[COMPLETA]
Min Yun, una delle criminali più sanguinarie di Seul per omicidi e rapine varie, dovrà vedersela con Kim Taehyung il capo degli investigatori della polizia di Seul, il più temuto a causa del suo comportamento ossessivo nell'acciuffare tu...
Mi preparai per salire sul piccolo camioncino dove c'erano i miei colleghi, una volta dopo aver caricato i miei bagagli. Era circa l'una di notte, e sarei stato a Seul tra circa quattro/cinque ore. Sarebbe dipeso tutto dal traffico.
Mi addormentai con il pensiero che avrei finalmente rivisto il sorriso della mia amata.
Mi svegliai tre ore dopo.
Ci eravamo fermati in una stazione di servizio. Il piccolo bus era quasi vuoto, quindi la maggior parte dei miei colleghi erano scesi. Decisi di seguirli, dovevo andare a fare i miei bisogni...
Uscito dai bagni andai nel piccolo bar e ordinai due cornetti, uno alla panna e uno alla nutella, dato che avevo un certo languorino allo stomaco. Non erano entrambi per me, uno era per Yun, lo avrei messo sul tavolo in cucina per la sua colazione, cosi avrebbe mangiato anche qualcosa di diverso.
"Kim" mi girai verso il collega che mi aveva chiamato, lui si a vicino a me. "Te la senti di guidare per un oretta circa? Sono abbastanza stanco, vorrei riposarmi..." "Certo, nessun problema Lee". Uscimmo dalla stazione di servizio e salimmo sul piccolo bus, mettendomi subito alla guida. Dopo quindici minuti già mi stavo deprimendo per il troppo silenzio, cosi presi le cuffie dal mio zaino e sparai nelle mie orecchie la mia playlist kpop.
Una volta arrivati a Seul il generale insistette per farci tornare in ufficio e scrivere la relazione su ciò che era successo e così dovemmo fare anche se a malincuore. Erano le sei e mezzo del mattino e ognuno di noi voleva andare a riposarsi nel proprio letto, insieme alle proprie famiglie...
Scrissi il più velocemente possibile la relazione su ciò che era accaduto a Busan, la rilessi due/tre volte per correggere eventuali errori e poi la mandai subito al generale. Mi vestii e uscii dalla stazione diretto verso casa.
Mi fermai in una gioielleria chiamata Tiffany & Co e pensai a ciò che avevo promesso a me stesso...glielo avrei chiesto, dopotutto ero sano come un pesce, ed ero salvo da qualsiasi pericolo.
Girai per le vetrine e finalmente trovai una doppietta di anelli in oro rosa e sul cartellino c'era scritto che una parte era piatta perché si poteva personalizzare con un'incisione . Ero convinto che lo avrei preso, ma poi guardai il prezzo e deglutii.
Non mi interessava, era per Yun e lo avrei fatto anche volentieri.
Chiamai cortesemente una commessa e le chiesi se potevo acquistale i due anelli. Lei mi sorrise e prese le chiavi dai suoi pantaloni aprendo poi il cassetto.
Prese una scatolina, accompagnandomi alla cassa. Fece l'incisione Y&T su entrambi gli anelli. Pagai tranquillamente e la signora mi fece il pacchetto regalo. Uscii tutto orgoglioso del mio acquisto, impaziente di tornare a casa e darle quello che avevo comprato.
Pov Yun
Stavo preparando in mio pranzo di insalata di avocado e verdure miste con una fettina di pollo per la dieta che avevo saggiamente deciso di cominciare, quando qualcuno bussò alla port di casa. Corsi ad aprire immaginando di trovarmi davanti Yoora, ma davanti a me c'era Taehyung con il suo adorabile sorriso quadrato e con un viso apparentemente molto stanco e con le valige dietro.
Gli saltai a dosso manco fossi un koala e lo abbracciai fortissimo. Per poco non cademmo per terra. "Tae mi sei mancato tantissimo" il suo sorriso si illuminò. "Anche tu" mi accarezzò i capelli. "Grazie al cielo sei tornato" dissi stringendolo più forte. "Yun c-così mi stritoli" mollai la presa. "Scusa. Dai entra, porto io tutto dentro"
Portai tutti i bagagli dentro. "Sei tornato prima, che bello! Pensavo fosse Yoora" risi e lui con me.
"Che vuoi mangiare?" "Non so quello che vuoi tu?" rispose. "Vuoi dell'insalata di avocado?" gli chiesi ridendo sotto i baffi. "Ehm..." "Sto scherzando" scoppiai a ridere "Ti pare ahahah"
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"Dopo potrei riposarmi un po'?" mi chiese il ragazzo mentre mangiava i suoi spaghetti con le polpette.
"Certo" gli sorrisi.
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Si distese sul mio letto addormentandosi subito dopo, abbracciandomi come se fossi un peluche. Anch'io poco dopo caddi tra le braccia di Morefeo.
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Scusate per il capitolo corto, è che ultimamente non sto molto bene (tranquilli non è covid)
