Always capitolo 25 - la fine dei giochi

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"Allora cosa hai da dire a tua discolpa, Markus?" chiese minerva con sguardo accusatore, "nulla" dissi io sicuro che non si trovasse nulla, speravo davvero di averla scampata bella, anche se avevo ancora dei dubbi su Neville, Piton era bravo, pur non essendo al mio livello era bravo con le magie della lettura mentale, il che poteva porre problemi, "passiamo ora alle vittime" il primo fu potter, era stressato e potevo capirlo, passai anche io dalla sua stessa situazione e posso comprenderlo ¦ricorda, non potrò stare con te perche mi noterebbero, ma rimani calmo e rilassato e tutto andrà bene, fidati¦ mi scollegai da lui appena in tempo, prima che Piton potesse entrare nella sua mente, "allora Potter, raccontaci cos'è successo la sera del fatto" Harry mi guarda come a cercare qualcosa, poi si gira verso i professori, prende fiato "nulla" ci rimasi evidentemente sorpreso anche io, non mi aspettavo un omertà del genere da lui.

vi starete chiedendo come  dal terrore  sul mio divano siamo finiti qui... ...

beh lasciate che vi spieghi come io sia finito in quella merda.

Era il mattino seguente, avevo ancora troppi dubbi e l'esitare dei ragazzi mi faceva credere di aver abusato di tutti e tre, ero un fantasma, ero a tavola con tutti gli altri professori intenti a discutere del piu e del meno, io stavo guardando la tavolata rosso-gialla, decisi di lasciar da parte un secondo il mio problema per concentrarmi sul caso Potter-Malfoy (discutono, parlano del piu e del meno, vanno quantomeno d'accordo... ma allora perche ogni volta vedo un solo futuro possibile? che sia un passaggio inevitabile? che debbano per forza di cose, discutere, litigare, venir alle mani sino a rischiare la vita di uno dei due? non capisco...) "Markus... Markus... tutto bene Markus?" mi chiese silente "mmh..." non capivo il funzionamento dei sentimenti umani e la cosa mi dava non poche noie, era come se fossi incompleto, capace di leggere le emozioni, ma incapace di comprenderle e di indirizzarle, "Albus" "si?" "no... nulla" forse era meglio sorvolare sull'argomendo Grindervald, era un argomento da evitare, come me, proprio come me, anche lui aveva i suoi segreti che dovevano restare tali. 

(cosa posso fare?...) ebbi un idea  (chi ha mai detto che devono scopare? e se prendessi le cose con piu calma, facendoli andar d'accordo? mmm... non so) "Poi voŕrei parlarti Markus" "Mmm, ok" |vieni per le 14| (ora devo pensare... ... ... ... ...) in quel momento ebbi un idea poco ortodossa (spero funzioni, altrimenti sono nella merda e uno di loro morto) ¦Potter e Malfoy stasera è il mio ufficio da pulire, siate puntuali¦ il piu era fatto, ora dovevo soltanto farli parlare, ma prima... 

mi smaterializzai nel mio ufficio, appoggiai una mano sulla parete e la massaggiai "povero il mio studio, mi sento male al solo pensiero di cosa dovrò farti" (povero il mio ufficio) schioccai le dita "purgamentum" dai cassetti, sia dai vari mobili uscirono dei geyser di immondizia e sporcizia che andava a incollarsi e spalmarsi su ogni cosa la presente, io sbuffai (tieni duro, stasera ti rimetteranno a nuovo) chiusi la porta ed andai a prendere un libro da leggere in attesa dei due, quel giorno niente lezioni per cui ero libero di annoiarmi.

