still the one | larry stylinson

solo io ed Harry

Erano ormai 20 minuti che stavamo davanti casa mia.
Stavo escogitando un piano per entrare in casa senza fare rumore per non svegliare la mia famiglia, ma con un Harry mezzo ubriaco era un po' impossibile.
Scesi e feci il giro dell'auto andando dalla sua parte ed aprendogli la porta. Lui mi guardava ma non diceva nulla, parlavano i suoi occhi però. Infatti, eravamo uno davanti all'altro, lui seduto in macchina, io fuori con poca distanza a dividerci.

Mi guardava e basta. Mentre io tenevo lo sguardo in basso, mi sentivo i suoi occhi addosso.

Chissà a cosa stava pensando.

D'un tratto, presi coraggio e ricambiai lo sguardo.
Dio, era bellissimo.

I suoi occhi verdi luminosi ingarbugliati ai miei blu oceano.

C'era stato un momento, un breve momento, in cui non avevo pensato più a nulla. Niente contava più, i problemi, i miei genitori, la mia vita incasinata...C'eravamo solo io ed Harry.

"Dove siamo?" mi chiese d'un tratto, interrompendo il nostro gioco di sguardi.
"A casa mia" gli risposi tranquillamente "Non so dove abiti tu, quindi.."
"Si tranquillo, è okay." ed abbozzò un mezzo sorriso.

"Seguimi" e mi girai andando verso il portone di casa con Harry che mi seguiva.
Aprii e piano piano ci incamminammo in casa senza fare rumore. Erano pur sempre le 2 del mattino ed io non avevo per niente voglia di dare spiegazioni alla mia famiglia.

Lo portai in cucina e gli diedi un bicchiere d'acqua.

"T-ti senti meglio ora?" decisi di rompere il ghiaccio, anche perchè questo silenzio stava cominciando ad essere imbarazzante.
"Si" rispose senza distogliere lo sguardo dal bicchiere ormai vuoto che aveva tra le mani.
"un giro in macchina ti ha fatto passare la sbornia? Wow sono bravo a guidare allora"

Le sue fossette. LE SUE FOSSETTE.
Aveva sorriso. L'avevo fatto ridere.

"Vuoi che ti accompagni a casa?" gli chiesi, forse non era stata una buona idea portarlo qui...Non ci conoscevamo neanche tanto...