorno a noi, attirando così l'attenzione dei professori li vicino, accesi la luce e lo invitai a sedersi
- bene, qui potremmo parlare in pace, ora... dimmi cosa ti preoccupa cosi tanto da spingerti a venire da me? - si prese un attimo di respiro per riordinare i pensieri
- voglio che mi tolga la maledizione - io lo guardo confuso
- (che cazzo vuole il biondino?) -
- so che ha maledetto Potter, allora visto che continuo a pensare a lui vuol dire che mi ha maledetto anche a me, non si spiega altrimenti... -
- il fatto che ti piaccia Potter non significa necessariamente che io ti abbia maledetto -
- la smetta e mi tolga subito la maledizione, altrimenti... -
- altrimenti? corri a dirlo a paparino? - io sbuffai
- ascoltami bene stupido marmocchio... - mi avvicinai a lui e lo guardai negli occhi con sguardo serio togliendomi gli occhiali, volevo che mi vedesse negli occhi
- io non ti ho maledetto, questo perché sei scappato via in tutta fretta quella volta e anche se lo avessi fatto la maledizione di Potter ti costringe a pensare sempre ad un determinato soggetto o momento, non crea amore, odio, tristezza o altri sentimenti, quelli son frutto della tua testa - Non sembrava essersi molto convinto della mia spiegazione tant'è che a giudicare dai suoi pensieri preferisse pensare che gli stessi mentendo
- se non mi credi peggio per te, ma io non posso togliere ciò che non ho messo -
- quindi vuol dire... - fece una faccia inorridita
- si ti piace il cazzo - mi rivolse quell'espressione inorridita
- non ci posso fare molto, tu lo hai baciato - alzò u dito ed aprì la bocca
- tu lo provochi continuamente - lo interruppi sul nascere
- quindi se non ti piace perche vuoi che ti noti? - lui abbassò il dito e chiuse la bocca riflettendo sulle mie parole
- non sta a me dirti "si sei frocio" "no sei un malato mentale", come ti ho ho gia detto son qui solo per ascoltare - non disse nulla e rimase con lo sguardo fisso sul pavimento
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[In Revisione] Always - a Drarry's story
Fanfictionquesta non è la solita storia di una scuola di magia... Markus Donovan Purkiss, nato nel 1638 in una famiglia povera di Diagon Alley, passa la sua infanzia tra un abuso fisico del padre e Hazkaban dove viene spedito per crimini a lui additati, un gi...