ero la tranquillo e poco prima di cena sentii qualcuno bussare, (a meno che amazon non abbia fattorini maghi direi che è qualcuno che mi cerca...) mi alzai sbuffando, (chi è lo stronzo che anche quando son di riposo viene a darmi fastidio? aspetta che ti apro e ti...) aprendo la porta mi trovai  di fronte Neville, ci guardammo per un po senza sapere cosa dire, era strana tutta quella sensazione, avrei voluto prenderlo e rimanere abbracciato a lui tutta la sera, tra baci, coccole e grattini, ma a tutto ciò si accostava una senszione sgradevole, una via di mezzo tra: disagio, tristezza, paura, rammarico, ricordi passati e persino la consapevolezza di quanto tutto ciò sia sbagliato, malato e deviato, perche uno studente e un professore non dovrebbero mai legare cosi tanto, "ecco... io..." "non penso sia una buona idea" dissi a testa bassa consapevole che mi stavo facendo del male, gli stavo facendo del male, ma era la cosa giusta da fare... era la cosa giusta da fare... era... la... sarà davvero la cosa giusta da fare? oramai non lo so piu in testa ho solo la paura che qualcosa possa succedergli per causa mia, devo ricordarmi che non sono piu un essere umano, ho smesso di essero diversi secoli fa, lui era a testa bassa, non potevo vedere la sua espressione ma potevo comprenderla, lui si era legato molto a me, prendendosi persino una sbandata per me, per cui posso benissimo immaginare come si sentisse venendo praticamente rifiutato.

"mi scusi, io vado allora..." "mmm" annuii stupidamente io "ci vediamo in classe domani" lui annuii e se ne andò, io rimasi a guardarlo andare via, aveva un aria cosi abbattuta (non puoi farci molto Markus, lo sai bene che anche il solo dirgli di si è stato un grosso errore, farlo entrare sarebbe stato il miliardesimo errore da parte tua) chiusi la porta continuando a chiedermi se non stessi sbagliando, e se con questa cosa si fosse poi avvicinato quel bastardo di Nott? non potevo permetterlopresi la prima giacca che trovai nell'armadio e corsi alla porta, aprendola mi imbattei in Malfoy (cos'è la giornata 'stracciamo la minchia al professore'? non ho tempo per lui ora) "Draco" dissi con un filo di sorpresa nel tono della voce, "salve professore" disse lui, era non so, mi faceva strano vedere un malfoy gentile, certo c'era Julius, ma... ma lui è una vecchia storia, morta e sepolta insieme a lui oltre 3 secoli fa, "scusa..." chiusi dietro di me la porta "ora ho da fare Draco non posso ascoltarti" mi incamminai in direzione della sala grande sperando fosse la "ma veramente..." lui cominciò a seguirmi "mi aveva detto lei che sarei dovuto venire" (giusto... che idee del cazzo Markus) "si breve e conciso, che non ho tempo" cominciò a parlare lungo il tragitto, di cio che Potter gli aveva detto, del casino nella sua testa, del fatto che lo spinse tra i banchi e anche dell parole che gli disse, aveva un grande casino in testa, ma era solo un ragazzino non mi aspettavo nulla di meno, arrivamo alla sala grande stavo cercando neville, lo sentivo la in mezzo, ma non lo vedeva c'erano troppi studenti, "allora?" "cosa?" chiesi seccato "cosa posso fare?" io sbuffai, mi sedetti sui talloni cosi da essere alla sua altezza, "senti figlio mio, hai due scelte: continuare a scappare da cio che provi, odiando Potter, facendoti scudo dietro il 'io sono un Malfoy' e tutte quelle stronzate oppure accettare la cosa e farti amico dello sfregiato, vedi tu, ora scusa ma ho da fare" mi rialzai e mi alzai sulle punte dei piedi, volevo vedere dove fosse finito il marmocchio,  "chi sta cercando professore?" "longbotton" anche lui guardò nella sala cercandolo "è quello? è in compagnia di Theo" al sentire le sue parole rabbrividii "cosa cazzo ci fa Theo con quel grifon cacca-doro?" mi smaterializzai piu vicino a loro e la scena che mi si parò davanti mi fece ribollire il sangue nelle vene.




[In Revisione] Always - a Drarry's storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora