imperfezione

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Niall era seduto a bere da qualche parte in compagnia di una biondina.
Zayn e Liam erano scomparsi chissà dove.
Louis non l'avevo più visto da quando eravamo andati a ballare.
Ero rimasto solo, perfetto.

Non facevo altro che pensare a Louis e a che cosa stesse facendo.
Era inutile dire quante volte avessi provato a scacciarlo via dalla mia mente, avevo tentato anche con l'alcol, ma lui era sempre lì, al centro dei miei pensieri.

Lo immaginavo mentre rimorchiava qualche ragazza in giro per la casa, ew.
Sbuffai, odiavo quel fottuto ragazzino.

Presi il cellulare e mandai un messaggio al mio migliore amico, visto che i numeri degli altri non li avevo ancora.

Harry: Puoi darmi un passaggio a casa?
Niall: sono impegnato Har, scusa non posso ;)
Harry: immagino il tuo "impegno", vabbè tranquillo contatto gli altri.
Harry: ah aspetta, Niall!
Niall: Cosa??
Harry: usa le precauzioni :)
Niall: :|

Merda, mi toccava andare alla ricerca di Zayn, o Liam, oppure, ancora peggio, di Louis.
Ma era mai possibile che, in un modo o nell'altro, mi ritrovavo sempre a cercarlo?
L'avevo detto io che quel ragazzo mi avrebbe fatto diventare pazzo!

Mentre girovagavo per la casa, in cerca di almeno un volto conosciuto, aprii una porta di una stanza e me la chiusi alle spalle.
Sospirai, un po' di pace.
Mi guardai un attimo intorno, per verificare effettivamente che non ci fosse nessuno, e poi mi allungai sul letto posto al centro della stanza.
Non ci feci neanche caso, quando chiusi gli occhi e mi addormentai lentamente.

POV'S LOUIS
Non sapevo neanche io dove stessi andando, vagavo per la casa in cerca di un po' di silenzio, considerando che mi stava per scoppiare la testa, quando aprii una porta a caso e vidi Harry che dormiva sul letto.

Mi avvicinai e vidi quanto era meraviglioso, i capelli scompigliati sul cuscino, gli occhi chiusi e le ciglia lunghe ad incorniciargli il viso, la bocca semichiusa e le mani unite sotto la testa.

Avrei voluto fargli una foto, ma mi limitai a racchiudere quell'immagine nei miei ricordi.
Quel ragazzo era troppo per me.

Mi inginocchiai davanti al letto per spostargli un riccio, che gli ricadeva sul viso, dietro l'orecchio, accarezzandogli dolcemente lo zigomo.
"Sei perfetto." dissi, quasi sussurrando.
"e tutti sono pura imperfezione a confronto." curvai le labbra in un sorriso forse spento perché non coinvolgeva i miei occhi.
"Forse hai ragione tu, io non ti merito." E, senza dire altro, mi alzai e feci il giro del letto posizionandomi accanto a lui.

Non potevo lasciarlo solo. Anzi, non volevo lasciarlo solo.

still the one | larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora