Il grande giorno era arrivato.
Erano le 7.00 quando Luke bussò alla porta della stanza di sua sorella, intento a svegliarla, ma Liv non diede segno di vita.
Così, dopo aver bussato altre tre volte, il ragazzo spalancò la porta e quando buttò lo sguardo sul letto a baldacchino della ragazza trovò semplicemente le lenzuola scoperchiate.
"Liv!?"
Una chioma nera spuntò dal bagno collegato alla stanza.
Liv era in accappatoio, con i capelli bagnati e con lo spazzolino in bocca.
"Fi? Che f'è?" Luke non riuscì a trattenere un sorriso e intimò alla sorella di sbrigarsi prima di uscire dalla sua stanza.
Pochi minuti dopo Liv scese velocemente le scale e si sedette a tavolo impaziente.
"Buongiorno Liv." La salutò sua zia.
"Giorno Elizabeth."
"Vuoi un po' di-" chiese il fratello indicando della spremuta d'arancia sul tavolo.
"Ho già fatto grazie." Lo interruppe lei.
Alle 8.00 in punto i due fratelli arrivarono alla stazione di King's Cross dove centinaia di persone si muovevano a passi affrettati.
Si diressero tra il binario nove e dieci e attraversarono il muro che li divideva, ritrovandosi poi davanti un cartellone con scritto '9 3/4'. Erano arrivati.
Liv si guardò intorno. Mancavano dieci minuti alla partenza, molti ragazzi erano già sul treno mentre altri stavano ancora salutando i propri genitori.
Tra la folla però, riconobbe immediatamente una folta chioma rossa fuoco che si dirigeva verso di lei sventolando la mano.
"Ciao!"
"Lily!" Sorrise la mora.
"Dovremmo affrettarci a prendere posto prima che tutti i vagoni si riempiano." La avvertì.
"Ok allora, andiamo." "Ciao Luke. Non ubriacarti troppo." Gli sorrise in tono sarcastico mentre abbracciava suo fratello.
"Ha. Ha." "Muoviti Malandrina." Le sorrise lui di rimando.
E le due si avviarono verso il treno.
"Accidenti." Sbuffò Lily.
"Questa dannata valigia è troppo pesante. Non riesco a caricarla."
Il treno fischiò una volta, segno che mancavano due minuti alla partenza: si dovevano muovere o lo avrebbero perso.
"Dai Lily, ti aiuto." Disse Liv salendo sul treno e affrettandosi ad afferrare una maniglia della valigia della rossa.
"Andiamo! Su', stupida valigia!" Il tempo stringeva e non avevano abbastanza forza per tirarla su.
"Serve aiuto ragazze?" Una voce maschile aveva pronunciato queste parole da dietro le spalle di Liv.
Un ragazzo alto con i capelli castani ondulati, gli occhi color nocciola e un paio di occhiali tondi offrì gentilmente il suo aiuto alle due ragazze visibilmente in difficoltà.
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R U mine? || sirius black
FanfictionOlivia ha quattordici anni, ed è nel pieno della sua adolescenza. Vive a New York con la sua famiglia ma lì le cose non vanno come dovrebbero. Dopo la morte dei suoi genitori lei e suo fratello si troveranno costretti a trasferirsi in Inghilterra e...