POV'S HARRY
"credo nel destino." disse tutt'un tratto, rompendo il silenzio.
Io lo guardai male e "Che cazzo c'entra questo con ciò che ti ho chiesto?" domandai.
Mi stava facendo alterare con il suo 'non darmi spiegazioni.'"Il nostro gioco, ricordi?"
"Si." dissi, continuando a giocare con il fiorellino che avevo tra le mani.
"Bene, allora dicevo: credo nel destino."
"Davvero?" chiesi retoricamente, alzando gli occhi al cielo.
"Certo."
"Perchè?"
"Perchè penso che ognuno sia destinato ad incontrare la propria persona, l'anima gemella, non è un caso." Sospirò. "Conosci la leggenda del filo rosso?"
"No. Cos'è?"
"Il filo rosso del destino, è una leggenda cinese. Secondo cui ogni persona porta, dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra" prese il mio mignolo e lo combaciò al suo e poi riprese a parlare "che lo lega alla propria anima gemella, questo filo ha la caratteristica di essere indistruttibile, e quindi, nonostante tutti gli ostacoli, si potranno amare."
"E come fai a sapere che questa leggenda sia vera?" gli chiesi, ormai stranamente interessato a quell'argomento, staccando il mignolo dal suo.
"Beh, suppongo che lo scoprirò quando incontrerò la mia anima gemella." alzò le spalle.
"Certo. E come fai a capire quando incontri la persona giusta? Non si può sapere con certezza." scossi la testa, abbassando lo sguardo.
"Certo che si invece. Io credo che sia un qualcosa che capisci dalla prima volta che incontri quella persona, sai?"
"Ti è già capitato allora?"
"Chissà." alzò le spalle facendo il vago, continuando ad avere gli occhi puntati su di me.
"Non pensavo fossi anche romantico, oltre che stronzo e strafottente ovviamente." borbottai. "Pensavo...non credessi a questo genere di cose, considerando anche che cambi ragazza ogni giorno." lo provocai.
"Per riuscire a trovarla, devo cercarla no?"
"E per questo ti fai tutte senza nessun ritegno? Sei scemo o cosa?"
"No, sono semplicemente un diciottenne che vuole divertirsi." sospirò.
"E allora che stiamo facendo qui, Louis? Vai da loro, no?" sbuffai. "Inoltre, anche io sono quasi un diciottenne che vuole divertirsi ma di certo non faccio quello che fai tu."
"Abbiamo caratteri differenti, siamo diversi."
"Appunto, anche per questo, mi dici come fa a piacerti uno incasinato come me?"
Rise e scosse la testa e nel mentre raccolse una margherita e me la mise sull'orecchio, scostandomi prima i ricci. "Tu non sei incasinato, per niente." sussurrò, accarezzandomi il viso.
Dio, com'era bello, così bello da non riuscire neanche a trovare parole per descriverlo.Continuò ad accarezzarmi la guancia e "I-io..." cercai di dire qualcosa, ma era come se fossi ipnotizzato, come se non fossi più in grado di pensare. Il mio cervello era in tilt.
Così, come se l'avesse capito, come se mi avesse letto nel pensiero, smise di pensare anche lui.
"Shh" mi sussurrò, a poca distanza dal mio viso, riuscendo a vederne ogni singola parte, e senza più aspettare altri secondi, si fiondò sulle mie labbra lentamente.
Io, in un primo momento rimasi spaesato senza sapere che fare, ma poi mi rilassai e riuscii a ricambiare il bacio.
Le sue dita erano delicate sulle mie guance, mentre mi chiedeva l'accesso alle mie labbra. Accesso che, appunto, non tardò ad arrivare.In quel momento, che durò anche qualche minuto, mi sentii il cuore esplodere nel petto. Un miscuglio di emozioni, cercai di capire cosa fossero, tutte insieme nel mio stomaco, sapevo solo che le adoravo e che a procurarmele era proprio Louis.
Il mio stomaco era pieno di farfalle, una sensazione che scoprii per la prima volta solo in quel momento e, cazzo, dove erano state per tutto questo tempo?
Come avevo fatto a vivere 17 anni della mia vita senza tutte queste sensazioni?
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still the one | larry stylinson
FanficHarry è un normale diciassettenne timido ed insicuro con una vita monotona, ha problemi nell'andare bene a scuola, si è chiuso in se stesso e non ha molti amici. Vuole scappare da quella piccola città in cui vive fino a quando da un messaggio che ar...