60. Fine di un'era.

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L'era dei Malandrini ad Hogwarts era giunta al termine.

Dopo accurate discussioni e discorsi malinconici, i tanto amati malfattori del Castello avevano finalmente deciso di lasciare il segno per davvero nella loro amata scuola, e quindi di nascondere la Mappa del Malandrino in un luogo dove solo i loro degni successori avrebbero cercato qualcosa.

"Potremmo nasconderla nella Stanza delle Necessità." Aveva suggerito Remus.

"In pochi ne sono a conoscenza." Osservò James.

"È perfetta, allora. Non vorrete dare la Mappa in mano chiunque." Disse Liv.

Così, tenendo la Mappa stretta tra le mani, Liv e i suoi amici erano passati tre volte davanti al muro che nascondeva la Stanza, pensando 'Mi serve un posto per nascondere qualcosa.'

A quanto pare, non erano stati gli unici studenti ad aver avuto la magnifica idea, perché quando la Stanza si mostrò a loro, si trovarono davanti tutto ciò che la mente umana potesse immaginare.

Entrarono, c'erano cianfrusaglie ovunque che coprivano il fondo, la Stanza era enorme, colma di scaffali, sedie, mobili, calderoni e chi più ne ha più ne metta.

Proseguirono per uno dei sentieri che si erano creati in mezzo alle cianfrusaglie varie, guardandosi intorno sbalorditi.

"E io che pensavo di aver avuto l'idea del secolo." Mormorò Remus, guardandosi intorno a bocca aperta.

Liv continuò ad osservare gli oggetti impilati tutt'intorno: uno scaffale per metà carbonizzato, una sedia mal trasfigurata, libri con le pagine strappate abbandonati a terra, e in un angolo, c'era persino un manichino appoggiato a un grosso armadio, con tanto di scialle di piume intorno al collo e un piccolo diadema sulla testa.

Liv rise leggermente all'idea che qualcuno avesse veramente dovuto nascondere quel manichino, tempo indietro.

Si guardò indietro e si accorse solo in quel momento quanto si erano già allontanati dall'uscita.

"Ragazzi, se la nascondiamo qui, nessuno la troverà mai, neanche se volesse." Liv si fermò a guardare i suoi amici, sconsolata.

"Già, c'è una marea di roba qui." Annuì James.

"Che ne dite dell'ufficio di Filch, invece? Magari in quell'armadietto in cui rinchiude tutti gli oggetti confiscati agli studenti?" Suggerì di punto in bianco Sirius.

"Voglio dire, se qualcuno entra nell'ufficio di Filch, è già perfetto, se si mette a frugare nell'armadio degli oggetti proibiti... beh, allora è proprio una leggenda." Disse, facendo ridere i suoi amici.

"Padfoot ha ragione, è il posto più adatto." Peter annuì, e dopo un'ultima occhiata alla Stanza immensa, tornarono tutti all'entrata.

**********

L'ultimo giorno del mese di giugno, i Malandrini salirono finalmente sull'Hogwarts Express per l'ultima volta e si lasciarono alle spalle tutti i meravigliosi ricordi che avevano creato.

"Cazzo se tutto questo mi mancherà." James poggiò il palmo sul finestrino del loro vagone, guardando il Castello allontanarsi lentamente.

"Vi ricordate la prima volta che Liv ha tirato un ceffone a Piton?" Prongs si girò verso i suoi amici, sorridendo.
"Oppure quando ha dato quella bella lezioncina a Malfoy?"

"Ricordi che tutto ciò è finito con una rissa, vero?" Remus rise, James annuì.

"Una delle migliori della mia vita..."

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora