-Capitolo 29-

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T/N's pov

No no, sarà perché dopo tutto questo tempo in cui sono stata chiusa in una cella, riniziare così mi ha fatto male.

<<Dai, magari sarà perché ci abbiamo dato dentro ieri>> mi disse.

Ancora mi chiedo come faccia a dire cose pervertite con tono gentile.

<<Sì hai ragione, di sicuro è come dici tu>> risposi alzandomi.

<<Piuttosto che ore sono? >> gli domandai.

<<Molto presto, torniamo a dormire>>  mi rispose portandomi in camera.

Certo, ero ancora preoccupata, molto, però non credo che sia incinta, però il rischio c'è, basso ma c'è.

Merda, se solo potessi fare un test di gravidanza sarebbe tutto meglio, ma date le condizioni non mi resta che aspettare.

Ero sdraiata tra le braccia di Levi, che di solito mi trasmettevano sicurezza, ma adesso era impossibile.

Continuavo a rigirarmi mentre Levi cercava ad adattarsi a me.

<<Senti T/N, non sei incinta, ora dormi e stai tranquilla >> mi disse dopo cinque minuti.

<<Senti Levi, mai dire mai>> gli dissi.

<<Sì ma ne parleremo domani, preoccuparsi non serve a nulla>> mi fece notare stringendomi nuovamente a sè da dietro.

<<Ok... >> sussurrai non molto convinta.

Mi diede un bacio sul collo per poi sistemarsi mettendomi la gamba destra sul fianco.

Chiusi gli occhi nel tentativo di dormire e ci riuscì in poco tempo.

Mi svegliai tre ore dopo, verso le sette di mattina, con Levi che dormiva ancora, ed eravamo nella stessa posizione di prima.

<<Levi... >> dissi con la voce impastata dal sonno.

<<Mhm... >> rispose lui.

<<Levi svegliati>> dissi girandomi a fatica guardandolo in faccia.

Sbadiglió e aprì gli occhi.

<<Buongiorno>> rispose accennando un piccolo sorriso.

Lo abbracciai appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

<<Dai andiamo è già tardi e dobbiamo anche tornare a Marley>> disse accarezzandomi la schiena.

<<A Marley? Oddio ancora? >> chiesi scocciata.

<<Sì, ti ricordo che siamo comunque in guerra e ormai i territori eldiani sono quasi completamente disabitati, perciò restare qui contando il fatto che siamo le due persone più ricercate... Beh non è molto sicuro>> disse.

Ad un certo punto mi tornó un pensiero in mente, anche se non è il momento adatto.

Mi staccai da lui alzandomi da letto, prendendo i miei vestiti indossandoli, mentre lui fece lo stesso.

Mentre mi sistemavo i pantaloni Levi si mise dietro di me circondandomi con le sue braccia.

Le sue mani si posarono sulla mia pancia, appoggiando il mento alla mia spalla destra.

<<Io comunque ne sarei molto felice sai? >> mi chiese.

<<Non mi sembrano le condizioni adatte per avere un bambino>>

<<Però ti proteggerò io sai? >> chiese.

<<Levi, sei dolce e tutto ma questi non cambia il fatto che non andrebbe bene e lo sai anche te, dovevamo stare più attenti >>

<<Dai non è ancora detto, e anche se fosse questa guerra è quasi finita>> disse.

Io annuì.

<<Mi sono fatto mandare un elicottero, dovrebbe essere qui>> disse con disinvoltura.

<<fino a qualche tempo fa non sapevi usare teletrasporto o cose del genere?>> domandai ironica.

<<Ma no sono solo un pó stanco>> rispose mentendo palesemente.

Uscimmo di casa dove eh beh, in effetti l'elicottero c'era, meglio così.

Passó il tempo, e riuscimmo ad arrivare a Marley.

Intando i miei dubbi aumentavano, avevo mal di testa molto più spesso, che venivano e passavano, ormai è quasi confermato, ma sono passati solo due giorni, non credo possa dire subito se è davvero come sembra.

Preferisco comunque non pensarci.

<<Bene T/N, ti è mancata Marley? >> chiese camminando incappucciato proprio come me per non farci notare.

<<Non molto, ma pare che a Marley io sono mancata>> dissi notando la mia foto con sotto una cifra.

<<Pare che valga lo stesso per me>> disse visto che vicino alla mia c'era anche la sua foto.

<<Non mi sembri te, insomma dimostri cinquant'anni qua>> affermai.

<<Haha divertente>> rispose andandosene.

<<stavo dicendo la verità non c'è bisogno di scaldarsi così eh>> esclamai seguendolo.

<<Per prima cosa dobbiamo trovare Pieck e Porko, sono molto amico di Zeke e se riuscissimo a ristabilire un'alleanza con lui sarebbe più facile ucciderlo>> affermò.

<<Hai ragione, ma come li troviamo?>> chiesi.

<<Non sarà difficile, Porko è un tipo che diciamo, si fa abbastanza notare ecco>> disse con tono titubante.

<<In senso positivo o.... >>

<<Brutto pezzo di merda che cazzo fai?!>> chiese una voce maschile alla mia sinistra.

C'era un ragazzo biondo con i capelli tirati all'indietro, con una macchia di caffè sulla camicia che urlava ad un ragazzo.

<<Mi dispiace non volevo! >> rispose il suo interlocutore.

<<Mi pare che abbiamo trovato il nostro bersaglio>> mi disse Levi accennando un sorriso lieve.

<<è stato direi... Facile>> risposi contenta.

<<Non ci resta che aspettare sia da solo, seguiamolo>> suggerì Levi prendendomi per un polso.

Frequentava luoghi molto affollati, lo abbiamo osservato per minimo una settimana per aspettare che non fosse a casa con qualcun'altro di sera.

Oggi però era il giorno perfetto.

Angolo atroce

Uccidere Levi, o non uccidere Levi?

Questo è il dilemma.

In questa guerra, tutti siamo delle vittime ❤︎LevixReader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora