ci stavamo addentrando nella foresta lungo il sentiero che costeggiava il rigolo d'acqua che sfociava dal lago nero, i ragazzi continuavano a guardarsi in giro ammaliati dal paesaggio
- guardi qui professore - mi bloccò neville, alla fine era arrivato
- che c'è ned-poppante? non hai mai visto della valeriana? - chiese Malfoy stronzo come al solito, prima che potessi dire che che sia, Nott si avvicinò alla pianta calpestandola
- ora torna in fila - disse con arroganza, lui non replicò rimase in silenzio, fermo immobile
- io non lo avrei fatto fossi stato in te -
- perché? non mi fa paura -
- oh, ma non dovrei esser io a fartene - lui confuso non capiva, ma dopo poco aveva iniziato a grattarsi qui e la
- chi mi ha fatto? -
- io? nulla, come ti ho detto non è me quello che devi temere -
- LA SMETTA! LA SMETTA SUBITO! - lui cominciò a grattarsi così tanto da diventare rosso, si buttò a terra cominciando a rotolarsi nel fango
- non dovremmo fare qualcosa? - chiese una ragazza di beauxbatons
- ***non ce n'est pas necessaire - risposi proseguendo
- non possiamo abbandonarlo - disse zabini
- non lo sto abbandonando, ma vorrei evitare di esser punto dai billywig - proseguimmo nel fitto della foresta continuammo la lezione normalmente
- siamo sicuri di aver fatto bene a lasciarlo indietro ? - chiese uno dei ragazzi
- il fango in cui si rotolava vi erano presenti composti chimici che alleviano il bruciore, inoltre quella parte di foresta è protetta dal ministero - non li rassicurai molto
- e poi se avesse voluto seguire la lezione avrebbe potuto non dar fastidio ai Billywig -
- ***aux quoi? - chiese una studentessa francese
- i billywig sono dei piccoli insetti volanti che se ti pungono non ti uccidono, ma ti fanno grattare come avessi le pulci, son cosi veloci che son difficili da vedere - proseguimmo lungo il fiumiciattolo lo costeggiammo fin dentro il fitto della foresta, il gruppo si compattò non volendo rischiare di perdersi
- UMANI – camminando e discutendo finimmo con lo scontrarci faccia a faccia con un gruppo di 15-20 centauri,
- ANDATEVENE! Questa è la nostra foresta –
- loro sono della scuola non possiamo attaccarli Mouguba – bisbigliò uno dei centauri a quello che sembrava essere il capo
- pft... dei semplici cuccioli di uomo ed un vecchio ti fanno paura Fratello? Non ti facevo così debole – urlò il centauro che li comandava incurante di ciò che lo circondava
- a casa mia li chiamiamo previdenti – lui sorrise e guardò due dei suoi uomini dietro di lui, ad un suo cenno spararono 2 frecce con uno stacco di tempo tra l'una e l'altra, io rimasi fermo cercando di capire cosa fare, quando le frecce toccarono terra, la prima si conficcò nel piede di Draco, la seconda lanciata qualche istante dopo gli si conficcò nella testa, che essendosi abbassato per tenersi il piede gli si conficcò nella nuca.
-Questo suppongo sia un "andate a farvi fottere da un'altra parte" – sorrisi guardandoli
- Peccato che io non sia mai stata una persona furba – ad un suo cenno tutti i centauri con un arco scagliarono delle frecce verso di noi, io chiusi gli occhi e sospirai
- poveri stolti... -
[Fiorenzo's pov]
- noooo! – gridai
- cosa avete fatto... - non conoscevo quel vecchio ma avevo sentito delle voci da Hagrid, e non volevo scoprire se fossero vere, le frecce però non li colpirono, si fermarono a mezz'aria giusto davanti a loro, lui sorrideva, con quel ghigno agghiacciante dipinto in volto, schioccò le dita e le frecce si trasformarono in polvere che si mescolò col terreno, fu allora che l'uomo alzò lo sguardo e lo posò su di noi era qualcosa di terrificante, i suoi occhi cambiarono colore, uno rimase rosso illuminandosi di luce propria, e l'altro... ... ... cosi nero da sembrare un buco nero, un enorme buco nero color pece, non posso nemmeno descrivere la paura che tutti provavamo in quell'istante, era come se una bestia si fosse risvegliata in quello stesso istante, venimmo colpiti da una pioggia di frecce che non voleva saperne di smettere, durò almeno 5 minuti, ma sorprendentemente quando riaprii gli occhi mi accorsi di avere solo qualche ferita
- dimmi fratello... ... chi è quest'essere spaventoso? - chiese Mouguba col terrore negli occhi, non lo dava a vedere ma dal suo sguardo traspariva il terrore che provava
- vedi caro fratello... ... - dissi guardandolo chiudere le ferite del giovane umano con una facilità sovrumana
- lui è una sciagura, la piu potente e terrificante delle maledizioni che siano mai calate sulla scuola umana... ... ... lui è... -[Markus pov]
Cercai di mantenere la calma, non potevo lasciarmi andare, men che meno davanti ai ragazzi, una volta lanciata l'illusione li lasciai crogiolarsi nel bel mondo creato appositamente per loro, sospirai pesantemente e me ne tornai mettendomi gli occhiali verso draco morto steso a terra, mi chinai verso di lui
- è morto?! - si scatenò il panico tra i ragazzi,
- se state zitti no -
- come no? È morto lo vediamo tutti - gridò ron come una signorina
- sta zitto ronald - disse la riccia anticipandomi
- può davvero curare draco? -
- si e ora zitti - posai una mano sopra la testa di draco
- Schutz - iniziai a portare lentamente l mano dalla testa ai piedi, quando al passaggio della stessa le sue ferite si rimarginarono, vi fu uno sgomento misto sorpresa generale tra i ragazzi,
- è... ... è vivo? - chiese ron
- no, ho solo curato le sue ferite -
- (per resuscitarlo è ben piu complicato... ... ... che fare? Se lo porto cosi a scuola mi uccidono, ma se lo resuscitassi qui potrebbero causare dei problemi le voci messe in giro dai qui presenti) - sbuffai
- tutto bene professore? Non si preoccupi ha fatto tutto il... -
- CHE PALLE! - dissi grattandomi il capo, non sapevo cosa fare, cosi scelsi ciò che mi sembrava meno peggio, resuscitare un morto per far trombare Potter, mi alzai in piedi, tracciai con la magia un cerchio che si illuminò sotto a Draco- ardú arís! - cercai di contenere la mia magia per non far crepare il mio involucro, per uno spirito che controlla un corpo è indispensabile, il cielo si incupì le nuvole divennero nere ed i primi tuoni si udirono, riaprii gli occhi ed in quel momento caddero vari fulmini nel mio cerchio colpendo Draco, i ragazzi indietreggiarono spaventati, il tutto durò 5-10 minuti, tempo di ridar la vita a Draco, quella era la mia priorità.
Pioggia e vento si placarono, seguiti da tuoni e lampi che lasciarono cosi posto ad un sole spacca-pietre perfetto per la tintarella, Draco dopo che ebbi finito con la magia riprese lentamente conoscenza, i suoi amici lo aiutarono ad alzarsi e cosi tornammo verso la scuola
- Ah si, prima che me ne scordi – schioccai le dita rompendo l'incantesimo illusorio che gli fece vedere a cosa andrebbero incontro se ci riprovassero
- buon natale fiorenzo – cosi dicendo tornai con i ragazzi a scuola, dovevo inventarmi una scusa per albus, lui di certo non ci sarebbe cascato molto in questa farsa
***dal francese: no non è necessario
***dal francese: ai cosa?
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[In Revisione] Always - a Drarry's story
Fanfictionquesta non è la solita storia di una scuola di magia... Markus Donovan Purkiss, nato nel 1638 in una famiglia povera di Diagon Alley, passa la sua infanzia tra un abuso fisico del padre e Hazkaban dove viene spedito per crimini a lui additati, un gi...